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Dopo un sesto episodio che è entrato di diritto tra i più belli dell’intera serie, Micheal Hirst sorprende ancora gli spettatori con 45 minuti perfetti, per una puntata difficile da dimenticare.
Nonostante qualche piccolo avvenimento come Re Olaf che si rifiuta di giurare fedeltà a Harald in qualità di Re di tutta la Norvegia e le trame di Ivar contro il principe Oleg, quasi tutto lo screen time di questo settimo appuntamento è dedicato alla preparazione e alla svolgimento del funerale dell’ex regina di Kattegat.
Un momento preparato in ogni minimo dettaglio, con le splendide musiche norrene che accompagnano ogni scena e una resa visiva veramente impeccabile.
Dalla breve, ma sempre interessantissima, apparizione del veggente al sacrificio volontario di Gyda, accompagnato da visioni e rituali vichinghi, tutta la narrazione volge al funerale di Lagertha, la più grande shieldmaiden di tutti i tempi, regina e figura guida per migliaia di donne norrene.
Dalle tante volontarie che vorrebbero sacrificarsi per la loro eroina, all’imponente rituale che lo precede, l’ultimo saluto a uno dei personaggi più importanti e amati dello show non poteva che emozionare gli spettatori, visto che con la morte della madre di Bjorn si chiude ufficialmente un’era per la serie targata History.
L’elemento mistico, uno dei grandi punti di forza delle prime stagioni, permea l’intera puntata ed è un ritorno al passato veramente gradito che eleva la qualità della narrazione e rende “The Ice Maiden” veramente degna di nota.
Con il ritorno di Re Bjorn a Kattegat, autore di un ultimo saluto alla madre estremamente toccante, la trama è ora destinata a muoversi rapidamente visto che il primogenito di Ragnar in pochi episodi ha non solo mancato l’elezione a Re di tutti i norreni, ma ha perso il figlio maschio e la madre, sua guida per tutta la vita; già a partire da “The Key” la sensazione era negativa e i segnali che le cose sarebbero andate male erano abbastanza evidenti, tuttavia Ironside è ora chiamato a rialzarsi da questo momento terribile.
Sarà interessante vedere in che modo verrà trattato Hvitserk, che probabilmente verrà scoperto colpevole già a partire dal prossimo episodio, mentre Oleg e Harald sicuramente non rimarranno a vedere, con il Re di Kattegat che probabilmente è destinato a combattere su più fronti.
Dopo una quinta stagione fortemente deludente, che ha reso la visione ardua anche ai fedelissimi dello show, questa sesta stagione si sta rivelando oltre le aspettative, per un prodotto seriale che giunto alla sua ultima annata non può permettersi di chiudere negativamente i tanti anni di messa in onda.
“The Ice Maiden” non può che ottenere, come la precedente puntata, il massimo dei voti, per due episodi che indubbiamente rilanciano Vikings, sperando che la striscia positiva continui sino al mid-season stagionale, in attesa degli ultimissimi dieci episodi che concluderanno la serie di Hirst.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“You were always my strength, my guide. You taught me to go on, no matter what. You taught me not to be afraid. And now I see that, like me, the earth itself is unwilling to let you go. But the gods call you home. They eagerly await your arrival in Valhalla as does my father. I wish I could be there at your reunion, secretly, in Odin’s glittering, gold-shielded hall, surrounded by all the gods. You are already a legend. The greatest shield-maiden of all time. A hero to thousands of women. But, to me, you will always be my mother who bore me, who raised me, who protected and fought for me. And I swear, I will fight for you now! I did not protect you in life, but I can punish your murderer after it. Farewell. I have loved you more than I have loved any other.”
Death And The Serpent 6×06 | ND milioni – ND rating |
The Ice Maiden 6×07 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.