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The Billion Dollar Code 1×03 – Episode 3TEMPO DI LETTURA 4 min

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The-Billion-Dollar-Code-1x03“If I hadn’t seen Terravision back then, I could never create something like Google Earth. You guys showed me what was possible. Without Terravision, there would be no Google Earth. That’s how it is.”

Da questa frase, pronunciata da Brian ad una delle numerose serate techno che The Billion Dollar Code offre allo spettatore, è partita la caccia per la verità di Juri e Carsten. Anzi, no. Perché come viene sottolineato dall’avvocato che sta preparando il teste le tempistiche non giocano sicuramente a favore dei due eccentrici programmatori.
Brian non ha mai menzionato del furto dell’algoritmo, quindi si tratta semplicemente di supposizioni da parte di Juri; nei giorni di permanenza di Brian a Berlino, Juri e Carsten non chiesero mai spiegazioni all’emissario di Google; senza contare che i documenti del brevetto vennero consegnati senza sollevare dubbi o altro attorno al progetto Google Earth. Insomma, Juri e Carsten arrivarono a questionare attorno alla somiglianza di Terravision con Earth solo dopo aver ricevuto una visita ufficiale da parte dei legali del distaccamento di Berlino dell’azienda americana in cui venivano informati dell’impossibilità dell’acquisto del brevetto.
Si tratta di un aspetto non sottolineato particolarmente dallo show, questo, che tuttavia mette in prospettiva l’intera vicenda. Certo, al pubblico viene mostrato il volto contratto dalla disperazione dei vari personaggi in scena, pronti ad additare Google per il furto (per la precisione la Keyhole Inc.), nonostante fino a quel momento l’idea di Terravision non fosse un’opera artistica circoscritta al semplice campo concettuale. Il vero problema per Juri e Carsten, infatti, è dimostrare la paternità dell’idea oltre al fatto di riuscire a reggere il peso delle sconvenienti domande dell’avvocato della controparte che sicuramente sopraggiungeranno. Juri su tutti è il personaggio più instabile sia nei fatti raccontati al presente, sia in quelli del passato. Dopo essere stato tradito di Brian non si fida più di nessuno arrivando a dubitare di ogni singolo collega con cui aveva collaborato per Terravision fino a poco prima. Nel presente, invece, si lascia andare ad attacchi che vertono al cospirazionismo e che non possono non dipingerlo come teste inattendibile. Come riuscire, quindi, a convincere il tribunale?

PACE ALL’OMBRA DI UN KEBAB


Questa terza puntata mette momentaneamente in pausa questo aspetto della trama, evidentemente per lasciarlo al finale, preferendo piuttosto analizzare il rapporto tra Juri e Carsten. I due come si poteva immaginare dal precedente finale di puntata non si rivolgono la parola da anni, allontanatisi a causa dell’abbandono da parte di Carsten (che accetta un lavoro stabile) al progetto Terravision. Juri si sente tradito dal suo migliore amico, cosa che non riesce a perdonargli andandosi a rifugiare addirittura a Budapest. Ed è qui che i due riallacciano i propri rapporti, pronti a fare fronte comune contro Google, riscaldati dal tepore di un ottimo kebab berlinese.
Riuscire a fare fronte comune, come sottolinea uno dei due avvocati che sta seguendo il caso, è l’elemento fondamentale per riuscire a non spezzarsi di fronte alla mastodontica controffensiva che Google metterà in atto. Un elemento che si viene a creare con il riavvicinamento tra Juri e Carsten, ma che comporta gioco forza, come precedentemente detto, un rallentamento nello sviluppo del caso.
Ma ora passato e presente sembrano essersi fusi definitivamente lasciando spazio all’esposizione del processo nell’ultimo episodio.
Proprio questi salti tra passato e presente, nonostante siano fondamentali per la corretta presentazione sia degli stati d’animo, sia delle varie posizioni, rendono in certi punti abbastanza caotica la puntata. Aspetto che non aiuta a seguire sicuramente l’episodio, che già di suo tratta un argomento sicuramente non immediato, senza contare l’alto minutaggio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Caso legale interessante, considerati i pochi appigli di paternità che possono vantare Juri e Carsten
  • Riavvicinamento tra i due protagonisti
  • Immancabili feste techno
  • Finale come sempre perfetto ponte per l’episodio successivo
  • Salti tra passato e presente
  • Serie che sembra voler giocare sulla morale abbastanza banalotta de “le corporation brutte e cattive”
  • Accelerazione vistosa, in vista del finale, nel far avvicinare passato e presente

 

Una terza puntata che raccoglie il pesante compito di essere da punto di raccordo prima del finale. Gli sceneggiatori avevano quindi la necessità di ricreare il fronte compatto di Terravision ed avvicinare gli avvenimenti del passato a quelli del presente narrato. Ma continua a rimanere abbastanza banale la morale di fondo dell’intero progetto.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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