Who Killed WCW?TEMPO DI LETTURA 4 min

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Recensione Who Killed WCWC’è storia e Storia. Ciò che viene trattato in questa recensione è quasi totalmente nullo nella storia generale dell’umanità, ma quando si parla di storia del wrestling, Who Killed WCW? racconta un periodo storico fondamentale per la disciplina, un momento cardine da cui si può tracciare una linea per parlare di un prima e di un dopo.
La docuserie tratta dell’ascesa, in minima parte, e del declino, soprattutto, della WCW nel contesto della guerra aperta con la WWE (ai tempi chiamata ancora WWF). Il lasso di tempo di cui si parla parte dagli inizi degli anni 90 per concludersi in un esatto momento: il 26 Marzo 2001, con l’ultimo giorno di vita della World Championship Wrestling. Vice TV e Seven Bucks Productions (società di produzione di cui è co-proprietario Dwayne “The Rock” Johnson) hanno deciso, quindi, di raccontare la vicenda intervistando una dozzina di personaggi dell’epoca e riportando anche materiale inedito di quel periodo, tutto con lo scopo di individuare un colpevole per la fine della federazione di Atlanta.

UN PO’ DI STORIA


La WWE, ai tempi della vicenda conosciuta come WWF (World Wrestling Federation) e ancora prima CWF e WWWF, è dagli inizi degli anni ‘80 il punto di riferimento del wrestling nord-americano, quello più importante per il mondo occidentale. La federazione è stata in crescita per molti anni dal boom del periodo di Hulkmania, poi con il famosissimo pay-per-view Wrestlemania III con il quale la WWF ha effettuato un record di presenze nell’arena durato fino al 2016 con molte storyline che hanno segnato un’epoca. Tuttavia, nel 1994 scoppia il caso sugli steroidi che porterà Hulk Hogan ad andarsene dalla WWF, sbattendo la porta, per unirsi alla WCW. Questo scandalo diede il là ad un flusso di eventi che portò la seconda federazione di wrestling nord-americana, lontana anni luce dalla percezione della ben più famosa rivale, a competere e in seguito a superare la compagnia guidata da Vince McMahon. Molti eventi che sarebbero da approfondire per comprendere maggiormente questo strano mondo e che portarono sempre più persone ad affezionarsi ad una disciplina unica nel suo genere.

ERIC BISCHOFF-MANIA


Una figura chiave di tutto il periodo storico fu Eric Bischoff, difatti la prima parte di “Where The Big Boys Play” si concentra proprio sul suo percorso che l’ha portato a diventare il vice-presidente della federazione. Tutto questo esagerato focus sulla sua figura, a tratti ridondante con le continue riprese cinematografiche e bucoliche, non ha fatto innamorare tutti gli spettatori. Sembra infatti essere stato dipinto prima come genio ed artefice di tutta l’incredibile cavalcata della WCW, poi come martire per il declino qualitativo degli show. E’ indubbio il fatto che sia stato uno degli elementi principali sia in senso positivo che negativo, cosa che viene affermata sia dai suoi ammiratori che dai suoi hater nel web. Bischoff è una figura divisiva, così come lo sono molte figure dell’ambiente come Hulk Hogan (accusato di razzismo) e Vince McMahon (accusato di talmente tante cose gravi per le quali probabilmente inizierà un processo di cancel culture). Guarda caso nessuno di loro è stato intervistato, anche se avrebbero potuto arricchire la docuserie con aneddoti ed opinioni interessanti.

MA QUINDI, CHI È IL VERO COLPEVOLE?


Prima di rispondere alla domanda soprastante è giusto indicare chi si è prestato alla serie con lo scopo di fare luce su una domanda tutt’oggi ancora irrisolta: Guy Evans, Eric Bischoff, Booker Huffman, Brad Siegel, Janie Engle, Kevin Nash, Dick Cheatham, Dallas Page, Kevin Sullivan, Charles Ashenoff, Dwayne Johnson, Neal Pruitt, Bret Hart, Debra Ann Miceli, Loree Bischoff, Teddy Turner, Bill Goldberg, Sharmell Sullivan, Stuart Snyder, Vince Russo, David Arquette.
Tra ex wrestler affermati, dirigenti dell’epoca ed ex addetti ai lavori della WCW sono state riportate molte testimonianze, facendo emergere molti fattori che hanno portato a cali di qualità importanti. Tutte queste persone, soprattutto nell’ultimo episodio, hanno puntato il dito verso qualcuno ma, in fin dei conti, non si può imputare ad una sola persona il tracollo della World Championship Wrestling. Diversi fattori, diverse pessime decisioni e troppi interessi personali hanno distrutto una federazione che ad un certo punto stava per soverchiare la WWF. Un terribile fallimento.

…THEM ALL!


 

Where The Big Boys Play 1×01 
The Streak Is Over 1×02
New Blood 1×03
The Final Nitro 1×04

 

Il Fingerpoke of Doom, il terribile finale di Starcarde 1997, lo spoiler sulla vittoria di Mick Foley a RAW con annessa perdita della streak di ascolti, la pesantezza di Eric Bischoff, l’arrivo di Thunder, le folli idee di Vince Russo, la vittoria del titolo massimo di David Arquette e il litigio a Bash At The Beach 2000. Tanti, troppi momenti che hanno segnato in negativo una compagnia che ha fatto la storia grazie a decine di lottatori stellari e la stable più famosa al mondo: l’NWO. Un peccato per tutti gli appassionati dell’epoca che hanno visto la loro federazione preferita crollare su se stessa fino all’acquisizione della WWF. In fin dei conti si può dire che sia stata la WCW stessa ad uccidersi.

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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