Grease: Rise Of The Pink Ladies 1×01 – We’re Gonna Rule The SchoolTEMPO DI LETTURA 4 min

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Grease è il mito della gioia. Questo al di là della sua ambientazione anni ’50, che negli Stati Uniti è quasi sinonimo di “età dell’innocenza“, prima della guerra del Vietnam e della tragica scomparsa di Marilyn Monroe e del presidente Kennedy.
In Italia, se questo non bastasse, ha invece segnato l’arrivo a teatro del musical internazionale, negli anni ’90, con i buoni uffici di Lorella Cuccarini. Il tutto senza contare le schiere di ragazzi che, nelle produzioni scolastiche o con un gruppo di amici, lo mettono in scena, tutto o in parte, nei momenti di festa.
Perciò, quando è stata annunciata questa serie prequel composta da 10 episodi e destinata a Paramount+ (di cui si è parlato anche nel podcast), diversi fan del film del 1978 avranno già cominciato a caricare i fucili a pallettoni guardare l’operazione con occhio sospettoso. La diffidenza, purtroppo, si dimostra giustificata sin dalle sequenze di apertura.

UN NUOVO ANNO SCOLASTICO


Si riapre dunque l’iconica Rydell School, per l’anno scolastico 1954-55.
Si parte, come nella migliore tradizione, dalla fine delle vacanze estive, con un ragazzo e una ragazza indecisi se lasciarsi o proseguire la loro relazione anche fra i banchi di scuola. Lei è Jane Facciano, impersonata da Marisa Davila, una carismatica giovane attrice, sempre in grado di dominare la scena e tenere in pugno la situazione.
Presto attaccano le note immortali di Frankie Valli. Vengono usate come una sorta di sigla, mentre vengono presentate anche le altre ragazze, destinate, almeno in teoria, a dare pepe alla vicenda. Tutto è funzionale a reclamare la propria legittima parentela con l’opera originale, ma il risultato è piuttosto noioso.
Altrettanto poco interessanti, anche se vorrebbero essere in linea con Grease e con gli anni ’50, sono i lunghi minuti dedicati al diffondersi dei più incredibili e incresciosi pettegolezzi sul conto di Jane. Il già visto incontra le limitazioni imposte dal moderno politically correct e si salvi chi può.

JANE E LE ALTRE


Jane non è la sola a non vivere l’esperienza scolastica come un momento beato (perché pare che negli anni ’50 la scuola fosse un paradiso per tutti, facendo finta che in quegli stessi anni non sia stato girato un capolavoro come Gioventù Bruciata, ancora fresco e croccante al giorno d’oggi).
Sono a disagio anche Nancy, di famiglia asiatica, più interessata a sfondare nel campo della moda che a trovare un fidanzato, e Cynthia. Quest’ultima rappresenta la quota LGBTQ+ del cast (vuole entrare a far parte della gang maschile dei T-Birds), ma soprattutto regala l’unico vero momento di gioia quando si esibisce, insieme ai ragazzi, col brano originale New Cool.
Completa il quadro Olivia, di origine ispanica, sorella di un T-Bird, alle prese coi problemi causati dalla fama di ragazza “facile”.

MOMENTI ALTAMENTE IMBARAZZANTI


In poche parole, le ragazze, per superare le proprie difficoltà nei rapporti sociali, decidono di fondare un proprio gruppo, cioè le Pink Ladies di cui nel titolo. Trama che sarebbe stata ideale per un reboot – remake di Glee, ma associata a Grease è uno scempio, soprattutto per il modo in cui l’argomento viene svolto. La soluzione, sembra suggerire la sceneggiatura, è mostrare le chiappe, non importa se si vuol rovinare una festa o dimostrarsi forti quando ci si candida al consiglio studentesco. Disastroso.
Ad un certo punto, c’è pure la “rivelazione”: gli amici iniziano a chiamare Frenchy la sorellina di Jane. La sua amica Betty, di cognome, fa Rizzo. Insomma, sono due delle future Pink Ladies già note e amate dagli spettatori. La loro presentazione, però, non suscita la gioia di una rimpatriata, ma piuttosto imbarazzo.
Produzione e interpreti sognano, per il futuro, un cameo di John Travolta, ma l’attore farà meglio a non mischiare il suo nome a questo prodotto di scarsa qualità.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Marisa Davila
  • Il brano New Cool
  • Manca la gioia
  • Il fan service è fatto male
  • In generale, tutto quello che non è stato espressamente indicato nel box accanto

 

Non bastano dei simpatici giovani interpreti e un numero musicale azzeccato a ricreare magia e gioia.
Per una questione di igiene e salute pubblica, meglio lavare questa sciagurata operazione con benzina e asciugarla con un cerino. Qualora ci fosse bisogno di alzarsi con un sorriso alle 6 del mattino per andare a prendere il treno, meglio restare fedeli a Summer Nights.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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