“You took the sourest lemon that life has to offer and turned it into something resembling lemonade.” (This Is Us 1×01 – Pilot)
C’è una costante in This Is Us: quando in scena vengono tirati in ballo i flashforward, quello che si sta andando a guardare sarà sicuramente un episodio di tutto rispetto. Ed anche questa volta, con questo “Strangers: Part Two”, questa costante si è riconfermata alla grande.
Un episodio di indiscutibile spessore scalfito da alcuni minuscoli particolari disseminati sia all’interno della trama, sia all’interno del contesto scenico. Il primo particolare a non convincere totalmente è sicuramente la scellerata decisione da parte di Toby e Kate di adottare un figlio in questo preciso istante della loro vita. Per i più distratti e per quelli che si sono lasciati abbindolare dai sorrisoni di scena e dalle parole al miele della coppia più buona degli Stati Uniti, occorre contestualizzare il tutto. Kate e Toby hanno attraversato una grossissima crisi di coppia in questa stagione sia nell’ambito sessuale, sia personale, sia prettamente familiare, il tutto concluso con il ritorno di Kate dalla baita dei Pearson ed il duro confronto tra i due sposi. Tre episodi fa. Appare quindi quanto meno esagerato, in questo preciso momento, una evoluzione di questo tipo per quanto concerne la trama e sarebbe potuta tranquillamente essere argomento di maggior dibattito e confronto durante la prossima stagione.
A livello di contesto, invece, è d’obbligo annotare come l’approfondimento riguardo la vita e la famiglia del ginecologo di Madison rappresenti a tutti gli effetti un mero strumento per fare minutaggio dal momento che, a livello di trama, non va ad aggiungere assolutamente nulla alle carte già presentate in tavola.
Un episodio quindi di indiscutibile spessore, come detto, ma che apre la strada ad una critica ben più strutturata e già più volte portata avanti da parte di RecenSerie: This Is Us si sta ripiegando su se stesso, facendo spegnere quel fuoco di originalità e caparbietà narrativa che lo hanno contraddistinto nel recente passato? “Stranger: Part Two” è sicuramente un episodio d’ottima fattura e con una costruzione narrativa congeniale alla trama (portata avanti in tutte le linee temporali), ma il lato negativo è annotare questa qualità, quasi fosse diventata un’eccezione all’interno di questo show, dal momento che la ridondanza sembra esserne diventata la realtà. Il problema, si potrebbe concludere, è circoscritto al genere dei family drama che dopo diversi episodi si ritrovano privi di veri argomenti sui quali elucubrare ed evolvere, finendo per ripresentare allo spettatore i soliti elementi, i soliti problemi, le solite tematiche. In sintesi, la solita minestra riscaldata.
E’ un problema comune ed è giusto sottolinearlo in quanto non puro e semplice problema di This Is Us, quanto piuttosto della tipologia di serie della quale fa parte. Anche perché, volendo essere precisi, lo spunto temporale (flashback, presente, flashforward) potrebbe concedere infinite possibilità ed intrecci se solo gli sceneggiatori decidessero di sfruttarle a tempo pieno.
Accantonata questa critica, appare obbligatorio evidenziare il grande livello di recitazione che ancora una volta la serie sprigiona: il confronto in conclusione di puntata tra Randall e Kevin trasuda naturalezza ad ogni singola battuta e sguardo; i volti dei due attori (Sterling K. Brown e Justin Hartley) bucano lo schermo e fanno ammutolire lo spettatore che percepisce la sequenza del litigio quasi stesse avvenendo nella sua stessa stanza, a pochi metri da lui. Il dialogo è rapido, a tratti sincero, a tratti sospinto dal rancore e dalla rabbia che esplode come una bomba d’artiglieria: Kevin e Randall fanno a pezzi quell’ideale di fratellanza che fino a questo momento era apparsa così reale anche nei suoi difetti. Eppure, a distanza di anni, nel flashforward, sono ancora lì, stretti l’uno all’altro mentre accudiscono Rebecca ormai prossima alla morte. C’è speranza, quindi, che tutto trovi pace, anche gli animi turbolenti dei due maschi di casa Pearson?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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After The Fire 4×17 | 7.07 milioni – 1.4 rating |
Strangers: Part Two 4×18 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.