The One 1×01 – Episode 1TEMPO DI LETTURA 4 min

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The One 1x01 recensioneNell’era delle innumerevoli piattaforme che hanno invaso il mercato delle serie tv, si è ormai abituati alla cosiddetta “guerra dello streaming“.
Che sia la corsa ad accalappiarsi l’ultimo prodotto di potenziale successo o nelle produzioni originali, i nuovi padroni della fruibilità televisiva sono sempre alla ricerca di un plus rispetto agli avversari.
E’ ormai norma consolidata anche il veder passare un prodotto da una piattaforma all’altra a seconda della scadenza dei diritti. Quello che mancava finora però, era una diretta scopiazzatura di un prodotto recente.
E’ questo il caso della nuova serie Netflix The One, che ad una prima occhiata si presenta palesemente come una copia dello show rilasciato da Prime Video appena un mese fa, Soulmates.

THE ONE VS SOULMATES


Dopo l’esordio avvenuto a febbraio sulla rete AMC, Soulmates era approdato su Amazon Prime Video lo scorso febbraio, proponendo una serie antologica che analizzava le varie sfaccettature della ricerca dell’anima gemella. Alla base di questa ricerca, però, vi era tutta una questione genetica che tramite apposita app trovava la soulmate scientificamente perfetta per ogni individuo.
Un topic che deve aver attratto l’attenzione di più di un autore dato che, appena un mese dopo, Netflix esordisce con una serie che ha alla base un carattere decisamente analogo.
The One, che nel catalogo italiano si presenta con il nome La Coppia Quasi Perfetta, mostra delle conformità non indifferenti con Soulmates. Le similitudini appaiono chiare sin dai primissimi secondi del trailer, per poi rendersi sempre più palesi sin dall’inizio del pilot. La trama infatti è presto detta: una ricercatrice scopre la formula scientifica per trovare il partner perfetto tramite test del DNA, dando vita ad un’azienda da milioni di dollari impegnata nel far incontrare il proprio match. Déjà-vu?
Un carattere di base estremamente simile che si differenzia soltanto nel suo sviluppo. Mentre la serie di Amazon Prime rientrava nella tipologia antologica dove ogni puntata raccontava una storia a sé, The One segue un filone narrativo e protagonisti ben delineati per tutti e otto gli episodi che la compongono. In più, per la caratterizzazione presentata, Soulmates si avvicinava molto più ad una concezione alla Black Mirror, mentre la serie Netflix sceglie di approfondire un aspetto diverso della narrazione.

QUEL PIZZICO DI GIALLO IN PIU’


Naturalmente The One non nasce come “scopiazzatura” di Soulmates, dato che questo drama creato da Howard Overman (l’ideatore di Misfits) si basa essenzialmente sull’omonimo romanzo dello scrittore John Marrs. Presentato come un crime drama dai contorni sci-fi thriller, la serie segue un plot ben definito con al centro la sua protagonista Rebecca Webb. Interpretata dall’attrice Hannah Ware, Rebecca è la ricercatrice che, tramite la scoperta sull’uso del DNA per la ricerca del match perfetto, ha dato vita al progetto The One. Donna brillante e sicura di sé, il personaggio appare sin da subito cinico e concreto ma fortemente convinto della sua azienda e del servizio che offre.
La differenziazione di The One però, appare chiara sin dai primi minuti del pilot, che apre le danze con un’indagine di polizia destinata a coinvolgere Rebecca. Questo è infatti il carattere diverso già accennato, che porta la serie su di una strada inaspettata. Lo show mette subito in chiaro che non occuperà i suoi otto episodi esclusivamente con storie d’amore e ricerca dell’anima gemella. Il prodotto presentato da Netflix assume dei contorni nettamente più gialli, dove il passato della protagonista, che occupa una parte importante del primo episodio attraverso l’utilizzo di flashback, si prende la scena per raccontare una storia fatta di tradimenti, bugie, segreti e misteri.

SPAZIO ALLE LOVE STORY


Ovviamente il fattore primario che compone la serie rimane pur sempre la ricerca del partner perfetto e dell’effetto che The One, l’azienda creata da Rebecca, ha sulle persone.
C’è quindi spazio anche per altri personaggi, sempre centrali alla narrazione generale, che in maniera diversa si ritrovano a fare i conti con questo test del DNA ormai sempre più in voga nella realtà della serie. I character presentati si dividono tra nuovi match in attesa di conoscersi, quindi con l’ansia, le aspettative e le difficoltà che questi comportano ed altri che, pur già coinvolti in una relazione, seguono l’irrefrenabile curiosità di provare il test di The One.
E qui c’è tutto Soulmates.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Crime drama dai contorni thriller che con i suoi misteri potrebbe attirare la curiosità 
  • Storia presentata in maniera un po’ fiacca 
  • Tema appena utilizzato in un’altra serie 
  • Inizio un po’ caotico con il passaggio da personaggio a personaggio non ben definito 

 

Una serie senza infamia e senza lode il cui tocco da crime drama potrebbe attirare un po’ l’attenzione. La consigliamo solo perché siamo in zona rossa.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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