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Sex Education 3×08 – Episode 8TEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione Sex Education 3x08Anche questa stagione di Sex Education giunge al termine tra percorsi di crescita e battute d’arresto. Si è trattato di un arco stagionale altalenante nel quale gli autori, pur di inserire tematiche nuove, si sono persi nei troppi personaggi e nei troppi percorsi seguiti con il risultato di non aver dato una degna conclusione ad alcuni di essi. In questo caso un po’ di sintesi e rimanere nei binari avrebbe giovato, trattandosi già di una serie corale che beneficia di una seconda visione per essere meglio apprezzata.

JEAN E JAKOB: UN CAPOLINEA?


Il percorso di Jean e Jakob è stato il più travagliato e questo episodio ha rivelato tutta la drammaticità del credere fino in fondo in una verità che poi così sicura non era. I risultati conquistati per quel che riguarda l’unità familiare potrebbero ormai andare in fumo e i misteriosi risultati del test di paternità aggiungono un’incognita importante che può mettere di nuovo tutto in discussione.

ADAM E LILY


Una nota positiva sono i percorsi molto introspettivi di Adam e Lily. Adam da sempre è stato un personaggio in forte crescita: sin dal pilot, infatti, ha mostrato quel qualcosa che porta ad amare un personaggio così complesso e questo episodio ha mostrato quanto sia maturato. La scelta di superare l’orgoglio perdonando Eric e ammettere la propria omosessualità con sua madre sono un risultato davvero importante.
Lily dal canto suo dopo un’involuzione durata per tutta la stagione ha finalmente riacquistato fiducia in sé stessa e la cosa non può che far piacere trattandosi del personaggio simbolo della rivoluzione del Moordale. Anche per Lily questo episodio è la conferma di un duro percorso di crescita che ha visto la negazione di sé stessa e poi la successiva accettazione della propria interiorità. In questo contesto la riconciliazione con Ola sotto il cielo in attesa degli alieni risulta significativa.

OTIS E MEAVE


Tutta la storyline di Otis e Meave in questa stagione non è stata sicuramente esaltante. Vedere Otis atteggiarsi e compiere decine di passi indietro per una delusione amorosa, per quanto sconvolgente, è stato davvero deludente. Anche il suo rapporto con Jean lascia con l’amaro in bocca perché ormai sembra che il personaggio di Asa Butterfield sia totalmente proiettato su sé stesso a dispetto di tutto ciò che gli accade intorno: la gravidanza di Jean non sembra preoccuparlo più di tanto fino alla scoperta del suo intervento d’urgenza. Solo in quel momento mostra un po’ di umanità per la preoccupazione di perdere un genitore.
Apprezzabile è stato il percorso di Meave, questa volta totalmente separata da Otis, che ha mostrato ulteriormente il forte carattere della ragazza. La scelta di partire per gli Stati Uniti nonostante la riconciliazione appena avvenuta con Otis ha mostrato come effettivamente si sia resa conto del suo valore senza pensare più agli altri.
Nonostante ciò, tuttavia, dal rapporto tra Meave e Otis ci si sarebbe aspettati un’evoluzione migliore e più matura: gli autori, invece, si sono limitati a soddisfare il bisogno di una ship per poi dividere i due personaggi. L’impressione è che abbiano dato un vero e proprio contentino agli spettatori con il risultato di lasciare soltanto una cocente delusione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La gara cinofila di Adam e l’accettazione della propria omosessualità
  • Jean sta bene e ha appena sfornato un nuovo membro della famiglia di Otis ed Ola
  • Lily si è finalmente ripresa!
  • Il contentino di Otis e Meave
  • Troppi personaggi, troppe storylines da concludere
  • Poca coerenza di fondo

 

Sex Education conclude la sua parabola discendente con un episodio che non aggiunge nulla se non una cocente delusione per un prodotto che aveva tenuto fino alla scorsa stagione. Con la vendita della scuola e inaspettate partenze bisogna vedere cosa riserverà la quarta stagione (già confermata) di Sex Education.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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