Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 5×11 – All The Comforts Of HomeTEMPO DI LETTURA 6 min

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“All The Comforts Of Home” si presenta come una puntata decisamente centrale per i futuri snodi della stagione, dato che è proprio da qui che il futuro comincia (oppure andrà a finire). Ma andiamo con ordine.
La prima cosa che si nota è come Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. abbia fatto tesoro degli insegnamenti della quarta stagione, visto che gli showrunner hanno finito per riutilizzare – anche nella quinta – la divisione degli episodi in archi narrativi, portando in questa nuova corsa qualche accorgimento per evitare di rendere il registro narrativo eccessivamente schematizzato.
Nella scorsa stagione gli archi narrativi sono stati utilizzati con il modus operandi dei cerchi concentrici, cioè come delle run che spingevano la trama sempre più verso il centro ad ogni nuovo arco, arrivando così al fulcro della narrazione nel season finale, allacciando tutto il resto. Questa volta – complice anche la decisione di voler delineare il tema dei viaggi nel tempo secondo la legge di Novikov – quelli della writer’s room hanno concepito la trama della quinta stagione come una linea retta composta da diverse semirette che ne compongono la lunghezza. La prova arriva in “All The Comforts Of Home”.
Ora come ora, lo spettatore è al corrente degli avvenimenti del futuro, oltre che dell’identità ed entità della minaccia: e badate bene alle parole scelte; essere “al corrente del futuro” non significa conoscere in anticipo il finale ma, semplicemente, possedere delle informazioni riguardo possibili svolgimenti di trama. Usando l’esempio delle linee, se la quinta stagione è una lunga linea retta formata da tre semirette, lo spettatore ora è a conoscenza degli accadimenti della semiretta centrale.
Con il Team Coulson ritornato nel proprio segmento temporale, la trama esplora la prima semiretta, quella che ha portato agli avvenimenti della seconda. Qualcuno potrebbe contestare questa disamina dicendo che quanto visto dalla 5×01 alla 5×10 è da considerarsi come terza semiretta, e avrebbe anche ragione, se non fosse che la creatura ABC/Marvel Studios continua a tenere una condotta ambigua riguardo la sua visione dei viaggi nel tempo; dunque, finché non si deciderà, quanto visto nel primo arco narrativo non può considerarsi come l’atto finale della stagione.
E’ vero che qualche riga sopra si è scritto che Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ha scelto di seguire i dettami del paradosso della predestinazione però, ad ogni episodio (questo incluso), il serial aggiunge sempre più dettagli che inducono lo spettatore a pensare il contrario e che i viaggi nel tempo possano effettivamente modificare il corso delle cose, portando il pubblico a non convincersi pienamente del fatto che il futuro sia già tutto scritto. La prova più lampante è l’amputazione delle braccia di Yo-Yo che arriva in un momento apparentemente diverso da quello precedentemente descritto. Tornando con la mente a “The Last Day“, nei flash mostrati dalla vecchia Robin si vedeva una Slingshot ancora munita di braccia; ammesso e concesso che quelle non fossero già delle protesi, le parole della futura Yo-Yo lasciavano apertamente intendere che fossero stati i Kree e toglierle le braccia prima di imprigionarla, non la new entry Ruby Hale.
Questo complica ancor di più le cose poiché introduce un altro dettaglio nel dispiegamento della trama orizzontale, lasciando intendere che la filosofia scelta dal serial per i viaggi del tempo possa essere una fusione delle due teorie più celebri: quella usata da Ritorno Al Futuro e quella usata da Terminator. Se così fosse, il destino del Team Coulson si fa ancora più atroce e disfattista, dato che si conoscerebbe l’arrivo di questa letterale corsa contro il tempo, però non tutti i processi che hanno contribuito alla realizzazione di quell’esito. Per questo, come detto all’inizio, la 5×11 si presenta come un importante punto di snodo della stagione. Ad impreziosire il tutto ci pensa anche la verve agrodolce del termine comfort, che va a sottolineare un’allegoria decisamente infame.
Anche se il Team Coulson è tornato a casa, il tempo è decisamente tiranno e sono proprio le comodità di casa che si stanno dimostrando avverse alla squadra, continuando a fomentare la sensazione di continua assenza di speranza e di migliori soluzioni, se non quella di andare incontro al proprio destino lasciando che molte cose facciano il proprio corso.

  1. Ruby Hale sembra essere un personaggio creato appositamente per il serial.
  2. Quando il Team Coulson viaggia a bordo del furgoncino Volkswagen, i membri passano in rassegna alcuni degli eventi più traumatici che hanno dovuto affrontare. Abbiamo:
    – realtà virtuale in cui regna il fascismo (4×164×22)
    – bloccati sul fondo dell’oceano (1×22)
    – dare la caccia ad un robot (4×15)
    – cadere già ad un aereo (1×06)
    – combattere i genitori di Daisy (2×21-2×22)
    – ballare (2×04)

Facce da Fumetto

Conosciamo un po’ di più i volti noti (e ignoti) dell’Universo Marvel cartaceo trapiantati qui, in questo serial televisivo dedito ad espanderne l’universo.

Rick Stoner


Comparso per la prima volta tramite citazione su Fury #1 del 1994, Rick Stoner è stato il primo direttore dello S.H.I.E.L.D. e diretto predecessore di Nick Fury. Dopo aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale fece carriera fino a diventare il direttore della CIA, facendosi notare in questo lasso di tempo per una missione che svolse insieme a Wolverine. La sua condotta lo portò ad essere scelto come direttore dell’agenzia, ma il suo mandato fu molto breve perché degli agenti Hydra lo uccisero in un attentato poco tempo dopo, portando Nick Fury a subentrare al posto suo. In realtà, Stoner sopravvisse all’attentato, ma visto che lo S.H.I.E.L.D. lo dimenticò in fretta e furia, restò nell’ombra orchestrando un piano per vendicarsi. Stoner cercò di attuare il piano, ma fu prontamente fermato da Fury e Sharon Carter, morendo nel tentativo; e stavolta, per davvero. 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ritorno col botto
  • -1 al 100° episodio
  • Ruby Hale
  • Deke alla scoperta del 21° Secolo
  • L’Uomo Assorbente!
  • Yo-Yo: “Davanti a certe battute, mi cadono le braccia”
  • Struttura narrativa intricata e ben pensata
  • Jeff Ward, sempre in mezzo al Deke

 

Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ritorna con il botto e con una puntata priva di un certo senso epico, ma comunque di grande impatto e in grado di rimettere lo spettatore sull’attenti. Se nel primo arco narrativo si pensava che la quinta stagione fosse partita a tutta birra, “All The Comforts Of Home” rilancia il serial dopo che i primi dieci episodi avevano aiutato la narrazione a raggiungere i tempi maturi necessari per mettere a segno le sequenze più sconvolgenti. Che si può dire se non: vai così, avanti tutta.

 

Past Life 5×10 2.22 milioni – 0.6 rating
All The Comforts Of Home 5×11 ND milioni – ND rating

 

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