Supernatural 13×21 – Beat The DevilTEMPO DI LETTURA 3 min

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Episodi come questo fanno ringraziare di essere ancora qui dopo 13 anni. L’attesa di vedere riuniti tutti i vari (ex) nemici per far fronte all’invasione di Michael ed al salvataggio di Mary e Jack alla fine è stata ripagata con 40 minuti di puro Supernatural in cui non c’è praticamente niente su cui recriminare se non la necessità di proseguire istantaneamente la visione.
Lucifer, Gabriel, Rowena, Castiel, Sam e Dean: questo è lo stranissimo gruppo che ha fatto team-up (volontariamente o meno) per invadere l’altra dimensione. Già sulla carta suona magicamente ma dal vivo è forse ancora meglio. L’odio, i doppi/tripli giochi, le morti, la rabbia, la mancanza di fiducia: tutto viene messo da parte in nome di un bene superiore ed il risultato è fantastico. In fin dei conti la legge del “il nemico del mio nemico è mio amico” funziona sempre.

Castiel:You do know. We all do. We need archangel grace.
Gabriel’s obviously running a little low, and we don’t know how long it’ll take him to recover. So that leaves exactly one source on Earth. I don’t like it either, but there is no other way. We need Lucifer.

Ovviamente la situazione non può e non deve essere delle migliori per generare quel giusto carico di tensione narrativa utile ad aumentare la difficoltà. Certo che un conto è vedere Lucifer rapito e sgozzato per tenere aperto il portale, un altro è assistere all’ennesima morte di Sam per mano di alcuni vampiri random. Un momento totalmente inaspettato, violento ma dannatamente efficace nella sua efferatezza. Chiaramente si sa già che Sam e Dean sono di fatto “immortali”, però l’impatto scenico e la potenza del gesto in sé valgono un plauso alla sceneggiatura di Robert Berens, sceneggiatura sulla quale bisogna sorvolare per quanto riguarda la repentina resurrezione.

Lucifer:Look, Sammy, I’m not asking you to like it or to like me. All I’m asking is that you acknowledge the truth, that I was the one who brought you back to life, that I was the one who lifted you from the darkness and into the light. Okay? Apocalypse World, Michael’s armies: you really think you and your family can handle that stuff alone? You need me.
Sam:And what if I say no?
Lucifer:All right, let me just make this really, really, really easy, easy enough for even you to understand, Sammy.
I’m gettin’ to Jack one way or the other. The only question is: you coming with?

Ci si potrebbe soffermare molto sull’influenza di Lucifer all’interno della narrazione oppure sull’appena accennato rapporto tra lui e Gabriel, ma invece vogliamo parlare brevemente dell’umorismo straripante che si respirava in questa puntata. Sin dall’inizio, con una flebile e curvata fessura come squarcio verso l’altro mondo, si poteva percepire un tono più scanzonato, è però con la sorprendente tresca tra Rowena e Gabriel che tutto all’improvviso diventa estremamente più chiaro. In un momento tutto sommato abbastanza tragico si schiaccia il piede sull’umorismo dettato da eventi inaspettati ma apprezzabili ancora di più sotto una chiave ironica piuttosto che con lentezza e staticità. Davvero apprezzabile.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • A sorpresa: gli ormoni galoppanti tra Gabriel e Rowena
  • Morte di Sam
  • Mega team-up tra tutti i character
  • Plot twist finale con l’arrivo di Lucifer
  • Ritmo altissimo e consolidato
  • Sam risorge senza troppe spiegazioni

 

“Beat The Devil” è il primo di tre episodi che porteranno alla conclusione della stagione e verso l’alba del 14° anno di vita di Supernatural. Il punto focale è ovviamente l’altro universo e la situazione non si prospetta per nulla semplice ma, come nei migliori momenti di questa serie, se si riesce a ricreare un’atmosfera giusta come in questo caso è davvero difficile deludere. E Supernatural ci sta riuscendo ancora.

 

Unfinished Business 13×20 1.51 milioni – 0.5 rating
Beat The Devil 13×21 1.39 milioni – 0.4 rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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