Sneaky Pete 1×02 – SafeTEMPO DI LETTURA 4 min

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11/08/2015, giorno dell’uscita della recensione di “Pilot“, la series premiere di Sneaky Pete.
È passato praticamente 1 anno e mezzo da quando, speranzosi anche se un po’ diffidenti, pubblicavamo la recensione di questo progetto targato Amazon ma, soprattutto, targato David Shore e Bryan Cranston. In un lasso di tempo così lungo possono accadere molte cose: si può per esempio cambiare metodologia di valutazione degli episodi passando da Emmy a Kill/Burn/Slap/Save/Thank/Bless Them All; si può perdere uno dei due creatori della serie (Shore); si può perdere uno dei produttori esecutivi (sempre Shore); si può vedere posticipati i lavori di produzione dei restanti 9/10 di stagione a causa della sostituzione dello showrunner precedente (ancora Shore) con un nuovo prescelto (Graham Yost). Possono succedere tante cose in 1 anno e mezzo, si.

Could you tell the difference between a blank and a bullet?

Prima di cominciare a parlare di “Safe” è bene rispolverare brevemente quanto era stato detto di “Pilot” perchè, nonostante il cambio di showrunner ed il conseguente cambio di direzione voluto da Yost, Sneaky Pete non era partito nel migliore dei modi e dopo 1 anno e mezzo è giusto ricordarsi anche perchè. Di “Pilot” non era piaciuto sicuramente il taglio procedurale, quasi fuori luogo in una serie composta da 10 episodi e che, rilasciata tutta d’un fiato, dovrebbe invogliare al binge watching; non era stata apprezzata nemmeno moltissimo l’idea generale, un qualcosa di “già visto” che non si poteva fregiare del luccichio tipico delle trame originali e/o innovative; aveva impressionato però il mix di generi, il trio Ribisi/Cranston/Margo Martindale e l’associazione mentale Breaking Bad-storia di un carcerato-Amazon. Facendo la somma, il risultato era risultato positivo ed infatti eccoci di nuovo qui.
Gli anni passano ma “Safe” purtroppo soffre ancora dei medesimi problemi del suo predecessore anche se, bisogna ammetterlo, si ha la sensazione che qualcosa sia effettivamente cambiato, forse anche per volere di Yost. Innanzitutto bisogna menzionare il fatto che gran parte dell’episodio è basato su flashback che mirano a colmare il vuoto narrativo che ha condotto Pete Marius in prigione e ad imbrogliare il character di Cranston, Vince. La scelta di mostrare tutti i precedenti non era affatto scontata ma, nel caso di “Safe”, ha anche la triplice funzione di approfondire il plot, introdurre nuovi character secondari che appaiono nel presente e coprire un po’ di minutaggio che altrimenti sarebbe stato ripartito in modo iniquo in favore del lato procedurale. In tutto ciò è innegabile che un maggior minutaggio nel passato fa anche aumentare il tempo e le possibili chance di avere Bryan Cranston sul set, elemento non da poco se si considera che le scene più acute ci sono ed esistono solo grazie a Vince. Viene quindi spontaneo trovare la quadra della serie nel caso in cui Cranston non tenga sulle sue spalle l’intero show.
L’arrivo di un nuovo showrunner a stagione iniziata non è mai facile e, sicuramente, non è nemmeno così facile da accettare come incarico. C’è però un’enorme differenza se una situazione del genere si verifica con una serie che non appartiene nè ad un network generalista (ABC/CBS/FOX/NBC/The CW) nè ad un cable network (HBO/FX/Showtime/…), e la differenza si chiama “tempo”. Per favorire il cambio è stato concesso più tempo a Yost, si sono posticipate le riprese e si sono riscritti interi script, tanto che questo “Safe” è stato infatti partorito dallo stesso Yost. Il risultato, nonostante le somiglianze, però è diverso e si comincia anche a capire la direzione verso cui il nuovo showrunner vuole puntare la serie: “like, $150,000 sitting in that safe“.
Non sarebbe quindi sbagliato considerare “Safe” come una sorta di “Pilot 2.0”, se non altro per questioni temporali e politiche, e quindi è quello che facciamo: diamo una seconda chance a Sneaky Pete.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Flashback molto utili
  • La presenza di Cranston innalza il livello
  • Si percepisce un cambio di direzione
  • Lato procedurale dimenticabile
  • Difetti della series premiere ancora vividi e vivi
  • I problemi dietro le quinte hanno sicuramente influito sull’esito della 1×02, bisogna solo capire se influiranno positivamente o negativamente sul resto della stagione

 

Right now there’s, like, $150,000 sitting in that safe“: e ora si può cominciare a ragionare…

 

Pilot 1×01 ND milioni – ND rating
Safe 1×02 ND milioni – ND rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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