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Episodio che fa da doppio a quello precedente e che conclude questa prima parte della seconda stagione di The Good Place. Infatti, le vicende che si susseguono in questa quarta puntata prendono spunto da “Dance Dance Resolution” fino ad arrivare al nuovo plot twist stagionale che riapre finalmente i giochi dopo questa iniziale fase di stallo in cui è caduta la serie.
La rivelazione dei complotti e dei sotterfugi di Michael, infatti, ha innestato un gioco di rimandi e citazioni interne continue alla prima stagione che però rischia di far finire la serie in un loop continuo uguale a quello che i protagonisti subiscono ogni volta che vengono “resettati”.
Una soluzione che rischia di creare un “punto di non ritorno” e di rallentare ulteriormente l’azione dei protagonisti dando così l’impressione che gli stessi autori non sappiano più dove andare a parare per uscirne.
Sia in questo episodio che in quello precedente, infatti, l’azione è ridotta ai minimi termini mentre intere scene dialogiche la fanno da padrone. Va bene per un episodio ma non per due di seguito anche perché tutto questo si poteva tranquillamente riassumere in un’unica puntata.
Ad ogni modo il finale di episodio riesce in qualche modo a uscire da questo loop grazie alla soluzione della tregua tra Michael e i quattro “scarafaggi” (questa la traduzione di “cockroach” da cui il nome del nuovo team composto dai personaggi citati). Una soluzione che è senza dubbio positiva per diversi motivi: finalmente c’è un nuovo villain con cui dover fare i conti ossia Vicky, rivale di Michael nella gestione del “posto bello” e, allo stesso tempo, nuova torturatrice per Eleanor e soci, un elemento che mancava dalla fine della prima stagione e che senza dubbio farà bene per creare nuove trame e complotti; inoltre, la situazione creatasi può ricreare, in un certo senso, l’atmosfera della prima stagione con Michael di nuovo tra i “buoni” pronto ad unire le sue forze con Eleanor, in assoluto quindi le due “menti criminali” che si possono trovare nel “posto bello” (anche perché se si deve fare affidamento sugli altri tre non c’è molto da sperare). Una risoluzione che rimane comunque troppo repentina e sbrigata in pochi e rapidi momenti considerando tutto quello che c’è stato prima (certo non c’è bisogno delle “nove settimane di Eleanor” per svoltare ma così la vicenda appare, in effetti, troppo forzata).
La puntata si gioca quindi inevitabilmente sull’asse Eleanor-Michael e sul loro incontro-scontro sulle mosse da fare da qui in poi. All’interno dell’episodio però c’è spazio anche per un flashback particolare: la rappresentazione della vera morte di Tahani.
Questa particolare sequenza, anche se slegata dal contesto generale, riesce ad essere incisiva in quanto crea una “pausa” dalle lunghe disquisizioni dialogiche degli altri personaggi e mostra una delle poche scene veramente d’azione all’interno della puntata, oltre che essere un ulteriore sviluppo narrativo per un personaggio che, troppo spesso, è rimasto dietro le quinte rispetto agli altri.
Chiariti, dunque, gli schieramenti e le mosse da fare non rimane che vedere quali saranno le conseguenze per i cinque protagonisti (dato che Michael ora è a tutti gli effetti uno degli “scarafaggi”) e se la tregua reggerà. Una cosa però è certa: finalmente è avvenuto qualcosa all’interno della trama!
La rivelazione dei complotti e dei sotterfugi di Michael, infatti, ha innestato un gioco di rimandi e citazioni interne continue alla prima stagione che però rischia di far finire la serie in un loop continuo uguale a quello che i protagonisti subiscono ogni volta che vengono “resettati”.
Una soluzione che rischia di creare un “punto di non ritorno” e di rallentare ulteriormente l’azione dei protagonisti dando così l’impressione che gli stessi autori non sappiano più dove andare a parare per uscirne.
Sia in questo episodio che in quello precedente, infatti, l’azione è ridotta ai minimi termini mentre intere scene dialogiche la fanno da padrone. Va bene per un episodio ma non per due di seguito anche perché tutto questo si poteva tranquillamente riassumere in un’unica puntata.
Ad ogni modo il finale di episodio riesce in qualche modo a uscire da questo loop grazie alla soluzione della tregua tra Michael e i quattro “scarafaggi” (questa la traduzione di “cockroach” da cui il nome del nuovo team composto dai personaggi citati). Una soluzione che è senza dubbio positiva per diversi motivi: finalmente c’è un nuovo villain con cui dover fare i conti ossia Vicky, rivale di Michael nella gestione del “posto bello” e, allo stesso tempo, nuova torturatrice per Eleanor e soci, un elemento che mancava dalla fine della prima stagione e che senza dubbio farà bene per creare nuove trame e complotti; inoltre, la situazione creatasi può ricreare, in un certo senso, l’atmosfera della prima stagione con Michael di nuovo tra i “buoni” pronto ad unire le sue forze con Eleanor, in assoluto quindi le due “menti criminali” che si possono trovare nel “posto bello” (anche perché se si deve fare affidamento sugli altri tre non c’è molto da sperare). Una risoluzione che rimane comunque troppo repentina e sbrigata in pochi e rapidi momenti considerando tutto quello che c’è stato prima (certo non c’è bisogno delle “nove settimane di Eleanor” per svoltare ma così la vicenda appare, in effetti, troppo forzata).
La puntata si gioca quindi inevitabilmente sull’asse Eleanor-Michael e sul loro incontro-scontro sulle mosse da fare da qui in poi. All’interno dell’episodio però c’è spazio anche per un flashback particolare: la rappresentazione della vera morte di Tahani.
Questa particolare sequenza, anche se slegata dal contesto generale, riesce ad essere incisiva in quanto crea una “pausa” dalle lunghe disquisizioni dialogiche degli altri personaggi e mostra una delle poche scene veramente d’azione all’interno della puntata, oltre che essere un ulteriore sviluppo narrativo per un personaggio che, troppo spesso, è rimasto dietro le quinte rispetto agli altri.
Chiariti, dunque, gli schieramenti e le mosse da fare non rimane che vedere quali saranno le conseguenze per i cinque protagonisti (dato che Michael ora è a tutti gli effetti uno degli “scarafaggi”) e se la tregua reggerà. Una cosa però è certa: finalmente è avvenuto qualcosa all’interno della trama!
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Puntata che conclude questo primo ciclo della seconda stagione, partita molto sotto tono rispetto alla prima. Chiarito che il villain principale diventa a questo punto Vicky, sarà interessante vedere come si svilupperà una storia che apparentemente potrebbe non avere più nulla di dire ai propri spettatori.
Dance Dance Resolution 2×03 | 4.67 milioni – 1.4 rating |
Team Cockroach 2×04 | 4.17 milioni – 1.2 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!