0
(0)
Dopo un episodio conclusosi in crescendo con l’attacco nei confronti di Beth ed il tempestivo intervento di Rip che ha evitato che il tutto degenerasse, Yellowstone ha pensato bene di rallentare ulteriormente il tiro concedendosi un episodio di raccordo e di preparazione. Una decisione che a rigor di logica sembrerebbe corretta visto e considerato che mancano solamente due episodi alla conclusione di questa seconda stagione e che si prospetta una guerra a tutto campo con alleati inaspettati. Tuttavia, era davvero necessario?
Yellowstone arrivava da una sequenza di puntate che hanno sì smosso sotto certi aspetti la trama, ma che non hanno permesso alla storia dei veri e propri sviluppi. Quindi, essenzialmente, cosa doveva essere rallentato se già la storia di suo era predisposta per essere lenta?
Questa serie continuerà a rimanere un mistero: con una trama potenzialmente valida ed adattabile (anche se in scala ridotta) ad una ricostruzione in stile cowboy di Sons Of Anarchy (con cui condivide il creatore Taylor Sheridan), spesso e volentieri ci si è ritrovati invece ad una versione cowboy di una qualunque soap opera ora in onda.
Anche in questo episodio questa venatura della trama non perde l’occasione di rimarcare la sua presenza ricordando allo spettatore i principali difetti della serie. Monica ha fatto pace con Kayce durante lo scorso episodio accettando di tornare a vivere tutti insieme al ranch in quanto vuole avere fiducia in suo marito e ne necessita la presenza. Sembrerebbe essere tutto sistemato da questo punto di vista, mentre invece già in “Behind Us Only Grey”, Monica inizia a ritrattare mettendo in mostra tutta la sua volubilità. Le problematiche alle quali la donna si appiglia sono sempre le stesse facendola risuonare nella testa dello spettatore come l’ennesimo disco rotto che poteva benissimo essere evitato e dimostrando che ben poco impegno sembra essere stato fatto non solo per caratterizzare un minimo la moglie del protagonista, ma anche per dare un vero peso alla principale storia d’amore attorno a cui la serie ruota (quello tra Kayce e Monica ndr).
Ancora una volta, quindi, Kayce fa ammenda e china il capo affermando di essere pronto ad andare ad abitare ovunque la donna decida, l’importante è che rimangano tutti insieme. Un problema nato e risolto nel giro di una manciata di minuti, sì, ma che come sempre ha ricevuto una enfatizzazione esagerata nemmeno si stesse per affrontare l’ennesima vera crisi di coppia che i due coniugi hanno portato in scena dall’inizio della serie.
Messa da parte la lovestory dell’anno, al ranch è il vento del cambiamento di grilliniana memoria che sembra far dimenare le foglie degli alberi. Jamie da prode avvocato di famiglia è stato declassato a stalliere, un lavoro a lui non consono ma che sembra essersi meritato a più riprese durante i passati episodi. Un ruolo che Beth, devastata in volto dallo scontro avvenuto in conclusione del precedente episodio, ci tiene a ribadire essere più che sufficiente per l’intelletto del fratello, spesso e volentieri considerato un inetto dalla sorella. Proprio Beth, forse a causa dei numerosi colpi al cranio, sembra aver riscoperto l’affetto verso il prossimo visto il largo uso che ne fa nei confronti di Rip, il suo maldestro principe azzurro e affettuoso teddy bear del ranch (per stessa ammissione di John Dutton).
Della trama principale pochi sviluppi sono avvenuti durante l’episodio fatta esclusione per la predisposizione dei piani di attacco dei due fronti nemici che sembrano essersi formati: da una parte i fratelli Beck (intenzionati a colpire John prendendo di mira il nipotino a cui lui è tanto affezionato), dall’altra il fronte Dan Jenkins-Thomas Rainwater-John Dutton intenzionato a mettere fuori dai giochi i Beck in modo definitivo (da capire quanto sarà violenta questa eliminazione).
