Inutile negare la realtà: “The Future”, “Twigs & Twine & Tasha Banes” e “There’s Something About Mary” sono tre episodi completamente differenti tra di loro. Non importa la volontà del recensore di tentare prima una recensione singola, poi una doppia ed infine una tripla, questi tre episodi di Supernatural sono stati scritti e sono stati concepiti come se fossero degli episodi a sé stanti che non devono e non possono essere comparati gli uni con gli altri. E quindi non lo faremo ma è proprio qui che sta il problema di questo trittico e, se si vuole, anche della stagione stessa: c’è molto pressapochismo nell’aria e la frammentazione delle due trame orizzontali è fin troppo evidente.
Non importa se la trama portante sia quella di Lucifer e di suo figlio o quella legata ai Men Of Letters UK, il risultato è (purtroppo) lo stesso.
Sam: “Are you okay?”
Castiel: “I am. I’ve been so lost. I’m not lost anymore. And I know now that this child must be born with all of his power.”
Dean: “You can’t actually mean that.”
Castiel: “Yes. I do. I have faith. We have to go. […] Just you have to just trust me.”
Supernatural funziona molto bene quando tutti i character, supporter e villain vari ed eventuali compaiono insieme ed interagiscono. Quando ciò non accade, o quando è tutto estremamente frammentato con personaggi che fanno un pop-up in un episodio e ricompaiono dopo un quarto di stagione, la sensazione di assistere ad un qualcosa di approssimativo è molto forte.
E questi tre episodi sono molto chiari a riguardo: “The Future” si focalizza su Castiel e si degna di riportare in scena sia Dagon (poi tristemente eliminata dai giochi nonostante le potenzialità) che Kelly Kline; “Twigs & Twine & Tasha Banes” è una sorta di filler con degli sprazzi di trama orizzontale dedicati a Mary Winchester; “There’s Something About Mary” è tutto incentrato sullo status quo di Mamma Winchester e sulla situazione Men Of Letters UK. Inutile dire che la cosa migliore sarebbe un “collasso” delle due trame in una sola, grossa e unica storyline, invece Andrew Dabb le continua a tenere separate ottenendo come risultato questa segmentazione in compartimenti stagni che non giova allo show.
“Twigs & Twine & Tasha Banes” è il filler corretto al momento sbagliato perché riporta in scena i fratelli Banes (conosciuti nell’ottima “Celebrating The Life Of Asa Fox“) e li rende in qualche modo importanti per l’ecosistema di Supernatural, visto il numero di guest star uccise tra “The Future” e “There’s Something About Mary”. Lo si fosse inserito qualche episodio fa non avrebbe avuto lo stesso impatto semi negativo. Errore tattico quindi, un po’ come tutta la gestione della stagione insomma.
Una cosa buona però è stata fatta ed è la costruzione di nuove “coppie” da piccolo schermo, intese come partnership e non come relazioni. Il rapporto Mary-Ketch così come quello Castiel-Kelly sono interessanti e hanno molto potenziale narrativo ma è solo il modo in cui vengono gestiti (e messi a tacere) che crea questa disapprovazione generale. La superficialità con cui vengono trattati potrebbe tranquillamente essere sostituita da un minutaggio più grande, da una maggiore interazione con altri character e in generale da un pizzico di astuzia in più. Il tempo però non è dalla parte di nessuno.
Ketch: “She will shoot you. Your mummy always was a talented Hunter. Just somewhat confused about obeying orders. Lady Bevell cleared up that confusion. And I suspect she told you that the American Hunters are a dying breed.
[…] Your bunker is an excellent fortress. An even better tomb. So we’ve rejiggered the locks, we’ve shut off the water, and once we leave, the pumps that bring in the air shall reverse. Your oxygen should be gone in two days, maybe three. You dying in here, it’s almost poetic, hmm? Come along, Mary.”
Sempre a proposito di personaggi che ritornano in gioco dopo diversi episodi, ecco che ricompare lo strano duo Crowley-Lucifer in “There’s Something About Mary”, una coppia che scoppia nel momento in cui Crowley viene pugnalato a morte da Lucifer che presumibilmente si salva grazie allo stesso trucco utilizzato da mamma Rowena, ovvero il cambio di corpo con un topo. Niente sussulti, forse qualche sbadiglio, sicuramente niente di nuovo alla luce del sole e tutto questo giusto prima del doppio season finale.
C’erano molti modi per arrivarci, questo non era tra quelli previsti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Memory Remains 12×18 | 1.58 milioni – 0.5 rating |
The Future 12×19 | 1.38 milioni – 0.5 rating |
Twigs & Twine & Tasha Banes 12×20 | 1.51 milioni – 0.5 rating |
The FutureThere’s Something About Mary 12×21 | 1.42 milioni – 0.5 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.