Wilfred 2×11 – QuestionsTEMPO DI LETTURA 3 min

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“If you do not ask the right questions, you do not get the right answers.”
“Se non fai le giuste domande, non ricevi le risposte corrette.”

Edward Hodnett

Scordatevi la solita puntata di Wilfred divertente ed assurda e preparatevi per
“Questions”, un vero e proprio toccasana spirituale per Ryan Newman. Continuerò a ripeterlo fino alla noia ma se c’è un serial in grado di sorprendere e spiazzare tutti sempre e comunque, questo è Wilfred.
Il reale e l’irreale sono sempre stati posti sullo stesso piano e spesso e volentieri la puntata si basa proprio sulla percezione di Ryan su ciò che lo circonda e con cui interagisce, tuttavia oggi ci si sposta in un altro piano, il sogno. Ai fan di Christopher Nolan verrà subito in mente Inception dopo aver visto questo episodio ed effettivamente può essere stato fatto volutamente un elogio. Non c’è ombra di dubbio che comunque, almeno come fonte di ispirazione, sia stato sfruttato l’incipit del film visto che per buona parte dell’episodio siamo nel mondo onirico.
La causa scatenante è al solito la sorella di Ryan, Kristen, che col suo continuo “stop crying” fa emergere nel subconscio ricordi nascosti che lo portano ad attacchi di panico di per sè incomprensibili ma in realtà ben motivati. Come risolvere la situazione? Bè, la marijuana semplice ad “uso terapeutico” non basta più e quindi si passa all’uso di varietà più forti come la Ayahuasca che provoca nausea, vomito e ti fa entrare in contatto col tuo spirito guida per risolvere le domande che più ti affliggono. E la domanda che più ci affligge tutti è “Chi è Wilfred?”.
Bella domanda, ovvia risposta. Ammetto di esserci cascato anche io per un po’ perchè non era mai stata fatta così apertamente una domanda del genere ma in realtà era assai improbabile avere una soluzione. Aspettarsi di risolvere così il vero enigma della serie in una qualsiasi 2×11 non era cosa buona e giusta da fare, quindi gli autori hanno pensato bene di conficcare una freccia nella trachea dello spirito guida indiano e di passare oltre. La mente di Ryan non è ancora pronta per affrontare questa epifania e il percorso per arrivarci sembra ancora lungo e tortuoso, meglio soffermarsi sul perchè ci sono crisi di panico.
Non starò qui a commentare il fatto che Wilfred in realtà sia da sempre il subconscio di Ryan fattosi cane, così come apprezzerò in silenzio come il conscio e l’inconscio del nostro mingherlino protagonista si affrontano nei suoi sogni per arrivare a chiarire la seconda domanda più importante tra le domande. Gli autori qui si superano in maestria e non commettono alcun errore, anzi innalzano il livello dello show a nuovi apici raggiunti, secondo me,  solo con “Progress” che ora assume nuove sfumature rendendosi più chiaro. La mancanza di comicità, qui limitata solo alla diatriba tra spiriti guida, non si sente e per essere una comedy questo è a dir poco assurdo. Ma questo è Wilfred e a noi piace così: contorto, strano, peloso.

PRO:
  • Utilizzo perfetto del sogno nel sogno
  • La scelta dello spirito guida indiano è un bellissimo clichè
  • “Chi è Wilfred?”
CONTRO:
  • L’irritazione che suscita Kristen è veramente incommensurabile

Puntatona che ci fa alzare le mani al cielo e gridare “Grazie Zuckerman!”, l’attesa per il season finale è ormai spasmodica…

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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