Yellowstone arrivava da una sequenza di puntate che hanno sì smosso sotto certi aspetti la trama, ma che non hanno permesso alla storia dei veri e propri sviluppi. Quindi, essenzialmente, cosa doveva essere rallentato se già la storia di suo era predisposta per essere lenta?
Questa serie continuerà a rimanere un mistero: con una trama potenzialmente valida ed adattabile (anche se in scala ridotta) ad una ricostruzione in stile cowboy di Sons Of Anarchy (con cui condivide il creatore Taylor Sheridan), spesso e volentieri ci si è ritrovati invece ad una versione cowboy di una qualunque soap opera ora in onda.
Anche in questo episodio questa venatura della trama non perde l’occasione di rimarcare la sua presenza ricordando allo spettatore i principali difetti della serie. Monica ha fatto pace con Kayce durante lo scorso episodio accettando di tornare a vivere tutti insieme al ranch in quanto vuole avere fiducia in suo marito e ne necessita la presenza. Sembrerebbe essere tutto sistemato da questo punto di vista, mentre invece già in “Behind Us Only Grey”, Monica inizia a ritrattare mettendo in mostra tutta la sua volubilità. Le problematiche alle quali la donna si appiglia sono sempre le stesse facendola risuonare nella testa dello spettatore come l’ennesimo disco rotto che poteva benissimo essere evitato e dimostrando che ben poco impegno sembra essere stato fatto non solo per caratterizzare un minimo la moglie del protagonista, ma anche per dare un vero peso alla principale storia d’amore attorno a cui la serie ruota (quello tra Kayce e Monica ndr).
Ancora una volta, quindi, Kayce fa ammenda e china il capo affermando di essere pronto ad andare ad abitare ovunque la donna decida, l’importante è che rimangano tutti insieme. Un problema nato e risolto nel giro di una manciata di minuti, sì, ma che come sempre ha ricevuto una enfatizzazione esagerata nemmeno si stesse per affrontare l’ennesima vera crisi di coppia che i due coniugi hanno portato in scena dall’inizio della serie.
Messa da parte la lovestory dell’anno, al ranch è il vento del cambiamento di grilliniana memoria che sembra far dimenare le foglie degli alberi. Jamie da prode avvocato di famiglia è stato declassato a stalliere, un lavoro a lui non consono ma che sembra essersi meritato a più riprese durante i passati episodi. Un ruolo che Beth, devastata in volto dallo scontro avvenuto in conclusione del precedente episodio, ci tiene a ribadire essere più che sufficiente per l’intelletto del fratello, spesso e volentieri considerato un inetto dalla sorella. Proprio Beth, forse a causa dei numerosi colpi al cranio, sembra aver riscoperto l’affetto verso il prossimo visto il largo uso che ne fa nei confronti di Rip, il suo maldestro principe azzurro e affettuoso teddy bear del ranch (per stessa ammissione di John Dutton).
Della trama principale pochi sviluppi sono avvenuti durante l’episodio fatta esclusione per la predisposizione dei piani di attacco dei due fronti nemici che sembrano essersi formati: da una parte i fratelli Beck (intenzionati a colpire John prendendo di mira il nipotino a cui lui è tanto affezionato), dall’altra il fronte Dan Jenkins-Thomas Rainwater-John Dutton intenzionato a mettere fuori dai giochi i Beck in modo definitivo (da capire quanto sarà violenta questa eliminazione).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Ancora due episodi e sapremo quale sarà il risultato di questo vento del cambiamento che tanto non sembra far mutare Yellowstone. Come nota positiva c’è sicuramente l’imminente guerra tra fazioni, ma c’è da sperare che sia prettamente fisica e non logica/mentale.
Resurrection Day 2×07 | 2.31 milioni – 0.5 rating |
Behind Us Only Grey 2×08 | 2.54 milioni – 0.5 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.