Russian Doll 1×02 – The Great EscapeTEMPO DI LETTURA 4 min

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“I am sorry for yelling. I’m having a very hard, never-ending night.” 

 

Come ogni buon secondo episodio che si rispetti, dopo aver avanzato una ben articolata presentazione di fatti e personaggi nel pilot, “The Great Escape” si dimostra un episodio di “rodaggio” sia per il pubblico che per la protagonista stessa.
I 30 minuti che compongono la puntata, infatti, servono soprattutto a Nadia per venire a patti con il loop temporale che la vede coinvolta, mentre anche lo spettatore cerca di prendere le misure all’intera situazione che, potrà pur sembrare conosciuta in linee generali, ma al suo interno nasconde vari intrecci pronti a diversificarsi a seconda dell’occasione. A tal proposito, i primi attimi dell’episodio hanno provato a confondere tutti: il risveglio del giorno dopo, infatti, non è mai stato contemplato in altri racconti del genere, aggiungendo quella nota di originalità e diversità che in un primo momento lascia appunto spaesati. Nadia, dunque, non si trova a rivivere continuamente solo il giorno del suo compleanno, ma ha la possibilità di terminare il week-end ed andare avanti con la giornata successiva fino al sopraggiungere dell’inevitabile morte.
Si sottolineava, dunque, come questo secondo episodio sia stato presentato come una sorta di adattamento alla nuova e irrealistica realtà, ed infatti le modalità con le quali Nadia si approccia ad essa rasentano tutte le più diversificate fasi che vanno dalla negazione alla rabbia, dall’elaborazione alla depressione, fino a giungere sul finale di episodio ad una quasi grottesca accettazione. Per tutte queste fasi, la serie decide di presentarne ognuna in maniera differente, mostrandone alcune secondo logiche propriamente da comedy, trainate da incessante ironia e black humor, che poi sono alla base della vera essenza dello show, e altre che invece vengono trattate in maniera un po’ più profonda.
A tal proposito, una parentesi a parte merita senz’altro la scena che Nadia condivide con il personaggio interpretato da Elizabeth Ashley, ossia la terapista Ruth. La conversazione tra le due donne segna quella parte più seria della narrazione, seppur rimanendo sempre all’interno dei canoni ironici dello show, e termina con un’evasione particolarmente esuberante dall’ambulanza; tuttavia, i riferimenti alla madre di Nadia continuano ad essere buttati nella mischia, lasciando crescere in maniera sempre più prepotente la convinzione che dietro ai problemi del passato della donna si nascondono anche quelli attuali della figlia, portandoli inevitabilmente a far parte di quella serie di “problemi da risolvere per smettere di morire”.
Ma storia a parte, sono i piccoli dettagli, l’attenzione ai particolari, le varie situazioni e tutti i personaggi del passato di Nadia che vengono portati in scena un po’ alla volta, che alzano abbondantemente il livello di questa serie. Tutti questi elementi vengono presentati pian piano al pubblico, in modo che ognuno di essi abbia l’attenzione giusta al momento giusto, proponendo in scena una metafora perfetta ispirata al titolo, che come una matrioska continuerà ad essere aperta durante questi otto episodi fino a raggiungere il seme della storia.

 

“Thursday. What a concept. Oh man, it’s never gonna be Thursday again. It’s just always gonna be this party. And we’re just gonna keep coming back”. 

 

Oltre a regalare questi piccoli sprazzi di trama vera e propria però, ” The Great Escape” si fa notare soprattutto per i suoi ben espressi momenti psichedelici che sono serviti a confermare le qualità dell’ottimo binomio che sta caratterizzando la partenza di Russian Doll, ossia la regia e la sua protagonista. Già apprezzata a sufficienza in Orange Is The New Black, Natasha Lyonne dimostra di sguazzare alla perfezione nel ruolo della cinica, ironica e strafatta Nicky Nadia, regalando al personaggio una costruzione assolutamente perfetta per l’economia della serie, aiutata da una regia che riesce a rendere al meglio ogni scena, soprattutto quelle dove la razionalità viene meno. E in questa serie accade spesso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Natasha Lyonne: una perfetta Nadia
  • Regia e fotografia 
  • La scena psichedelica con Nadia immersa nell’abisso di sesso, fumo e alcol 
  • Piccoli elementi da sviluppare in futuro che emergono come da una matrioska
  • Episodio di assestamento: il tipico momento, relegato al secondo episodio, dove si tirano le somme riguardo il problema presentato nel pilot e si aspetta di scoprire cosa succederà dopo 

 

Un secondo episodio di puro adattamento sia per lo spettatore che per la protagonista. Tuttavia, i presupposti per continuare ad apprezzare Russian Doll si fanno sempre più concreti e far partire l’episodio successivo diventa quasi inevitabile.

 

Nothing In This World Is Easy 1×01 ND milioni – ND rating
The Great Escape 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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