“Per ogni generazione c’è una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni, e le forze del male. Lei è la cacciatrice.”
Esempio lampante di ciò è rappresentato dal Maestro, vampiro villain della prima stagione, oppure da Darla e Drusilla, vampiresse sofisticate alla Intervista Col Vampiro.
- Willow Rosenberg, all’inizio ragazza timida, secchiona ed un po’ sfigatella, che però col passare delle stagioni troverà fiducia in se stessa e attraverserà fasi totalmente opposte, diventando addirittura una Uberwitch
- Xander, amico fidato e sarcastico che è il collante che tiene unito il gruppo e pure lui maturerà parecchio nel corso della serie
- Cordelia, la classica cheerleader “cattiva” della scuola che però si sposterà alla fine della terza stagione mostrando una certa evoluzione caratteriale nello spin-off Angel
- Al suo posto (per mantenere alto il livello di cattiveria mista a ironia) si aggiungerà Anya, ex demone della vendetta, uno dei personaggi più divertenti del Buffyverse
- Infine Dawn, sorella
adolescente di Buffy che lascerà a bocca aperta per come verrà introdotta.
Altri personaggi importanti sono Oz (lupo mannaro e ragazzo di Willow), Tara (strega impacciata), Drusilla (vampira allucinata con manie omicide), Faith (altra Slayer che darà del filo da torcere a tutti) e il trio nerd formato da Warren-Jonathan-Andrew.
Ultimi, ma non ultimi vengono i due vampiri per eccellenza che cambieranno totalmente (nel bene e nel male) la vita di Buffy: Angel e Spike. Questi due rappresentano un po’ le due facce della stessa medaglia il cui rapporto oscilla sempre tra la rivalità (nutrita soprattutto dal contendersi il cuore della Cacciatrice) ed il rispetto reciproco visto che, sotto sotto, si vogliono bene avendo passato diversi decenni fianco a fianco. Angel sarà il primo grande amore di Buffy e colui che riuscirà a ferirla di più. Anche in questo caso non si parla di un Edward che lascia Bella per andare a “scintillare” altrove, ma di pura crudeltà e sadismo. Spike invece è uno dei personaggi più riusciti di sempre: vampiro edonista, nichilista, pungente, con la passione per i Ramones e Billy Idol.
BTVS affronta tempi profondi come il cambiamento interiore, l’inadeguatezza, la ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo, l’amicizia ma anche la morte, l’omicidio, il senso di colpa, l’autodistruzione e l’abbandono.
Dalla quarta stagione, infatti, Buffy subisce un radicale cambiamento, anche dato dal fatto di non essere più al liceo e dover cominciare a crescere, nonostante il suo destino segnato, mentre dalla quinta stagione in poi, la serie prende una vera e propria piega dark per colpa di un paio di dipartite, fino ad arrivare all’apice di una spirale di violenza e oscurità con la sesta: morte, assassinii, vendette ed il mondo di Buffy che trema e sembra soccombere. La settima stagione, nonostante la perdita di un po’ di smalto, è la stagione della redenzione e della maturità per tutti i personaggi. Insomma non è un caso che Joss Whedon, da sempre grande appassionato di fumetti, nel corso dei vari episodi mostri come anche uomini e donne dotati di superpoteri (e persino demoni) si trovino a dover affrontare problemi normali della vita di tutti i giorni, temi che guarda caso fanno parte pure dell’universo fumettistico della Marvel con personaggi come Spider Man ad esempio. Infatti anche Buffy, esattamente come Peter Parker, si trova ad affrontare il difficile compito di dover conciliare la sua vita privata con i doveri da Cacciatrice.
Nonostante i temi importanti lo show non risulta mai troppo pesante e, anche per alleggerire determinate situazioni, contiene diversi momenti umoristici garantiti dal fido Xander e situazioni ironiche derivate dal fatto che i protagonisti hanno salvato il mondo innumerevoli volte eppure ogni volta ci si trova davanti una minaccia sempre più pericolosa delle precedenti.
Ulteriore punto a favore dello show è la sigla iniziale. Difficilmente si troverà un telefilm con una sigla così bella, elettrizzante e potente capace di trasmettere immediatamente l’atmosfera che si respira nella storia. A tal proposito i Nerf Herder (gruppo che ha composto il tema della serie) sono diventati famosi proprio grazie a Buffy.
Dal punto di vista dello stile televisivo, il telefilm annovera veri e propri capolavori tra i suoi episodi, come ad esempio “Hush” (tre quarti dell’episodio è girato in completo silenzio), “The Body” (cambio palpabile di stile di regia per comunicare dolore ed oppressione) e “Once More With Feeling” (episodio musical che piacerà anche ai non appassionati del genere).
È doveroso concludere dando una breve informazione che potrebbe interessare anche i fan più accaniti della serie che però non sono a conoscenza della cosa: la storia di Buffy non finisce con la settima stagione televisiva perché sono state realizzate anche un’ottava ed una nona stagione a fumetti (ed una decima stagione è attualmente in cantiere a quanto pare) in questo momento negli States è uscito il penultimo numero della nona serie per l’appunto.
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.