“And if I’m right, then that means that Chris’ killer Could well be here.”
Marco Ferradini, come tutti gli italiani sanno, è il guru dell’amore, il massimo esperto sul comprendere quell’intreccio incredibilmente complesso che sono le donne. I suoi teoremi semplificano la vita agli uomini e sono vitali per il proseguimento della progenie umana. Giacomino, nella sua funesta ignoranza durante Chiedimi Se Sono Felice, ha detto, erroneamente: “fuori dal letto nessuno è perfetto” invece dell’ovvio e giusto “fuori dal letto nessuna pietà”. Tuttavia quello che ha affermato l’ipocondriaco del gruppo non è così sbagliato, almeno in ambito seriale, infatti, parafrasando la frase, si intende che nessuna serie tv è perfetta alla base, nemmeno Lost, Westworld, Game Of Thrones e compagnia bella. Se nemmeno i mostri sacri sono perfetti, figurarsi serie ben più modeste come Safe.
Nei primi quattro episodi della nuova serie Netlix erano già evidenti certi difettucci, ma tutto sommato negare il valore della serie non sarebbe giusto, anzi, i 180 minuti passati guardando le disgrazie di Tome Delaney sono volati. Però, in questa 1×05, si sono notati tutti i punti deboli di una serie genuinamente ingenua. Per iniziare, nel corso delle precedenti puntate, sono emersi una moltitudine di fatti che sono stati accennati ma poi dimenticati e lasciti da parte, ad esempio: l’ospedale psichiatrico; Bob che si scontra con Tom e poi sparisce nel nulla; la storyline di Zoe coinvolta sentimentalmente con un proprio studente; Pete che ogni tanto si reca in un certo luogo non identificato e molto altro. Queste trame e sottotrame probabilmente verranno sgarbugliate prossimamente, ma per ora sono in stand-by, fatto che potrebbe farle dimenticare allo spettatore e causare momenti di defiance al ritorno di esse.
Tra i tanti problemini a cui si assistono in questo quinto capitolo, la recitazione dei ragazzi è uno dei più fastidiosi. Netflix nel corso degli anni, ha abituato bene lo spettatore sotto questo punto di vista, piazzando come protagonisti dei talentuosi ragazzi che assai probabilmente avranno un’ottima futura carriera. Ovviamente non vale per tutte le serie, ma per diverse assolutamente sì. In questo caso, i ragazzi non sono i protagonisti dello show, sono le spalle della coppia (Tom e Sophie) e sono davvero un colpo al cuore da guardare. Dai figli di lui, a quelli di lei, passando per i loro compagni di scuola, il livello medio è alquanto scadente. Difetto per il quale si può anche chiudere un occhio. Tuttavia, ci sono dei problemi anche nella caratterizzazione dei personaggi di questi giovani attori, tra cui Carrie e Scott.
La prima, per ora, non si è dimostrata importante all’interno della serie. Si è fatta vedere più e più volte, ha spaventato un attimo il padre scomparendo per una giornata e stop. All’interno dell’odierna puntata ha avuto addirittura un ruolo più importante il suo cellulare, grazie ad esso infatti Tom, nel finire dei quarantacinque minuti di episodio, ha scoperto la collocazione della figlia scomparsa prima del terribile incendio. Per quanto riguarda Scott la situazione è ancora più indecifrabile, tanto da sembrare a tratti schizofrenico passando prima per il bullo della situazione poi a ragazzo tremendamente spaventato da qualsiasi cosa. Prendersi un momento per mettere chiarezza nel suo ruolo all’interno dello show non sarebbe tempo sprecato.
A fare da contraltare a questi personaggi fin troppo anonimi c’è la famiglia più bella, divertente e sconsiderata d’Inghilterra: i Marshall. Il vero grande merito della serie è l’aver saputo creare un trio di personaggi iconico come questo: dal padre con un accento spiccatamente inglese, più scemo di una motozappa, alla madre succube e usata come una bambolina; fino alla figlia odiosa, egoista e meschina da far ricordare in parte Ditocorto. Questa famiglia si differenza dalle altre famiglie criminali dello show per la loro incredibile ingenuità che li ha portati a trovarsi nella situazione attuale, fatto che avrebbero potuto evitare sin dall’inizio se avessero avuto il coraggio di andare dalla polizia. La confessione di Jojo per scagionare le sue donne è stata a tratti tenera, per il suo coraggio e la sua volontà di liberarle da quel fardello, e a tratti comica quando Sophie ed Emma l’hanno scagionato. Harlan Corben, in questo caso, è riuscito a creare dei personaggi talmente umani da riuscire addirittura a far identificare lo spettatore con loro nonostante un comportamento morale meschino ed egoistico. Sintomo di una caratterizzazione davvero eccellente.
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Episode 4 1×04 | ND milioni – ND rating |
Episode 5 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.