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The Deuce 3×05 – You Only Get OneTEMPO DI LETTURA 3 min

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Quanto sarebbe scontato dire che a tre episodi dal finale di serie si stiano iniziando a tirare le somme? Tanto, ma è effettivamente così. The Deuce sta tirando le somme sui suoi personaggi e sul mondo descritto. Sta tirando le somme con quel particolare stile delle serie HBO in cui la narrazione e le traiettorie delle figure descritte cercano di essere il meno scontate possibile, attraverso un’alternanza tra lente e progressive ascese e/o declini o improvvise e violente svolte. Ovviamente in maniera assolutamente non lineare tra tutti i personaggi.
La morte di Frankie è stata sicuramente una svolta improvvisa e violenta, apparentemente mitigata dal piccolo salto temporale a inizio episodio, portando lo spettatore verso una apparentemente pacata elaborazione del lutto (la famiglia riunita a guardare la videocassetta), saltando a piè pari le reazioni a caldo. Ovviamente improvvisa e violenta è di conseguenza anche la reazione di Vincent, da sempre il più pacato tra i due fratelli. Soli quattro episodi per evidenziare la sua svolta criminale potrebbero forse essere pochi, ma assolutamente coerenti con i tempi non scontati e scanditi della narrazione via cavo. Se non altro rimane la curiosità di assistere alla resa dei conti che seguirà.
Il lato criminale è senz’altro un polo importante nella scrittura di The Deuce. Giusto quindi che occupi gran parte del minutaggio di queste ultime battute. Occorre però ricordare quale sia il vero tema principale dello show. L’industria pornografica ha in queste tre stagioni compiuto una piccola traiettoria, attraverso la narrazione e gli sviluppi di diverse parti in causa. “You Only Get One” porta in scena tre esempi.
  • Eileen, da sempre caratterizzata da grande sicurezza, inizia a mettere in dubbio il suo operato e soprattutto il suo valore. La potente successione di immagini pornografiche evidenziano la crisi esistenziale di chi si sta rendendo conto che davanti la macchina da presa ci sono esseri umani, la cui immagine rimarrà raffigurata per sempre, ma che dovrà comunque continuare una vita. La conversazione di qualche episodio addietro con il gruppo di femministe mette Eileen in una posizione di dubbio anche per quanto riguarda il suo stesso percorso di riscatto mostrato nelle tre stagioni.
  • A proposito di esseri umani davanti la macchina da presa, Lori inizia a mettersi in gioco anche dal vivo, abbattendo la barriera dello schermo. Indubbiamente uno dei personaggi più complessi e tormentati, la sua caratterizzazione porta lo spettatore a entrare nella sua testa, con le stesse visioni distorte, dovute alla droga e, appunto, all’accumulo di esperienze pregresse.
  • La porzione di episodio più profonda è indubbiamente riservata a Paul e alla morte del compagno. Ciò che David Simon descrive con estrema abilità è proprio l’inevitabile arretratezza di pensiero dell’epoca nei confronti delle coppie gay. L’abilità, in questo caso, sta proprio nel riuscire a non mettere questo aspetto in primo piano. La madre affettuosa che accetta e ringrazia Paul ovviamente è messa più in luce del silenzioso padre. Ciò che emerge alla fine da quest’ultimo, però, non è la disapprovazione sull’orientamento sessuale del figlio (non è detto che questa non ci sia), bensì il rancore per le attività pregresse di porno-attore, quasi sicura fonte della malattia che lo ha portato alla morte.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La sete di vendetta di Vincent, soprattutto nell’ottica di futuri sviluppi di trama
  • I ripensamenti di Eileen
  • La crisi di Lori
  • I momenti toccanti di Paul e del compagno morente
  • Mea culpa del recensore: le storyline riguardanti la polizia sono completamente indecifrabili e incomprensibili
  • Forse frettolosa l’esecuzione perpetrata da Vincent

 

Indubbiamente l’avviamento alla chiusura delle tante storyline ha determinato una maggiore scorrevolezza degli episodi. Rimane la sensazione per cui la struttura e i tempi narrativi siano più un vezzo stilistico (quasi a voler evocare un The Wire o un The Sopranos). Al netto di alcuni (forse tanti) momenti morti, il giudizio per questo quartultimo episodio non può che essere positivo.

 

They Can Never Go Home 3×04 0.30 milioni – 0.06 rating
You Only Get One 3×05 0.24 milioni – 0.06 rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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