Quello che rende perfetta una comedy è la sua imprevedibilità. Con situazioni e gag ricorrenti e personaggi che, per forza di cose, sono degli stereotipi di sé stessi: questo è sicuramente il fattore che fa la differenza.
The Good Place poteva semplicemente fermarsi dopo la rivelazione del segreto di Eleanor (Kristen Bell), che era la storyline principale, sarebbe stato un ottimo cliffhanger per un’eventuale seconda stagione. Invece no, gli autori hanno deciso di svelare subito le carte sconvolgendo quello che poteva benissimo essere il naturale andamento delle cose. Tuttavia questo si è rivelato (già dallo scorso episodio) il punto di forza di questa serie proprio perché ha prima ribaltato e poi ricorretto (anche grazie a questo episodio) il punto di vista di tutto The Good Place arrivando al suo primo mid-season stagionale in ottima forma.
Il continuo contrasto tra buoni e cattivi, in un mondo che fa del manicheismo l’asse portante del proprio pensiero, è l’elemento che viene fuori di più in questa puntata ed è portatore sano di gag geniali che mantengono vivo non solo l’episodio ma anche tutta la stagione. L’entrata in scena dei “cattivi” del “Posto Brutto”, soprattutto dell’architetto Trevor (Adam Scott, già interprete del dirigente stronzo ne I Sogni Segreti Di Walter Mitty), contribuisce, infatti, ad aumentare la posta in gioco del conflitto iniziale e suscita curiosità per la sorte di Eleanor. L’entrata in scena del villain (quello principale, mentre quelli secondari appaiono poco più come delle macchiette di bulli di quartiere) colma dunque il vuoto del conflitto iniziale che era caduto dopo la rivelazione della vera identità di Eleanor.
Tutto il resto lo fanno i soliti personaggi che ormai si è imparato ad amare, in particolare l’Eleanor di Kristen Bell che, con la sua umanità, si rivela come uno dei character migliori mai scritti per una comedy. Così come tutti i comprimari tra cui Michael (Ted Danson) che in questo episodio si scatena in una divertente scena di ballo e karaoke, e Jianyu (Manny Jacinto), protagonista assoluto del cliffhanger finale che riapre altri e interessanti conflitti e un possibile shipping con Janet (D’Arcy Carden).
Il giocare su queste figure, così fossilizzate nella loro logica narrativa eppure capaci anche di esprimere sentimenti contrastanti, dimostra la perfetta riuscita della scrittura della serie e quello che la contraddistingue da altre comedy più ripetitive e monolitiche.
La linea orizzontale degli eventi, infatti, rimane in questo modo fluida mentre la linea verticale viene data dai flashback sulla vita precedente di Eleanor che, anche in questo caso, sono un ottimo contrasto comico con quanto viene detto prima (in questo episodio anche un bellissimo flashback liceale della protagonista che non può non riportarci alla mente Veronica Mars).
Non c’è nulla che la logica ferrea di questo aldilà immaginario non possa contro i sentimenti che i protagonisti esprimono. Questa variante impazzita riesce a tenere saldo lo spettatore nella visione dello show, cosa non facile visto il tema e l’ambientazione.
The Good Place si dimostra ancora una volta all’altezza delle aspettative generando uno sconforto totale per quanto riguarda i suoi indici d’ascolto, così bassi per una serie tv di cotanta qualità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Most Improved Player 1×08 | 3.89 milioni – 1.2 rating |
…Someone Like Me As A Member 1×09 | 3.68 milioni – 1.2 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!