Lo facciamo perché non c’è niente di meglio che tirare le somme dell’anno (solare) appena passato e capire se si è svolto un buon lavoro di selezione in questi ultimi 12 mesi. D’altronde quante serie sono andate in onda da Gennaio ad oggi e quante effettivamente ne avete viste? Ma soprattutto: quante hanno meritato veramente? È giusto rendere onore ed omaggio anche a quelle meno lette nella nostra community nonostante una qualità elevata. La democrazia regna sovrana, l’ingiustizia anche ma proviamo a porvi rimedio così. Inutile dirvi che c’è un’omologa classifica anche per le 10 serie più lette visto che tra di esse si nascondono diverse perle di cui il genere umano non può fare a meno.
Prima di proseguire, al solito, ci permettiamo di inserire anche la nostra personale classifica interna alla Redazione di Recenserie dove, in maniera faziosa e anacronistica, è stato votata a furor di popolo la Peggior Serie del 2019 che però non deve essere paragonato con la classifica seguente che è invece relativa alle serie ingiustamente meno lette.
Le votazioni sono ovviamente dettate da gusti personali come è giusto che sia.
“Hello, friend.”
Il gioiellino di USA Network creato da Sam Esmail non dovrebbe trovarsi in questa speciale classifica ma c’è. Appena conclusosi questo mese l’ultima stagione, Esmail ha confermato tutta la sua bravura sia nello scrivere che nel girare un prodotto impressionante sotto tutti i punti di vista. Mr. Robot si è evoluto nel corso delle stagioni ma non ha mai smesso di essere speciale, in senso buono. Talmente speciale da rendersi complesso, non adatto a tutti ma degno di entrare serenamente nella classifica delle migliori serie tv del decennio. Se non lo avete mai visto, questo è il momento giusto per approcciarsi, con delicatezza, a questo capolavoro.
“I am, simultaneously, in this bar, having a conversation with you, and on Europa, creating life.“
Watchmen al 9° posto delle serie più sottovalutate? Si perché, purtroppo, questo nuovo gioiellino di Damon Lindelof non è per tutti. Non lo è a causa dell’enorme mole storica che si porta dietro, ma non lo è nemmeno per il modo in cui è raccontato. Se si superano le prime difficoltà dovute al citazionismo spinto e ci si informa un po’ sull’opera originale di Moore però, ci si renderà presto conto di essere davanti a 9 episodi magnifici. C’erano tanti modi per sbagliare approccio a Watchmen, questo sequel centra pienamente il bersaglio.
“Hey Mando!”
C’era molto scetticismo della fan base più dura di Star Wars, ma anche moltissima attesa essendo questa la prima serie di Disney+. Qualsiasi aspettativa voi abbiate, The Mandalorian la supera ampiamente e non è merito solamente del nuovo tormentone internet Baby Yoda ma, anche se non solo, per una trama intrigante farcita da effetti speciali degni del miglior cinema, con un’aggiunta di qualche easter eggs e citazionismo che farà eccitare anche lo zoccolo più duro dei fan. Ed è già ovviamente rinnovata per una 2° stagione. Senza ombra di dubbio è una delle serie rivelazioni di questo 2019.
Come dicevamo l’anno scorso: Bill Hader o lo si ama o lo si odia. La critica americana lo ama moltissimo, tanto da premiarlo con un paio di statuette e qui in redazione comunque è molto apprezzato sin dall’inizio (a ragion veduta). Serve qualcos’altro per convincervi a cominciare il recupero di una delle migliori dark-comedy in giro?
“Welcome to The Good Place.”
Non famosissimo in Italia ma nemmeno così tanto in America, ed è una blasfemia visto quanto bella è questa comedy creata da Michael Schur con protagonisti Diebenkorn “D.B.” Russell Ted Danson e Veronica Mars Kristen Bell. Mentre scriviamo mancano solo 3 episodi alla fine della serie e non c’è momento più giusto per iniziare una piccola maratona di 4 stagioni per arrivare preparatissimi alla fine di un’era. Probabilmente la miglior comedy in circolazione…
Il buon vecchio Kevin Costner si è trasferito a Yellowstone per prendersi cura del suo ranch e della sua famiglia (molto disastrata) tra faide interne, lotte politiche ed una buona dose di omicidi che non possono passare inosservati. Attualmente la serie è la punta di diamante della programmazione di Paramount Network e c’è un motivo se la serie viene costantemente rinnovata.
“I can’t. I can’t. I can’t do this. I can’t do this anymore. I can’t do it anymore, Roger. I can’t.“
In questo 2019 sono uscite ben un film (Bombshell, con Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie) ed una miniserie sulla vita, non proprio cristallina, di Roger Ailes. Per chi non lo sapesse, il creatore di FOX News ha molestato sessualmente per anni chiunque fosse di sesso femminile nella sua azienda, chiedendo favori sessuali in cambio di promozioni o ruoli in ufficio. Russel Crowe da solo merita un Emmy per la performance grandiosa nel ruolo di Ailes nelle diverse decadi (dal 1995 al 2016) e, se non ne avevate sentito parlare prima, questa è decisamente una serie da recuperare.
“All them goddamn Nazis used to be Americans once.
And all those white Americans are Nazis now.”
Due showrunner diversi, diversi crisi spirituali nel mezzo ma un’ultima stagione che, comunque, merita di essere vista anche solo per criticarne il finale o per godersi la performance di Rufus Sewell. Il finale potrà non soddisfare moltissimo ma è comunque doveroso mettere un punto alla fine di quest’avventura. Non è stata delle migliori, ma merita di essere vista fino in fondo…
” I’ve come up with a plan on how to kill our husbands. Please invite me in.”
Marc Cherry ha avuto un successo smodato con Desperate Housewives e, da allora, continua a riproporre lo stesso concetto ma con salse diverse. Ci sono ricette che non funzionano (Devious Maids) e ricette che invece hanno successo, come questo nuovo dramedy con protagoniste Lucy Liu e Ginnifer Goodwin ambientato in 3 diverse decadi. Un piacevole divertissement con omicidio annesso che non può passare inosservato a tutti coloro che hanno amato le casalinghe di Wisteria Lane e si sentono ancora orfani.
“I want to be big. I want to be the biggest thing out there.”
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