Non si sta parlando granchè della serie creata da David Simon e George Pelecanos e non c’è nessuna sorpresa a riguardo visto che non si tratta della serie rivelazione dell’anno o di un qualche progetto con una trama assurda. La serie in realtà, prima del suo debutto, si è fatta riconoscere solo per due elementi in particolare: la trama (una serie che tratta l’inizio della legalizzazione dell’industria pornografica non può passare inosservata) ed il protagonista (James Franco) che recita nel doppio ruolo dei gemelli Martino. Premesso questo, il fritto dei lombi di Simon e Pelecanos non ha avuto moltissima pubblicità e la generale lentezza della trama non ha aiutato il passaparola. Purtroppo.
The Deuce, esattamente come fatto dal suo sfortunato predecessore e collega nella HBO Vinyl, è una serie che si prende i suoi tempi, crea un universo nuovo, introduce i suoi abitanti e lo fa crescere lentamente, senza alcuna fretta. Comprensibile, visto che la serie ha già ricevuto il rinnovo per una seconda stagione praticamente al suo debutto, ma comunque non accettabile da tutta quella parte di pubblico che non apprezza questo torpore narrativo. Ed in effetti non si può negare questa generale lentezza che ha accompagnato The Deuce sinora e che è presente anche in questa “Priciple Is All”.
Customer: “Hey. How about a tunnel date?”
Lori: “30 for head.”
Customer: “It’s usually 20.”
Lori: “Traffic coming back is heavy. You gotta factor in my time.”
Customer: “All right, get in.”
Ripensando agli eventi dell’episodio non si può infatti che sorridere conteggiandoli sulle tre dita di una mano: apertura del bar di Vincent Martino, tentativo fallito di Candy di andare dietro la telecamera, arrivo di Abby alla corte di Vincent. Poco, molto poco se si conta ai meri fatti, eppure The Deuce, in questo modo sporco e apparentemente randomico, pone le prime basi per il ricongiungimento di tute quelle trame e di quei personaggi che a prima vista difficilmente potrebbero mai trovarsi. È quindi questo il caso dei gemelli Martino e dei vari PIMP e annesse protette, character che da soli coprono circa l’80% del parco attoriale della serie.
Se si ripensa alla series premiere e si guarda alla situazione al termine della puntata si possono infatti già notare alcuni cambiamenti, a riprova di un movimento lento ma costante della serie che però non viene percepito se non attraverso singoli confronti tra personaggi. Esempio sono i gemelli Di Martino, ora senza debiti e con Vincent proprietario di un bar e con una famiglia alle spalle praticamente già dimenticata dopo solo 2 puntate. Se quindi da un lato si può accusare la serie di Simon e Pelecanos di un’eccessiva cautela nella progressione degli eventi, dall’altra è evidente come si voglia mantenere viva quell’aura di realtà e veridicità che priva gli episodi di plot-twist e cliffhanger, come si diceva, appunto: una caratteristica che può non essere apprezzata da tutti gli spettatori. Eppure la futura relazione che legherà Vincent a Abby è già ampiamente pronosticabile, così come l’ingresso di Candy nel mondo del porno come esploratrice del nuovo mondo. The Deuce è vivo, bisogna solo lasciargli tempi e modi di presentare la sua storia.
Piccola nota a margine che farà piacere ai puristi della regia: James Franco, oltre ad essere il protagonista della puntata nel suo doppio ruolo, è anche regista.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Show And Prove 1×02 | 0.84 milioni – 0.3 rating |
The Principle Is All 1×03 | 0.99 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.