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Wikipedia spiega la parola trash come “termine entrato nell’uso comune della lingua italiana con riferimento ad espressioni artistiche o di intrattenimento ritenute di basso profilo culturale“.
Se accostiamo alla parola trash l’Ignoranza (di cui si è già parlato in From Dusk Till Dawn), presa nel suo più alto grado positivo, otterrete Salem. Certi aspetti della serie sono infatti di difficile interpretazione e descrizione: la giovane Mercy appesa al muro che vomita sangue, il Sabba delle streghe con personaggi travestiti da maiali e, in quest’ultima puntata, la scena nella quale i morti riprendono vita (The Walking Dead, is that you?) per mezzo di una pioggia di sangue che spruzza dalle vene appena recise. La scena è stata qualcosa di spettacolare ed ilare al tempo stesso: la prepotenza con la quale la violenza visiva colpisce lo spettatore è inappagabile e fa risplendere questa serie tv.
Ma tralasciando questa scena, l’intera puntata è coinvolgente: continua l’eclissi dei personaggi di Isaac e Anne (anche se a quest’ultima sono state dedicate alcune scene importanti per la prossima puntata). Viene invece continuata la porzione di trama riguardante Mercy, ormai diventata a tutti gli effetti aiutante e spalla di Mary Sibley, per la rabbia di Tituba.
Viene messo da parte anche il magistrato Hale, sacrificato per giustizia ad onor di trama.
Terminata la scorsa puntata con la cattura della strega che cercava di impadronirsi del Malus, in “The Red Rose and the Briar” il capitano Alden e il reverendo Mather cercano di interrogarla anche grazie all’influsso benevolo che in teoria Saturno dovrebbe garantire sulla strega, ma come ben sappiamo l’astrologia non è una scienza esatta ma un’insieme di credenze. Infatti i due good guys della situazione non otterranno nulla, piuttosto rischieranno di perire soggiogati proprio dalla strega che credevano ormai di avere in pugno.
Del dialogo tra la strega ed il reverendo resterà sicuramente lo scambio di battute riguardanti le morti innocenti: nella ripresa possiamo ben intercettare il preciso istante in cui il reverendo intuisce che le persone precedentemente uccise altro non erano che innocenti capitati nel mezzo di una storia più grande di loro.
Ed è proprio la storia che caratterizza nel bene questa serie: è innegabile infatti che il sentore di fine settimo secolo si percepisca nell’aria. Anche la mentalità delle protagonisti è molto ben rapportata a quella delle persone che vivevano negli anni raccontati dalla serie: basti pensare ad un uomo di chiesa come Cotton Mather che decide di appoggiarsi all’astrologia per cercare una soluzione al problema della strega da interrogare, oppure quando mischia sostanze completamente a caso (tra cui una nobilissima canis urinam) per ottenere un sedativo abbastanza potente da annullare la strega tramortendola.
Il flashback narrativo in cui ci viene presentata la storia del matrimonio tra Mary e George Sibley è interessante e non eccessivamente soporifero come in altre serie sarebbe probabilmente stato: la tensione e l’angoscia permane come entità invisibile in ogni scene e ciò permette alla serie di non far mai distrarre lo spettatore.
Salem merita di essere guardata ma soprattutto va capita ed interpretata cercando di porla nel giusto contesto storico sociale dell’epoca che racconta. Se si riesce a fare questo il resto viene da sé.
PRO:
- Il flashback di Mary raccontato come storia in terza persona
- Mercy nuovo braccio destro della signorina Sibley
- L’accoppiata Mather&Alden
- Tituba contro Mercy
- Una bellezza/recitazione magnetica da parte di Janet Montgomery
CONTRO:
- Il trend positivo rimane, c’è però apprensione per capire dove la serie deciderà di andare a parare. Speriamo solo che la serie non scada proprio in conclusione. E serie come queste viaggiano sempre sul filo del rasoio
Il cliffhanger finale della puntata regala aspettative specificatamente alla trama riguardante la famiglia Hale: cosa racconterà la madre di Anne a sua figlia riguardo al passato del capo famiglia? La diatriba tra Tituba e Mercy avrà qualche sbocco interessante?
Ma la domanda che ora è da porsi riguarda soprattutto Mary Sibley: in che percentuale è colpevole e in che percentuale è vittima rispetto a quanto le sta accadendo attorno nella “ridente” città di Salem?
Lies 1×05 | 0.50 milioni – 0.1 rating |
The Rose And The Briar1x06 | 0.32 milioni – 0.1 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.