Lo facciamo perché, a volte, nella frenetica routine quotidiana, si rischia di perdere l’attenzione, soprattutto, considerata la mole di nuove serie che continuano ad uscire. Quindi non c’è niente di meglio che tirare le somme dell’anno (solare) appena passato e capire se si è svolto un buon lavoro di selezione in questi ultimi 12 mesi. D’altronde quante serie sono andate in onda da gennaio ad oggi e quante effettivamente ne avete viste? Ma soprattutto: quante hanno meritato veramente?
È giusto rendere onore ed omaggio anche a quelle meno lette nella nostra community nonostante una qualità elevata. Inutile dirvi che c’è anche un’omologa classifica per le 10 serie (erroneamente) meno lette visto che tra di esse si nascondono diverse certe chicche che andrebbero recuperate al più presto per cultura personale.
Prima di andare oltre però, quest’anno ci permettiamo di inserire anche la nostra personale classifica interna alla Redazione di Recenserie dove, in maniera faziosa e anacronistica, è stato effettuato il voto per la Miglior Nuova Serie del 2019.
“Our world is changing. Has changed. There are some among us, gifted with abilities far beyond the ordinary. I have adopted six such children. I give you the inaugural class of the Umbrella Academy.“
Mentre scriviamo queste righe, le riprese della 2° stagione si sono già concluse da più di 1 mese. Si perché, visto il grandissimo successo di pubblico e di critica, The Umbrella Academy è stato rinnovato a breve distanza dalla release della 1° stagione. Il merito va giustamente suddiviso tra un cast bello folto e coeso (tra cui spiccano Ellen Page, Robert Sheehan ed un maestoso Aidan Gallagher come Nr.5), una regia curatissima ed una storia che è stata perfettamente adattata da Steve Blackman e Jeremy Slater. Se non l’avete vista, queste vacanze di Natale sono l’occasione giusta per rimediare.
“OA. We thought you would never come. We have been calling to you from inside the earth for many years.“
Al nono posto delle recensioni più lette spicca The OA, la serie per eccellenza che ha subito il fato più ingiusto di tutti: la cancellazione. Dopo un’attesa spasmodica di quasi 3 anni, la geniale serie scritta, diretta ed interpretata dal duo Brit Marling & Zal Batmanglij si è vista cancellare da Netflix. Un insulto per chiunque abbia amato questa storia e un’ingiustizia in generale per tutti visto che purtroppo non è stata data una degna conclusione alla serie, anzi, il finale (apertissimo) prometteva grandi cose. Nonostante ciò, il viaggio vale la pena di essere visto lo stesso anche solo per celebrare il lavoro di due menti geniali.
“Trust me, all right? One more time. That’s it.
Then we talk, then I tell you everything.
Right now, uh, listen.
You gotta just trust me.
One last time.“
True Detective non ha bisogno di presentazioni: dopo una 1° stagione capolavoro, la 2° aveva abbastanza deluso e, proprio per questo, la genesi della 3° ha richiesto ben quattro anni di lavorazione. L’attesa ha ripagato ampiamente, specie grazie ad una performance sublime di Mahershala Ali che si è letteralmente sdoppiato triplicato tra le decadi per risolvere un omicidio. Bravo Nic Pizzolato, si è fatto perdonare.
“I spoke with Gunn, and it sounds like we’re getting a fresh start.“
A distanza di due anni dalla 1° stagione, in questo 2019 è tornato anche Mindhunter e, come prevedibile, ha fatto incetta di visualizzazioni. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto quanto tortuosamente piacevoli sono le indagini dirette e prodotte da David Fincher che, per la cronaca, vede Mindhunter svilupparsi in 5 stagioni. Quindi, nonostante Netflix non abbia ancora rinnovato la serie perché Fincher è impegnato altrove al momento, c’è ancora molta speranza di rivedere Mindhunter per una 3° stagione. Magari fra altri due anni…
“To any of you still alive… You do not fuck with Peaky fuckin’ Blinders.”
Un po’ come per Mindhunter, anche Peaky Blinders si era preso una pausa di un paio d’anni, salvo poi tornare ampiamente rigenerato e addirittura spostato da BBC Two a BBC One per merito dell’appeal enorme che si è generato nel frattempo. Ed il successo paga non solo in termini d’ascolti ma soprattutto in termini di qualità. Steven Knight ha promesso altre due stagioni per chiudere il cerchio e, forse, pure un film al cinema. Giusto per far capire di cosa stiamo parlando…
“The week is long, the silver cat feeds, when blue meets yellow in the west.”
Più si va avanti con questa classifica e più ci si rende conto di come la maggior parte delle serie qui presenti sia ritornata, nel 2019, dopo almeno 1-2 anni di pausa. Ottimo segnale di un hype che ha continuato a maturarsi nel tempo fino ad esplodere in concomitanza del ritorno. Stranger Things non è ovviamente da meno, anzi è probabilmente uno degli esempi più concreti di questa strategia di successo. Anche se in questo caso forse è meglio parlare di strategia russa di successo…
“It’s not cheating. It’s not real. It’s like porn, or something.“
Nell’ultima recensione di “Rachel, Jack And Ashley Too“, si concludeva affermando che Charlie Brooker si era svenduto al Capitalismo (parafrasando The Dark Night), Capitalismo che, in qualche modo, può essere identificato con Netflix. Dopo l’esperimento Bandersnatch, Netflix ha rilasciato una 5° stagione di solo tre episodi, tre episodi che hanno fatto molto discutere e che, indubbiamente, si pongono in netta contrapposizione con il Black Mirror antecedente l’era Netflix. Qualcosa è sicuramente cambiato, bisogna capire se qualcos’altro si è pure rotto. Una 6° stagione potrebbe aiutare…
“Fuck you!”
Arrivata un po’ in sordina in termini di produzione e vista la dissociazione tra i titoli precedentemente scritti da Craig Mazin (come la trilogia di Una Notte Da Leoni) ed il tema di Chernobyl, si è rivelata ben preso come una delle vere sorprese della stagione andando già a vincere ben 7 Emmy, incluso quello come Miglior Serie Limitata. Cinque puntate curate nel dettaglio, e con due straordinari Jared Harris e Stellan Skarsgård come protagonisti, non possono non essere non viste. Un must del 2019 da recuperare subito!
“I’ve served tyrants most of my life. They all talk about destiny. Perhaps that’s the problem: her life has convinced her that she was sent here to save us all.“
Osannato, atteso, esaltato, criticato, svilito, chiacchierato. Si possono usare un po’ tutti questi termini per parlare di GoT e, comunque, se ne continua a parlare, anche a distanza di sette mesi. Non è infatti un caso se la serie HBO figura al secondo posto di questa speciale classifica perché, dopo due anni d’attesa (si anche questa…) e con una gestione della storia non proprio dignitosa, continua a far parlare di sé. Ed un motivo c’è. Anche più di uno…
“The beginning is the end. And the end is the beginning.
Everything is connected. The future, the past and the present.”
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