Inutile negarlo: arrivati alla ventesima puntata è ormai appurato come questa seconda parte di stagione sia stata, a livello narrativo, un vero e proprio buco nell’acqua. Tutti i lati positivi, gli intrighi e il mistero che Twin Peaks ha riservato nei suoi primi episodi, si sono letteralmente annientati nel momento esatto in cui Leland Palmer si è rivelato come assassino indiretto della figlia Laura. Messa da parte la storyline sulla quale si basava l’intera serie, il drama di Mark Frost e David Lynch si è perso, dando vita a puntate vuote e non-sense, prive di qualsiasi verve narrativa o capaci di far scaturire un qualsivoglia interesse anche solo lontanamente simile a quello dei vecchi fasti.
Come già descritto nella precedente recensione, gli ultimi episodi si sono concentrati sulle trame romantiche: dalla sempre instabile relazione tra Shelly e Bobby, alla nuova (e a quanto pare già messa da parte) storia di Audrey, costretta a salutare la sua metà saltata velocemente su una scialuppa sul primo aereo, passando per la patetica situazione del sindaco di Twin Peaks, fino ad arrivare all’ultima coppia che vede protagonista addirittura lo stesso Cooper. Il tutto senza dimenticare la crisi dello Sceriffo Truman per la perdita di Jocelyn e la già straziante situazione che coinvolge Dana e James. Storie che hanno preso il sopravvento sulla trama, portando la serie alla deriva.
Questa seconda parte di stagione ha dato inizio ad un lento percorso verso una nuova meta, introducendo un nuovo antagonista che avrebbe dovuto suscitare interesse e calamitare tutta l’attenzione. Anche la storyline di Windom Earle tuttavia, è partita a rilento, disseminando sprazzi di curiosità ma senza davvero affondare il colpo. Giunti a meno due dal season finale però, forse anche per la mancanza di alternative, i guizzi schizofrenici di questo ex collega dell’agente Cooper hanno iniziato ad attirare l’attenzione, lasciando anche nascere curiosità su ciò che questo, ancora nuovo personaggio, potrebbe avere in serbo per gli abitanti di Twin Peaks, per lo stesso Cooper ma anche e soprattutto per gli spettatori.
Con la trama smielata rivolta tutta verso le storie di coppia, ciò che resta oltre Windom Earle appare comunque non abbastanza; così, se la storyline di Dana, con il suo possibile collegamento con Benjamin Horne, vira sempre più verso la componente soap, di intrigante rimane senz’altro tutta la questione Loggia Bianca/Loggia Nera, ancora abbastanza incomprensibile, ma comunque capace di suscitare curiosità. Questo mistero, unito alla riapparizione finale di Bob e alla pazzia di Windom Earle sembrano almeno promettere un finale degno di nota. Non resta che aspettare dunque, l’appuntamento che darà finalmente vita all’azione sembra essere stato fissato: l’elezione di Miss Twin Peaks è ormai alle porte.
LATI POSITIVI:
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LATI NEGATIVI:
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VOTO 3/5
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.