Si avvicina il season finale anche per The Midnight Club ed è perciò arrivato il momento di tirare le fila per quanto riguarda tutti i misteri legati al Brightcliffe Hospital.
Proprio per questo motivo, l’episodio in questione offre un’accelerata incredibile rispetto a quanto visto finora. Il ritmo si fa più altalenante e il minutaggio dedicato alle varie sequenze risulta forse un po’ troppo schizofrenico, rivelando così il suo unico intento: arrivare il prima possibile al cliffhanger finale. Il quale fa da atto preparatorio a quello che presumibilmente sarà lo scontro finale fra le “forze del bene e del male”.
SPENCER-TERMINATOR
Prima però di arrivare a quel punto preciso lo show non cambia le proprie abitudini e lascia comunque spazio per un nuovo racconto verticale.
Il protagonista-narratore in questo caso è Spencer (William Chris Sumpter) che racconta una storia di stampo prettamente futuristico, figlia di tante influenze cinematografiche di un certo tipo (numerosi sono gli easter eggs presenti nella puntata e i richiami alla saga di Terminator). Ma anche in questo caso la vicenda narrata ha un doppio significato in quanto rappresenta il punto di arrivo di un preciso percorso che ha riguardato proprio il character di Spencer. È indubbio, infatti, che nonostante la coralità dello show, alcuni co-protagonisti siano stati più approfonditi rispetto ad altri, non fosse altro che per il loro background molto più interessante.
Spencer, per fortuna, rientra in questo particolare gruppo di personaggi che non fa semplicemente da “sfondo” alle vicende di Ilonka (che rimane la principale protagonista della trama orizzontale), ma ha avuto sempre un ruolo decisamente attivo all’interno delle dinamiche del Midnight Club. In questa puntata si conclude il suo arco narrativo con una consapevolezza maggiore delle proprie capacità e una rinata speranza per il futuro che rappresenta un po’ un sunto di tutte le tematiche principali dello show. E, per questo motivo, è anche la parte meglio riuscita dell’episodio.
FINALMENTE DELLE RISPOSTE
Diversamente tutto il resto della puntata risente un po’ di questa “fretta”, da parte degli sceneggiatori, di far quadrare i conti alla fine di questa stagione. Viene dunque fin da subito svelato chi è il “guarito” del gruppo, anche se tale rivelazione risulta meno sconvolgente del previsto, dal momento che è fatta apposta per innescare tutta la storyline di Spencer e, in parte, anche quella di Ilonka.
Anche la spiegazione di tutti gli altri misteri legati al Brightcliffe Hospital appare quanto di più telefonato ci fosse, compresa la grande rivelazione della puntata ovvero la vera identità di Shasta (Samantha Sloyan).
Si può dire, col senno di poi, che tale rivelazione fosse alquanto telefonata, e per questo motivo anche la scena finale, che dovrebbe essere il culmine di tutto lo show, appare fin troppo banale e semplicistica. La semplicità con cui Shasta e le sue sorelle riescono ad entrare dentro la struttura e a fare il loro rituale è pari a quella con cui Ilonka si “ravvede” cambiando idea su di lei (o anche come la Stanton riesca a sorprenderle intervenendo al momento giusto).
UN TEEN HORROR POCO HORROR
Tali difetti nella struttura narrativa rendono così lo show esattamente quello che finora era riuscito a non diventare, cioè l’ennesimo teen horror i cui leitmotiv sono i rapporti amorosi fra i vari personaggi (la sceneggiata di Ilonka con Katherine purtroppo rientra in questa dinamica) e una lotta abbastanza manichea fra forze del bene e del male con tanto di “stregoneria” e rituali più o meno satanici a fare da sfondo.
Una serie di cliché già visti e rivisti che rendono il cliffhanger finale e, in generale, tutta la seconda parte dopo il racconto di Spencer, piuttosto dimenticabili. Si perdono tutti gli elementi di suspense che finora avevano tenuto in piedi lo show, rendendone il lato horror secondario rispetto a tutto il resto. Si spera che almeno lo scontro finale (che avverrà, a questo punto, nella prossima puntata) renda giustizia al lavoro di Flanagan nel migliore dei modi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Episodio in cui i nodi vengono al pettine e tutto quanto è preparatorio per il gran finale di stagione. Forse per la troppa fretta di voler arrivare a questo punto gli sceneggiatori si rivelano un po’ troppo pigri e a spiccare, come al solito, è più il racconto verticale di turno che non la trama orizzontale.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
5
Nessun voto per ora
Tags:
Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!