);

Slow Horses 5×04 – MissilesTEMPO DI LETTURA 3 min

15/10/2025
4.2
(5)

Slow Horses 5x04 recensioneNelle scorse recensioni, una parola spesso usata per descrivere a cosa si è assistito è stata “surreale”. Un aggettivo che ben rispecchia le assurde situazioni in cui si ritrovano spesso e volentieri i membri del team di Jackson Lamb. Ecco, quanto visto finora non era niente in confronto a ciò che accade in “Missiles”.
L’evento con cui termina l’episodio raggiunge, infatti, livelli illogici ed estremamente kafkiani.
La cosa ancora più assurda? Che è tutto bellissimo e, soprattutto, sempre coerente.

“At least my lot fuck up on an epic scale.”

CONTESTO POLITICO


Prima di sfociare nell’assurdo, la puntata si concede una prima parte totalmente dedicata al contesto politico. Elementi che servono per dare maggiore caratterizzazione ai due candidati sindaci e quindi creare una base più consistente per la trama orizzontale stagionale.
Si parte con un’assenza molto rumorosa da parte della squadra della Casa nella Palude, dove solo Lamb fa qualche apparizione, seppur sempre di livello. Come detto, questo permette alla storia di concentrarsi sui candidati politici, scoprendo svariati altarini privati che, al contempo, donano una caratterizzazione più approfondita a questi personaggi. Si ha così uno sguardo alle origini familiari da nascondere per Dennis Gimball, fino ad un’assenza di empatia per le sorti del figlio da parte di Zafar Jaffrey interessato esclusivamente alla sua campagna politica.
In quest’ottica rientra anche la figura di Whelan, “First Desk” dell’MI5, che in quest’occasione si mostra più capace del previsto. Una circostanza insolita che vede Whelan protagonista in prima persona degli eventi, quando di solito è invece esclusivamente soggetto alle scene con Diana. Nonostante questo, la sua storyline non riesce a catturare pienamente l’attenzione e, in generale, i momenti a lui rivolti risultano un po’ estranei alla trama.
In definitiva, però, questa storyline politica acquista potenza narrativa grazie ai temi di violenza, immigrazione e concezione di “national identity” che ritrovano un forte riscontro nell’attualità. Un elemento, questo, in realtà da sempre cardine nelle trame di Slow Horses.

LA SQUADRA DELL’ASSURDO


La seconda parte dell’episodio rivede al centro il team di Lamb e qui iniziano i veri e propri inconvenienti. Con la squadra divisa in due, si assiste ad uno sviluppo degli eventi che assume presto contorni surreali.
La missione di Shirley e Catherine ottiene risultati concreti mettendo in campo uno strano ma funzionale duo che riesce a sventare l’attentato al candidato sindaco Jaffrey. Ovviamente sempre in perfetto stile umoristico e caotico.
Ma l’assurdità completa avviene nei minuti finali e riguarda invece un altro strambo duo, ossia quello composto da River e Coe. La morte accidentale, ma assolutamente paradossale dell’altro candidato sindaco, Dennis Gimball, racchiude in sé tutta l’essenza di Slow Horses e dell’assurdità che circonda le operazioni dei membri della Casa nella Palude.
Quella che sembrava una scena abituale, con River sempre in prima linea per incassare due pugni in faccia, e un intervento che in realtà non serviva davvero, sfocia in una catastrofica conseguenza.
E sinceramente, tra tutte le ripercussioni che questo evento porterà con sé nel prossimo episodio, quella più attesa è sicuramente la reazione di Jackson Lamb.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Finale che lascia interdetti per la sua assurdità, ma in perfetto stile Slow Horses
  • Attentato sventato da parte di Shirley e Catherine, sempre tenendo fede alle proprie caratteristiche semi-comiche
  • Jackson Lamb sempre ottimo anche quando ha poco screentime
  • Caratterizzazione maggiore dei personaggi e del contesto politico
  • Dennis Gimball senza scorta nonostante l’aria politica/sociale? Ma, dati i risvolti, si è pronti a chiudere un occhio 

 

Un episodio che parte nel modo più comune possibile per Slow Horses e poi sfocia in un epilogo assurdo e paradossale come solo ai membri della Slough House poteva capitare. Purtroppo, mancano appena due episodi al finale di stagione.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

4.2

Nessun voto per ora

Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

apple tv+ nome
Precedente

Apple TV+ cambia nome in Apple TV

MGM+ Ordina Bosch: Start of Watch Prequel con Cameron Monaghan
Prossima

MGM+ Ordina Bosch: Start of Watch Prequel con Cameron Monaghan