“The Queen is the only person who can put on a tiara with one hand, while walking down stairs”
Agente Margaret, missione Casa Bianca
La libera espressione personale e il sostegno (o la lode) all’ordine costituito formano una dicotomia di difficile, se non impossibile, soluzione. Qui le due posizioni sono rappresentate rispettivamente dalla principessa Margaret e dalla regina.
Come fa ben capire il titolo, la sorella minore di Sua Maestà è grande protagonista, complice un viaggio negli Stati Uniti insieme al marito, Tony Armstrong – Jones.
Nel rispetto dello stile della serie, la vita privata di simili, qualificati personaggi si lega indissolubilmente alla ragion di Stato, anche a rischio di minare la loro felicità o il loro equilibrio personale. C’è assolutamente bisogno di una sua partecipazione ad una cena alla Casa Bianca, quindi Margaret si vede costretta a saltare la presentazione di un libro di foto del marito a New York. La rottura fra i due, sino al divorzio, verrà rappresentata in un futuro episodio e, nella puntata in oggetto, si può quasi simpatizzare con Lord Snowdon, anche se, quando era interpretato da Matthew Goode, era praticamente l’unico fra tutti a non fare bella figura, peggio ancora di Filippo e delle sue marachelle il giovedì sera o nei mari del Sud. Lo si è comunque già visto sviluppare le sue foto da cui emergono le sue simpatie comuniste, a confermare la sua fama di arrampicatore sociale menzognero pure con una gamba gigia.
Ad aiutare lo spettatore a comprendere Margaret, se non proprio a giustificarla, valgono invece i flashback, dedicati a privilegi e sacrifici connessi allo status di Altezza Reale sin dalla più tenera età.
La missione della principessa si risolve in un pieno successo: per caso o per fortuna, si trova in perfetta sintonia con il presidente Lyndon B. Johnson, interpretato da un Clancy Brown che fa sempre piacere rivedere qua è là, in queste sue partecipazioni a diversi show. I due condividono il peso di essere eterni “numeri due”, lei nei confronti della sorella sovrana, lui nei confronti del mitico predecessore Kennedy. A parte una certa inclinazione di entrambi all’informalità, quando non ad un’esplicita volgarità, non dev’essere stato difficile, per Margaret, denigrare JFK. Stando a quanto visto in un precedente episodio, egli non deve aver lasciato un gran buon ricordo di sé alla corte britannica, quando vi si recò in visita con la moglie Jackie.
Per quanto Elisabetta si senta vecchia,grigia e noiosa a paragone con la sorella, così come si era sentita scialba e insignificante rispetto al fascino di Jacqueline Kennedy, la gara fra le attrici Olivia Colman e Helena Bonham- Carter si conclude in perfetta parità. Helena Bonham – Carter ha dichiarato di aver incontrato brevemente la vera principessa Margaret, molti anni fa e di non ricordare l’esperienza come particolarmente piacevole. In ogni caso, l’attrice dà al suo personaggio meno sensualità rispetto a Vanessa Kirby, ma tutt’altra incisività. Olivia Colman, invece, tratteggia una sovrana ormai perfettamente abituata al proprio ruolo. Tra la regina e la sorella minore, invece, vince ancora e sempre la Corona, proprio come è il motto della serie e come ribadisce Filippo, parlando con la moglie: è una questione di sicurezza e affidabilità. grazie alle quali poter andare avanti e costruire. Anche il matrimonio della coppia reale sembra avere raggiunto una funzionale stabilità.
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Olding 3×01 | ND milioni – ND rating |
Margaretology 3×02 | ND milioni – ND rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).