Sex Education 1×01 – Episode 1TEMPO DI LETTURA 4 min

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“I’m worried about you, man. Like, look around. Everybody’s either thinking about shagging, about to shag, or actually shagging and you can’t even jack your beanstalk.”

Ormai i teen drama (o dramedy a seconda dei casi) sono di casa su Netflix. Come inserire dunque elementi di originalità in un genere che ha ormai mostrato praticamente tutto sulla vita degli adolescenti medi anglofoni (compresa la morte, con 13 Reasons Why)?
Gli autori di Sex Education cercano di rispondere a questo problema apparentemente scoprendo l’acqua calda: il sesso!
Se c’è un argomento su cui ruotano tutte le serie adolescenziali (e non solo) non può che essere questo, ma qui la prospettiva è doppiamente interessante.
Innanzitutto il protagonista di questa serie, Otis (l’ex Hugo Cabret Asa Butterfield), è un adolescente represso che ha molte parecchie idiosincrasie riguardo l’argomento sesso, tra cui il fatto di non riuscire a masturbarsi. Il che è paradossale visto il fatto che sua madre, la dottoressa Jean F. Milburn (una Gillian Anderson versione sexy-psicologa-milfona), è per l’appunto una sessuologa.
Già da qui, dunque, si capisce dove andrà a parare l’aspetto comedy della storia: un caleidoscopio continuo di simboli fallici e doppi sensi a go go che accompagna i dialoghi e la narrazione del povero e ingenuo Otis che vorrebbe risolvere i suoi problemi sessuali senza però l’aiuto invadente della madre.
La demenzialità surreale diventa, dunque, la cifra stilistica scelta dagli autori per rappresentare il mondo di Otis: si comincia dall’eccentrico amico gay Eric fino ai bulletti-chic della scuola (che sono stranamente un po’ troppo politically correct per essere dei bulli) e alle classiche situazioni da college americano (anche se qui l’ambientazione è inglese) portate agli estremi, forse un po’ troppo dato il contesto.
Proprio questa esasperazione delle situazioni rende poco credibile un racconto che, pur con tutto il surrealismo possibile, poteva tranquillamente essere un nuovo Skins, altra serie teen inglese che ha non pochi punti in comune con questa.
Se però Skins puntava sulla vita adolescenziale a 360 gradi (quindi non solo i dubbi e i problemi legati al sesso) e a una rappresentazione tutto sommato realistica di adolescenti medi, qui sembra che tutto punti piuttosto all’iperbole e all’estremismo.
In alcuni casi questa tendenza funziona, vedi i dialoghi imbarazzanti tra Otis e la madre o alcuni personaggi che sono calati molto bene nei rispettivi ruoli. Uno su tutti Adam Groff, altro bullo della scuola che rappresenta qui il vertical-case di puntata.
Sì perché la trama prevede che Otis, coadiuvato da Maeve, una compagna di classe molto gnocca estroversa e intelligente, decida di sfruttare le sue conoscenze sui problemi legati al sesso per aiutare i compagni di classe che, come lui, si sentono imbarazzati e/o hanno difficoltà a farlo, una sorta di “sessuologo scolastico”, ovviamente a pagamento.
Il plot-twist e successivo cliffhanger finale mostrano poi come Adam riesca (in qualche modo) a risolvere il proprio problema rappresentando così la vittoria del duo Otis-Maeve (anche se poi si lascia presupporre che il problema non sia del tutto risolto per cui la storyline di Adam è destinata a proseguire).
Da qui in poi si capisce come il leitmotiv delle successive puntate sarà questo, con altri interessanti “casi da risolvere” per il “dinamico duo”.
Una trama del genere ovviamente è molto rischiosa perché si oscilla sempre verso una comicità che potrebbe diventare puramente demenziale e iperbolica (il che, come già detto, è positivo fino ad un certo punto) oppure potrebbe in effetti diventare l’occasione per ironizzare in maniera intelligente sui tabù del sesso e dei problemi/patologie legati ad esso, l’aspetto più originale e innovativo che Sex Educational può apportare all’interno di un genere televisivo ormai stra-abusato.
Si tratta dunque del classico dilemma fantozziano se considerare il tutto un capolavoro o una cagata pazzesca!
Probabilmente per scoprirlo bisognerà attendere i prossimi episodi, nel frattempo la puntata, pur con i difetti già esposti, risulta convincente nella descrizione dei protagonisti principali e nella costruzione degli input narrativi della trama orizzontale.
In attesa di fare, dunque nuove e incredibili scoperte (lo sappiamo che avete preso appunti durante la lezione di anatomia per scoprire dove si trova l’imene!) l’episodio si lascia guardare piacevolmente, e anche ascoltare dal momento che la soundtrack scelta per questo pilot è veramente notevole, con canzoni che sono studiate attentamente per adattarsi al contesto richiesto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Asa Butterfield
  • Gillian Anderson milfona
  • Soundtrack
  • Lezioni di anatomia femminile
  • Maeve
  • Plot twist e cliffhanger finale
  • Ennesima serie teen dramedy con ennesimi cliché da teen dramedy
  • Personaggi forse un po’ troppo sopra le righe
  • Aimee

 

Ennesima serie teen dramedy targata Netflix! C’è da dire però che il tema della serie è interessante e l’ambientazione british, unita a un ottimo cast, la rende abbastanza originale. Potrebbe essere una bella rivelazione così come una cagata pazzesca, al momento è troppo presto per dirlo.

 

Episode 1 1×01 ND milioni – ND rating

 

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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