Private Practice 6×10 – Georgia On My MindTEMPO DI LETTURA 4 min

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Il sarcasmo sadico di Shonda Rhimes non ha limiti. “Questa sarà l’ultima stagione di Private Practice a causa di tagli al budget. Bene, la renderò la più bella stagione di sempre così vi mancherà ancora di più”. Questo sembra aver pensato la sceneggiatrice e produttrice statunitense mentre decideva gli ultimi arrangiamenti e dettagli per la fine della serie. E in un crescendo di episodi sempre più perfetti, la sua creatività è esplosa sommergendoci tutti. Essendo appassionata di serie tv non sono nuova alla tecnica del POV (point of view), ovvero raccontare una storia (o la stessa) da più punti di vista, ma Shonda è riuscita a vivacizzare il tutto appellandosi ad altre metodologie cinematografiche o teatrali. Se nello scorso episodio Cooper aveva rotto la quarta parete, rivolgendosi direttamente al pubblico come se fosse stato presente sulla scena (tecnica che purtroppo non mi è piaciuta particolarmente), nel decimo episodio “Georgia On My Mind”, veniamo catapultati direttamente nella mente di Charlotte, in un esilarate stream of consciousness. Decisamente un’ottima pensata da parte degli sceneggiatori, che c’hanno dato la possibilità di immergerci nella storyline e condividere con Charlotte i suoi pensieri e le sue emozioni. E di emozioni, la povera Charlotte, ne ha avute molte in questa puntata. Inoltre, viene ripresa l’idea di segnalare il tempo che passa, come se fosse l’inizio di vari capitoli. La scorsa puntata abbiamo avuto la frutta e la verdura che crescevano assieme alle bambine dentro l’utero di Charlotte; questa volta lei e Cooper si dilettano in balletti di coppia, da un tango appassionato, fino ad un rap scatenato, passando per un elegante foxtrot.
Anche chi non ha mai avuto a che fare con una donna incinta può riconoscere il sintomo più comune ed importante: gli sbalzi d’umore. E così, ascoltando il rimuginare di Charlotte, le rotelline del suo cervello che girano, la vediamo affrontare le ultime settimane della sua gravidanza. La Charlotte incinta e costretta a letto nella posizione di Trendelenburg, dà sfogo a tutte le sue ansie e paure, sfoggiando il “peggio” di sé. Litiga con le infermiere a causa di dettagli insignificanti, come il cuscino troppo scomodo, comanda a bacchetta i suoi dipendenti e minaccia il consiglio dell’ospedale di intentare una causa contro di loro, qualora la volessero licenziare perché incinta, si diletta a guardare programmi di basso livello culturale, ascolta innervosita un lavandino che perde e la goccia che cade, a ritmo costante e tormentoso. Riesce persino a far esasperare gli altri medici, Mason e Cooper. Ho messo volutamente tra virgolette la parola “peggio”, perché l’ho trovata molto esilarante, comica, in poche parole…adorabile! E mi sono rispecchiata in moltissime situazioni. Ricorrente è stato il pensiero: “se fossi incinta sarei esattamente come lei”.
Ma persino la forte Charlotte, guerriera amazzone dall’armatura scintillante e all’ultima moda, ha dovuto abbandonare i suoi bronci, le arrabbiature e i nervosismi, per lasciar posto alla preoccupazione per la sua famiglia, e alla paura per la sorte delle sue piccole insalatine. E così, gli occhi glaciali ed arrabbiati si sono riempiti di lacrime e le sue parole sono state rivolte a qualcuno di superiore, in un’accorata preghiera per salvare le sue bambine. Il rifiuto verso la maternità è stato annientato e la donna si scopre madre. Una madre che darebbe la vita per salvare anche una sola delle sue figlie.
Shonda, questa volta, ha deciso di lasciare la presa e ha concesso una conclusione felice a questo episodio. La piccolina già nata riesce a superare una fase critica e sembra finalmente fuori pericolo, Charlotte sente rompersi le acque mentre aiuta Mason e Cooper a decorare l’albero di Natale nella sua camera d’ospedale, e con un sorriso radioso si affida al marito e ad Addison, cosciente che tutto andrà per il meglio.
Toccante la scena in cui, prima di entrare in sala operatoria, Charlotte manda un bacio a sua figlia e sussurra il suo nome…Georgia.
E nell’ultimo minuto della puntata vediamo una stupenda Charlotte che balla da sola, agghindata con un sexy body nero, collant velate e cilindro in testa. Il palcoscenico è tutto per lei!

 

PRO:

  • Lo stream of consciousness di Charlotte
  • Gli sbalzi d’umore
  • Charlotte e Cooper che provano a fare sesso telefonico
  • L’istinto materno che finalmente emerge del tutto
  • L’happy ending (sperando di non aver cantato vittoria troppo presto)
CONTRO:
  • Stephanie, l’infermiera di Charlotte ed ex ragazza di Sam.
  • Siamo a -3 episodi dalla fine

 

Anche con il decimo episodio Shonda è riuscita a sfornare quaranta ottimi minuti, pieni di emozioni contrastanti, utilizzando come set nient’altro che una camera d’ospedale…se non è bravura questa!
Appuntamento all’8 gennaio per l’undicesimo episodio che, a quanto pare, sarà dedicato ad Amelia e alla sua ricerca di fiducia e di un nuovo amore.

 

VOTO EMMY

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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