The Cosmopolitans 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Cosmopolitans 1x01 - Pilot

Chiunque sia stato a Parigi almeno una volta sa benissimo che l’atmosfera che si respira nella capitale francese è unica ed inimitabile, un misto di classicità e nobiltà che si fonde con la modernità. In qualsiasi altra città del mondo è impossibile sentire tale atmosfera, questo è ovviamente anche merito dei parigini, ben diversi dai francesi. Quando si parla di Parigi e di Francia si parla di due cose completamente diverse, è come paragonare la carne con il pesce, non sono minimamente confrontabili, anzi, un parigino potrebbe pure offendersi. Per potersi fregiare del “titolo” di parigini ci sono due possibilità: o si nasce o si diventa. Whit Stillman ed Amazon provano a farci diventare tutti parigini di adozione per induzione seriale e, a dirla tutta, ci riescono alla stragrande.
The Cosmopolitans è uno dei vari pilot messi online da Amazon per testare l’appeal sul pubblico, appeal misurato tramite visualizzazioni della puntata ed appositi mezzi che rimangono segreti ma che alla fine porteranno alla decisione della produzione di nuovi episodi o della cancellazione senza ritorno, come capitato con Zombieland. Ambientato (ovviamente) a Parigi, questa potenziale serie Amazon ha come focus le vite di cinque americani trapiantati in Francia per o a causa dell’amore. La partenza molto soft, quasi lounge, con la quale ci vengono introdotti i vari personaggi, lascia intendere una precisa scelta stilistica da parte di Whit Stillman che mira più a far respirare l’atmosfera di Parigi che a delineare una chiara trama orizzontale. Anzi, per la precisione, al termine dei 25 minuti si prova una sorta di vuoto, un vuoto accompagnato da perplessità causata dalla fine quasi repentina del “Pilot” che dopo un inizio lento ha pian piano fatto breccia con la sua delicatezza nell’animo dello spettatore facendogli desiderare un seguito. Se questo era lo scopo, allora l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Un prodotto come questo The Cosmopolitans non può e non deve essere per tutti i palati, sarebbe un errore dover “abbassare” il tenore di regia e script per farlo piacere a più persone possibili. Semplicemente Stillman ha un’idea chiara e tonda di come dev’essere la sua serie (d’altronde l’ha scritta, diretta e prodotta lui stesso), non si può proprio paragonare ad una qualsiasi altra produzione seriale nè dei broadcast nazionali nè dei canali via cavo. Potremmo descriverla come un incontro tra Hollywood ed il cinema francese e nessuno potrebbe dire il contrario, perchè effettivamente le atmosfere dei salotti parigini sono perfettamente mixate ad una fauna di attori americani che, pur essendo nuovi nel genere, sembrano sguazzarci da sempre. Le scene e le inquadrature, inframmezzate da calici che si riempiono di vino, regalano squarci di Parigi che fanno bene al cuore e che, anche per questo, aumentano il valore del “Pilot” rendendolo unico ed imparagonabile.
Adam Brody è ovviamente uno dei due nomi di forte richiamo del cast insieme a Chloë Sevigny, due attori che, accompagnati da un sorprendente Adriano Giannini e da altri attori europei, riescono a far percepire la fatica che potrebbe provare un americano dopo un trasferimento a Parigi che a tutti gli effetti stravolge vita ed abitudini. Pur essendo alla prima uscita corale c’è un buon affiatamento ed una buona chimica, ottimi elementi da non sottovalutare.
Certo non è tutto oro quel che luccica perchè a Whitman si potrebbe contestare l’assenza di una trama orizzontale forte che vada al di là delle mere avventure all’ombra della Torre Eiffel, tuttavia, anche a causa del basso minutaggio, sono state fatte delle scelte e, magari in un futuro, il tutto verrà portato verso un’altra direzione. Ad oggi la sensazione è quella di un prodotto fresco, diverso e che non voglia andare troppo in profondità stazionando sulle relazioni interpersonali e sulle difficoltà quotidiane. Il risultato è più che appetibile per chiunque abbia un minimo di gusto critico, non sia alla ricerca del classico dramedy americano e sia stato almeno una volta a Parigi. Per tutti gli altri viene caldamente consigliata la visione previa eliminazione delle aspettative, questo non è un pilot come gli altri.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Pilot che regala sensazioni imparagonabili a qualsiasi altra serie
  • Un cast di rilievo
  • Sorprendente inglese di Adriano Giannini
  • Stillman riesce nell’intento di farci “vivere” Parigi pur essendo dall’altra parte dello schermo
  • Una puntata da 40 minuti sarebbe stata forse più apprezzabile
  • Mancanza di una trama orizzontale forte

 

Amazon sa il fatto suo e se deve scommettere su certe produzioni lo fa con cura meticolosa. The Cosmopolitans non è ancora stato confermato a serie però le potenzialità per ricevere il semaforo verde e per trasformarsi in una serie unica ci sono tutte. Confidiamo nel buon senso di Amazon.

 

Pilot 1×01 ND milioni – ND rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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