“Toasted”, ultimo episodio del pacchetto rilasciato l’11 marzo su HBO Max, prosegue il trend positivo imboccato da Generation.
La serie, che si imposta quasi come una sorta di aggiornato Skins, affronta con questo terzo episodio le conseguenze degli eventi narrati in “Dickscovery”, con l’avvicinamento tra Greta e Riley e l’allontanamento invece tra Nathan e Naomi.
IL FLASHFORWARD PRENDE FORMA
Nei teen drama televisivi degli ultimi anni, un particolare espediente viene spesso utilizzato per mantenere alto l’interesse dello spettatore. Si tratta di un semplice flashforward frammentato, volto a spezzettare episodio dopo episodio una determinata dinamica futura fino ad andarla a incastrare perfettamente negli eventi della serie stessa. Se in serie come Elite e 13 Reasons Why il flashforward vedeva misteri più crime-centrici e meno verosimili, Genera+ion invece va a trattare un fenomeno molto più attuale: la gravidanza tra le giovani liceali.
Arianna: “How did you not know?”
Naomi: “Dude, there’s literally five seasons of “I Didn’t Know I Was Pregnant.” What woman actually gives birth in her pants?”
Con questo terzo tassello che va ad aggiungersi al puzzle, viene rivelata allo spettatore l’identità della ragazza incinta, ovvero Delilah. C’è da chiedersi però se sia una mossa vincente quella di dare così presto questa rivelazione. Pur essendo vero che può rivelarsi ridondante e noioso trascinare troppo per le lunghe un determinato mistero, è altrettanto vero che al momento lo spettatore ha ancora poca familiarità con i vari personaggi.
Infatti è lecito domandarsi quanto senso abbia avuto tenere nascosta l’identità della ragazza incinta nelle prime due puntate per poi rivelarla come se niente fosse nella terza, quando ancora la notizia non può definirsi certo d’impatto.
Nello specifico, Delilah è uno dei personaggi meno presenti sullo schermo e anche in seguito all’attenzione ricevuta nel flashforward iniziale, la sua importanza all’interno di “Toasted” è a dir poco marginale.
COME UNA MEDUSA
Molto più importante, non solo qui, ma anche negli episodi precedenti, è invece il personaggio di Greta. La ragazza di origini ispaniche ha dimostrato di provare da subito una forte ammirazione e attrazione verso la coetanea Riley. “Toasted” va ad esplorare ulteriormente il rapporto tra le due, in seguito anche al momento toccante che le ha viste legare in “Dickscovery”.
Attraverso il suo rapporto con Riley, Genera+ion decide di esplorare anche le altre relazioni che vedono Greta coinvolta, in particolar modo quelle con Chester e la zia Ana.
Greta: “I was just thinking what it would feel like to go through life with no brain and no heart… and just drifting.”
Chester: “Oh, she’s a sad stoner. And she feels see-through.”
Greta: “Ugh. I’m so obvious.”
Chester: “But was I talking about you or me? …I guess we are all just jellifishy bitches.”
La visita all’acquario e la disillusione riguardo il rapporto con Riley che ne consegue, è un’ottima occasione per far legare i personaggi di Greta e Chester, characters che finora hanno avuto poco o nulla a che fare l’uno con l’altra. I dialoghi genuini e profondi che i due affrontano riescono a rappresentare perfettamente la natura malinconica e solitaria che entrambi condividono.
Chester fatica aprirsi con le persone, come visto ad esempio nell’episodio precedente, ma sembra essere invece qui propenso ad “accogliere” Greta, probabilmente ritenendola in qualche modo simile a sé. D’altro canto anche Greta sembra sentirsi capita e compresa da Chester.
Pur con un dialogo breve, in cui però i due non si sono detti nulla e al contempo hanno detto tutto, Genera+ion piazza ipoteticamente le basi per un possibile rapporto di amicizia e complicità tra questi due protagonisti.
WELCOME TO THE FLYING SEAMAN
“Welcome to The Flying Seaman. Natalia and Jordan and all of us are so happy that you could join us for the rehearsal dinner.”
Il main cast della serie è abbastanza ampio, ma già “Pilot” ha reso chiaro come il focus principale sia su tre personaggi nello specifico. Se da una parte, come abbiamo visto, Chester e Greta condividono la medesima sottotrama e una buona dose di screentime, separato resta invece Nathan, ultimo membro di questo adolescenziale triumvirato.
Vero fulcro dell’episodio, Nathan si ritrova a dover gestire contemporaneamente un fastidioso matrimonio in famiglia, una madre vanesia e maniacale e una sorella passivo-aggressiva (e come darle torto?). Le dinamiche dell’evento, unite alla difficoltà di Nathan nell’affrontare le crisi, conducono a un discorso imbarazzante e umiliante, in cui il personaggio ammette pubblicamente di essere andato con il ragazzo di sua sorella.
Qui un plauso va fatto all’attore Uly Schlesinger, che riesce con semplicità e naturalezza a rendere perfettamente il panico, la disperazione e la vergogna negli occhi di Nathan in seguito a tale figuraccia. Visivamente intrappolato e pressato tra le mura idealmente rappresentate dai membri della sua famiglia, Nathan non ha possibilità di spiegarsi e controbattere e vede come unica via d’uscita la fuga, sia in senso letterale che figurato.
Il senso di oppressione che porta quest’ultimo a gettarsi dal ponte della nave è un sentimento comune a molti adolescenti, ritrovatisi magari a non riuscire a tirarsi fuori da una situazione difficile semplicemente a parole (sia per propria difficoltà che per impedimenti esterni): vedere questa sensazione effettivamente messa in atto, con un gesto drastico e plateale, permette tanto di approfondire un singolo personaggio all’interno della serie quanto un’intera generazione nella vita reale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Genera+ion inanella il terzo successo consecutivo, con un episodio semplice ma efficace. I personaggi vengono sviluppati ulteriormente e la trama va avanti il giusto, dimostrando come la serie abbia ormai preso tutto sommato un buon ritmo.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.