Maid 1×10 – SnapsTEMPO DI LETTURA 6 min

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Maid-1x10Quel barlume di speranza è diventato luce intensa episodio dopo episodio. In alcuni frangenti si è affievolito, ma in queste ultime puntate ha ripreso il proprio vigore ed è tornato ad illuminare il futuro di Alex e Maddy. Un futuro radioso, in Montana, lontana dai soprusi e da una vita che la vedeva rinchiusa in un’apatia che l’aveva ormai fagocitata.
È un episodio carico di confronti, “Snaps”. Confronti in alcuni frangenti positivi, altri totalmente negativi, altri ancora mediocri.

ALEX VS PAULA


Il confronto più importante e a cui viene concesso il maggior numero di minuti è quello che vede a confronto Alex con sua madre Paula, avvistata nel precedente finale di puntata mentre si accampava per la notte nel parcheggio di un centro commerciale.
Il confronto è sincero da parte di Alex che tenta di convincere la madre ad abbandonare la vita che ha per seguirla in Montana, così da poter starle accanto. Un’opzione caldeggiata anche dalla donna che tuttavia, esattamente come nei precedenti episodi, cambia opinione in meno di 24h lasciandosi convincere a rimanere dal nuovo fidanzato che sembra averla abbordata. C’è il rischio che si tratti di un Basil 2.0, ma Alex per poter andare avanti deve per forza di cose tagliare qualche ramo del passato. Per poter dare la certezza a Maddy di avere un futuro non può più permettersi di perdere lavoro e casa correndo dietro ad un fidanzato ubriaco o ad una madre fuori di sé che non assume le proprie medicine. Alex quindi se ne va con Maddy, lasciando Paula in balia del proprio destino.
Un distacco dolce-amaro ma necessario per il personaggio di Alex. E Maid, questo show, questa storia vera, non ha alcun interesse nel rendere rosa confetto la realtà: c’è realismo, c’è tristezza e c’è dolore. Sentimenti umani che rendono questo prodotto Netflix una perla impreziosita da attrici come Margaret Qualley e Andie MacDowell.

“Il mio giorno più felice non è ancora avvenuto. Ma sta per succedere. Quel giorno, salirò nella mia macchina, che puzza di tonno stantio. Dentro ci saranno tutte le mie cose e la mia meravigliosa figlia. E me ne andrò da questa cazzo di città. Guiderò per nove ore, per 911 chilometri, fino a Missoula, nel Montana… dove passerò i prossimi quattro anni… imparando a fare la scrittrice.”

ALEX VS SEAN


Il secondo confronto, fondamentale per l’evoluzione della storia e per sottolineare il vento del cambiamento che sta colpendo Maid, è quello con Sean. Un confronto che avviene in due distinti momenti. Sean non è semplicemente reticente con la decisione di Alex di andare in Montana con Maddy, ma si dichiara pronto ad una vera e propria battaglia legale che finirebbe per creare diversi problemi di carattere economico alla giovane mamma.
L’iscrizione al college si basa su prestiti scolastici e sussidi e posticipare l’inizio delle lezioni significherebbe avere necessità di un posto dove stare; perdere la caparra dell’alloggio universitario; spese legali impreviste ed altro ancora. L’avvocato sminuisce tutto definendolo “un intoppo”, ma è chiaro nella mente di Alex quanto avere l’appoggio di Sean significhi per la sua stessa sopravvivenza.
Ma, una volta tanto, la legge di Murphy fallisce il bersaglio ed Alex può tirare un sospiro di sollievo: Sean realizza, intrattenendosi in uno dei pomeriggi con Maddy decisi dal tribunale, di non essere in grado di fare il padre. O meglio, di non essere in grado di fare il padre ora, piegato dalla rabbia e dalla frustrazione trovandosi in una fase di sobrietà autoimposta. C’è margine di miglioramento per il ragazzo ed Alex lo sa, ma non può permettersi di stare con lui ad aspettare che migliori: Sean deve riuscirci da solo ed Alex deve prendere il volo.

“Se tutto va bene, ci saranno tanti giorni felici durante quegli anni. E so che ce ne saranno pure di difficili. Quasi nessuno punterebbe su una ragazza madre che va al college. Ma quasi nessuno sa cosa c’è voluto per arrivarci. La pulizia di 338 gabinetti, sette tipi di aiuti statali, nove traslochi, una notte alla stazione dei traghetti… e tutto il terzo anno di vita di mia figlia.”

ALEX VS HANK


L’ultimo confronto è relativo ad una richiesta d’aiuto di Alex a suo padre. Una richiesta d’aiuto legittima, sacrosanta e sincera. Ma la figlia anche in questo caso si vede surclassare da qualcun altro, da Sean per la precisione.
Hank è il fantomatico testimone che servirebbe ad Alex per poter evitare qualsiasi tiritera legale con Sean, visto che era presente durante uno degli scatti di ira in cui il ragazzo aveva violentato psicologicamente la figlia. Eppure c’è accondiscendenza: Hank scusa Sean e nega quanto visto. Un atto discutibile di omertà, sicuramente, ma che colpisce ancora di più per essere fatto dal padre di Alex che, evidentemente, si riconosce nella figura di Sean e cerca di scusarlo quasi volesse proteggere anche se stesso.

“Ma quando arriveremo a Missoula porterò Maddy sul monte Sentinel da cui si vede la città e le farò vedere la nostra nuova casa. Le ho raccontato della M gigante che c’è in cima al monte. E che il sentiero per arrivare fin lì è lungo e a zig-zag. L’escursione sarà dura. Ma arriveremo fino alla vetta. E una volta lì le dirò che la M sta per ‘Maddy’ e che quel nuovo mondo è per lei.”

LE ALI DELLA LIBERTÀ


Si tratta di un finale dolce-amaro che fa definitivamente voltare pagina ad Alex, concentrata ora solo sulla figlia e sul suo futuro, lasciando alle proprie spalle figure di riferimento e problemi. Ma è stato un percorso molto lungo e tortuoso dove lo spettatore ha avuto modo di ritrovarsi di fronte la meschinità dell’individuo umano, ma anche della disponibilità e della gentilezza totalmente disinteressata. Tutti fattori questi, anche quelli negativi, che hanno plasmato Alex e l’hanno fatta crescere. Dieci episodi corposi dal punto di vista del minutaggio ma con un buon appeal nonostante la tematica della serie potesse non convincere di per sé.

“Ma alcuni uccelli non sono fatti per la gabbia, questa è la verità. Sono nati liberi e liberi devono essere. E quando volano via ti si riempie il cuore di gioia perché sai che nessuno avrebbe dovuto rinchiuderli. Anche se il posto in cui vivi diventa all’improvviso grigio e vuoto senza di loro.” (Le Ali Della Libertà, 1994)

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il triplice confronto in scena di Alex
  • La scena in cui Alex abbandona definitivamente quella che prima definiva “casa”
  • Ogni tanto la fortuna gira
  • Bel finale, con una bella chiusura motivante
  • Ottimo prodotto nel complesso nonostante l’alto minutaggio ad episodio
  • Nulla da segnalare

 

Un percorso di crescita durato l’intero terzo anno di vita di Maddy, così come sottolinea Alex. Eppure eccole lì, in Montana, pronte a vivere finalmente il loro giorno più felice. Lontane dalla paura e da un terrore famigliare che non dovrebbe esistere.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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