Supernatural 10×11 – 10×12 – There’s No Place Like Home – About A BoyTEMPO DI LETTURA 4 min

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Supernatural ha da sempre, nel proprio DNA, il filler. Il problema, o per meglio dire, i problemi di questa caratteristica insita nella serie sono innanzitutto il numero di filler che annualmente compongono una stagione e, in secondo luogo, il numero di candeline che Supernatural ha spento di recente: dieci. Se per ogni stagione in media ci sono circa una decina di filler, con una semplice moltiplicazione si arriva a calcolare l’astronomica cifra che questa serie ha sfornato nell’ultimo decennio: 100. Un numero da capogiro che, se rapportato al totale delle puntate sfornate fino ad ora, rappresenta poco meno del 50%. E se a questo punto avete i brividi o vi è partito un applauso spontaneo sappiate che non siete né nel giusto né nel torto, siete semplicemente dei fan.
La decima stagione di Supernatural si sta caratterizzando per una lenta e vaga digressione degli eventi, manca infatti una vera trama orizzontale che faccia desiderare la visione della puntata successiva così come è assente un vero big bad da temere. Crowley dalla scorsa stagione è quasi più un alleato che un nemico, Rowena è fastidiosamente inutile, Abaddon è deceduta mentre Metatron è completamente alla mercé degli angeli: nessun vero pericolo è alle porte. L’attenzione infatti è totalmente su Deanmon e sul Mark Of Cain che “dovrebbe” catalizzare l’hype narrativo, tuttavia le tempistiche con cui si sta portando avanti la storyline, gli eventi che la caratterizzano e le conseguenze pratiche sulla normale routine dei Winchester non funzionano. Ai tempi del Sam in versione Lucifer c’era un diverso approccio e una gestione molto più “kripkiana” della trasformazione di Sam, Carver invece si sta approcciando con una tranquillità ed una calma che ovviamente sono più un difetto che un pregio.

Il lento procedere degli eventi rende quindi necessario il ritorno in grande spolvero dei filler di cui si parlava sopra. Come si diceva, la creazione di episodi che possano essere visti in qualsiasi momento senza bisogno di una conoscenza della serie sono il pane quotidiano per Supernatural. Proprio per questo motivo l’uso (e l’abuso) degli stessi genera, il più delle volte, la necessità di creare dei collegamenti che vengono portati avanti a distanza di tempo con dei sequel ai filler precedenti. Già solo nella prima parte di stagione si è visto rispolverare con insuccesso prima il filler sui ragazzi morsi da un lupo mannaro e poi il duo Jody Mill e Donna Hanscum, per il proseguo della stagione era poi quotatissimo il sequel di “Slumber Party” ed infatti è arrivato puntuale insieme al ritorno di Felicia Day. “There’s No Place Like Home” e “About A Boy” fortunatamente però non seguono il trend negativo dei precedenti “Paper Moon” e “Hibbing 911” ma per parlarne bisogna analizzarli separatamente.
Innanzitutto fa specie il fatto che presi singolarmente, come filler, gli episodi risultino qualitativamente superiori al precedente “The Hunter Games” o al midseason invernale. Il ritorno di Felicia Day da Oz segna una piacevole parentesi che diverte ma al tempo stesso permette a Dean di fare i conti con se stesso e con il problema del marchio. Il doppelgänger di Charlie è una divertente variante al classico ritorno delle guest star nei filler ma è anche utile perché, proprio per la natura malvagia del doppione, si viene a creare quella sorta di sintonia intrinseca quanto involontaria con Dean, una sintonia che però permette per la prima volta di unire l’utile al dilettevole, rendendo di fatto “There’s No Place Like Home” degno di essere visto.
“About A Boy” invece è un irriverente salto indietro negli anni quando non c’erano tutti i problemi, quando si andava a caccia del demone con gli occhi gialli e nel mentre si scorrazzava “felici” per tutti gli States. I filler migliori che Supernatural abbia sfornato sono sempre stati quelli che traevano a piene mani dalla cultura popolare e dalla mitologia, la rielaboravano, la rendevano attuale e poi la piazzavano a sorpresa nella puntata aumentando l’attenzione per il semplice fatto che il “mostro della settimana” è un qualcosa di già conosciuto. Per questo motivo l’utilizzo inaspettato di Hansel, Gretel e della strega aumenta implicitamente la qualità della storia riportando Supernatural indietro ai cari e bei vecchi tempi. Ogni tanto ci sta, peccato non poter dire lo stesso delle puntate che dovrebbero evolvere la trama orizzontale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ottimo ritorno di Felicia Day
  • Interessante ed inaspettato l’utilizzo della fiaba di Hansel e Gretel
  • Dean da adolescente e le sue crisi ormonali meritano di finire in questa sezione
  • La citazione di Rowena giusto per dare credibilità alla presenza della strega di Hansel e Gretel negli USA è fuori luogo
  • Il fatto che ci sia bisogno di ben due filler consecutivi per arrivare oltre la metà della stagione dovrebbe far riflettere

 

Stranamente Supernatural regala due filler che funzionano meglio di molti episodi di questa stagione e questo dovrebbe far riflettere sulla qualità mostrata sino ad ora. Sera Gamble potrebbe fare meglio.

 

The Hunter Games 10×10 2.42 milioni – 0.9 rating
There’s No Place Like Home 10×11 2.06 milioni – 0.7 rating
About A Boy 10×12 2.21 milioni – 0.8 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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