Under The Dome 2×07 – Going HomeTEMPO DI LETTURA 5 min

Probabilmente, qualcuno di voi gentili lettori di RecenSerie, s’è chiesto: “Ma qual’è la caratteristica base necessaria per essere un recensore?”. In verità sono molteplici i requisiti richiesti per esserlo, ma quello che serve più di tutti è l’obiettività, qualità che a volte bisogna cercare (tramite un recap mentale
dell’episodio appena visto) e altre viene fuori parecchio spontanea, poichè la puntata parla da sola. Inaspettatamente, il settimo episodio della seconda stagione di Under The Dome rientra proprio nella seconda categoria; eh no, non lo diciamo perchè le droghe di cui facciamo uso per sopportare il telefilm sono di terza categoria, ma perchè “Going Home” è seriamente una puntata ricca di così tanti sviluppi succulenti e coinvolgenti da farle guadagnale lo stemma dei boyscout di “buona puntata”. Tutto questo, senza abbandonare il solito paio e/o gruppo di mimmate tipiche dello show, chiaro.

Come si diceva, manco farlo apposta, nella recensione della scorsa puntata: quando un serial tv punta quasi tutto sul fattore mistero/segreti/bugie, è importante che costruisca non solo una degna rivelazione ultima del “big mystery” dello show, ma anche degli approcci e degli svolgimenti sensati e pieni di suspance durante l’avvicinarsi della verità. Come si è sempre detto, il telefilm tratto dal libro di Stephen King si è sempre distinto per il grande interesse che riusciva a suscitare nei suoi telespettatori; probabilmente consci di questo punto di forza, la produzione decide di schiacciare fino in fondo l’acceleratore e dare un boost senza precedenti di rivelazioni e nuovi sviluppi. La città di Zenith (con cui facciamo finalmente ufficiale conoscenza), la Madre di Junior, il Padre di Barbie (volto noto ai fan di Lost e Person Of Interest) e la descrizione della Cupola da parte di quest’ultimo come uno dei più grandi avvenimenti della storia dell’umanità, così apparentemente grande da guadagnarsi pure un cartello pubblicitario in bella vista nel centro città; le nuove direzioni narrative sono presentate in maniera naturale, semplice ed intrigante, rivelate così come un mystery drama dovrebbe mostrare. 

E anche se fosse stato il contrario, i nuovi sviluppi portati a galla sono talmente interessati che ci si sarebbe comunque passati sopra, dato che viene lasciato intendere che, forse, Barbie Senior sia implicato nelle faccende della Cupola e che questo gigante coperchio sia legato ad affari più grandi dei Domers. Ovviamente, la risoluzione generale del mistero legato all’abnorme pentolone è ancora ben lontano dalla risoluzione, ciò era elementare cari Watsons; ma nonostante questo, è da notare che in una puntata sola vengono svelati più misteri che in una stagione e (quasi) mezza, ciò vuol solo dire che ci stiamo probabilmente preparando ad un Season Finale e che la produzione voglia far davvero bene almeno quello, forse per farsi perdonare tutte le mimmate precedenti. Logicamente parlando, sarebbe più sensato chiudere qui baracca e burattini per due motivi: 1) Pure nel libro le trame si svolgono in poco tempo (circa una settimana); 2) Ora che c’è un modo per fuggire dalla Cupola, non avrebbe senso continuare… ma come sapete, la logica non è mai stata dalla parte di questo telefilm. E a proposito di questo.

Nonostante Under The Dome, dopo sette episodi, sia finalmente riuscito ad imbroccarne una e a fare pienamente centro, questo non vuol dire che dobbiamo correre nudi in strada gridando al capolavoro, dato che nelle cronache a puntate delle disavventure di quelli di Chester’s Mill troviamo ancora un sacco di quelle uscite pietose e così al limite del senso da avergli fatto guadagnare i soprannomi di “Under The Dumb” e “Under The Douchebag”. Facciamo degli esempi? Facciamo degli esempi: Barbie che viene ritrovato dai suoi amici subito dopo il suo arrivo a Zenith, manco se avesse alla caviglia uno di quei cazzabbubboli per la libertà vigilata; Junior che non crede al fatto che un solitario ubriacone che ha vissuto nei boschi per anni (e che ha insabbiato la morte della sua ex) sia capace di uccidere una persona; Joe che se ne esce con una trovata da Robot Wars (e, tra parentesi: cosa ci fa uno col suo talento ancora a Chester’s Mill, Cupola a parte?); il finto-ritrovo con rosario per Barbie da parte di Big Jim; il continuo utilizzo della Cupola come spiegazione ad ogni cosa senza senso e anti-scientifica/anti-religiosa/anti-tutto che succede. Vedi la scena tra Rebecca e Barbie: “Non l’ho sentito toccare il fondo. Com’è possibile?”, “E com’è possibile la Cupola?” chiede l’insegnante di scienze e risponde subito il moroso di Julia. Il telefilm ha fin troppo abusato di questi clichè, che vogliono l’evento soprannaturale essere la spiegazione di ogni cosa, pretendendo poi di suonare perfettamente sensato. 

PRO:

Puntata incredibilmente decente, vista la vergognosa collezione di bassi voti che Under The Dome ha racimolato finora. Molti segreti vengono a galla e, nonostante ne vengano scoperti di nuovi, il misterioso affresco che lega la Cupola, i suoi abitanti e quelli al suo esterno comincia a farsi più chiaro ed interessante. Purtroppo, troviamo ancora qualche uscita demente ormai marchio di fabbrica del serial e che ci piace tanto odiare; c’è da dire che, a sto giro meno, sono meno del solito, ma la loro presenza urta comunque la sensibile intelligenza dello spettatore. A questo punto la domanda da porci è la seguente: stiamo proseguendo verso una strada già tracciata che prevedeva l’arrivo di questo episodio positivo, oppure sentendo nell’aria odore di cancellazione sono stati accelerati i giochi?

In The Dark – 2×06	6.83 milioni – 1.6 rating
Going Home – 2×07	6.90 milioni – 1.5 rating