recensione Drive-Away Dolls
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Drive-Away Dolls

Drive-Away Dolls è il primo film "solista" di Ethan Coen, per l'occasione dietro la macchina da presa senza il fratello Joel.

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Alla ricerca di un nuovo inizio, Jamie, spirito libero e disinibito, e la sua più cauta amica Marian, iniziano un viaggio verso Tallahassee. Quando le due incontrano un gruppo di criminali, il viaggio prende una piega non proprio positiva per le giovani. 

L’attuale recensione è stata possibile grazie alla Cineteca di Bologna che, in anteprima assoluta rispetto all’uscita italiana del 7 marzo, ha proiettato presso il cinema Modernissimo il primo film “solista” di Ethan Coen (per la prima volta senza il fratello Joel).
Una pellicola con palesi riferimenti a film di grande successo del passato. D’altro canto è sempre stata una delle caratteristiche del cinema dei due fratelli quello di giocare con stereotipi e stilemi dei vari generi cinematografici esasperandoli in maniera surreale e grottesca.
Così succede anche in Drive-Away Dolls che nel formato, nello stile e nel mood vuole, fra le altre cose, essere soprattutto una celebrazione di un certo tipo di pellicole indipendenti degli anni ’90. Elementi che già dalla trama (una misteriosa e pericolosa valigetta trovata per caso da due amiche in viaggio) si possono avvertire con echi di Pulp Fiction e Thelma & Louise, ma anche del celeberrimo Il Grande Lebowski, proprio dei due fratelli.

UN ROAD MOVIE QUEER


La vicenda ruota attorno a Jamie (Margaret Qualley, che sta vivendo un vero e proprio momento d’oro al cinema anche con Povere Creature!) e Marian (Geraldine Viswanathan, star di Miracle Workers), due amiche lesbiche dal carattere diametralmente opposto. La prima è una spogliarellista e molto attiva sessualmente, la seconda fa l’impiegata in un’azienda e ha parecchi problemi a relazionarsi con le altre persone.
Entrambe reduci da relazioni amorose disastrose, decidono di unirsi per un viaggio verso Tallahassee, in Florida, dove le aspetta la zia di Marian. Per arrivarci le due decidono di servirsi di un’auto a noleggio (le cosiddette “drive-away“, da qui il titolo del film). Quello che le due ragazze non si aspettano, però, è che nella loro auto sono presenti una borsa e una valigia dal contenuto “interessante” e che, tali oggetti, sono ricercati da due sicari molto goffi e poco raccomandabili, comandati da un altrettanto personaggio ambiguo (Colman Domingo) al soldo di un senatore della Florida (Matt Damon in un ruolo decisamente inedito), peraltro molto conservatore e omofobo.
Un viaggio, dunque, intriso di pericoli e avversità in cui le due protagoniste dovranno mettere in discussione prima di tutto sé stesse e i loro limiti caratteriali per poter sopravvivere.

UNA COMMEDIA SATIRICA


Il film è in perfetto stile “fratelli Coen” per quanto riguarda la dissacrazione dei generi cinematografici e della cultura americana in chiave ironica e demenziale. D’altro canto, oltre che essere diretto da Ethan, il film vede alla sceneggiatura anche la moglie Tricia Cooke (collaboratrice e firma dei maggiori capolavori del duo come Fratello, Dove Sei?L’Uomo Che Non C’era).
Drive-Away Dolls è dunque un film per veri appassionati dello stile comico del “regista a due teste”, che si fonda anch’esso sui paradossi ironici e sui personaggi grotteschi dai contorni deformati da maschere della Commedia dell’arte (come il character interpretato dall’ottimo Bill Camp).
A tutto questo va aggiunta un’attenzione particolare a tematiche legate all’attualità come la contraddizioni di un paese estremamente libertario, sotto molto aspetti, ma anche profondamente bigotto e conservatore. E, da questo punto di vista, non si può non cogliere una certa satira sociale nella scelta della Florida come location degli eventi e del personaggio di Matt Damon (molto simile ad un certo governatore proprio di questo Stato americano) come antagonista principale.
Non manca anche una certa visione ironica e disincantata del mondo queer a cui le protagoniste appartengono. L’ironia, però, in questo caso è diversa e si focalizza più che altro sulle differenze caratteriali delle due protagoniste, che comprendono anche il loro modo di vivere i rapporti sessuali.

CITAZIONI E ORIGINALITÀ DELLA TRAMA


In questa difficile convivenza delle due e sul loro percorso di formazione (anche sentimentale) sta la forza della pellicola che si dimostra capace di far sorridere e di far riflettere con dialoghi assurdi ma, allo stesso tempo, filosofici, con tanto di citazioni da Henry James e botta e risposta degni del miglior Woody Allen.
Ethan Coen riesce, allo stesso tempo, ad omaggiare tutti questi rimandi cinematografici e letterari e a superarli con una storia che risulta originale e innovativa per quanto riguarda i temi trattati. Grande merito va poi al cast scelto, con Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan che si rivelano perfette sia per i rispettivi ruoli che come inedito duo comico. Menzione speciale anche per Pedro Pascal, la cui parte, benché molto breve, riesce comunque ad essere memorabile.


Ci sono ovviamente anche dei difetti in una pellicola del genere, soprattutto per quanto riguarda il finale che si basa su un deus ex-machina alquanto blando con una percepibile fretta di concludere il tutto. Ma sono comunque piccoli dettagli per un film che, nel complesso, brilla per la sua freschezza e leggerezza narrativa. Si consiglia dunque di non lasciarsi bloccare dall’ostacolo linguistico (la pellicola verrà distribuita in Italia solo in lingua originale, senza doppiaggio italiano) e abbandonarsi alla visione di questo singolare road movie.

 

TITOLO ORIGINALE: Drive-Away Dolls
REGIA: Ethan Coen
SCENEGGIATURA: Ethan Coen, Tricia Cooke

INTERPRETI: Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Beanie Feldstein, Pedro Pascal, Colman Domingo, Bill Camp, Matt Damon, Miley Cirus, Joey Slotnick 
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
DURATA: 84′
ORIGINE: USA, 2024
DATA DI USCITA: 07/03/2024

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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