Bugsy Siegel: “I take what I want.”
Sarah Lance: “Does that make you a thief, Mr. Siegel?”
Bugsy Siegel: “I am a lot of things, Ms. Lance. And I am especially a thief.”
Dopo l’imbarazzante episodio precedente, DC’s Legends Of Tomorrow sceglie la strada della “normalità” con un episodio che trasuda canonicità e intrattenimento leggero, senza troppi fronzoli e scelte di regia avanguardiste.
Per uno show come questo lo spettatore si aspetta principalmente due cose: i viaggi nel tempo e una storyline orizzontale ben definita (non per questo priva di plot twist efficaci).
“Miss Her, Kiss Her, Love Her” sembra tornare su questi due binari con quello che sembrerebbe un “ritorno alle origini” della serie, con la combriccola delle Leggende intenta a risolvere, di volta in volta, i casi di discontinuità temporale che gli capitano davanti. Tolto dunque tutto ciò che riguarda l’Agenzia del tempo e soprattutto tolti i personaggi fastidiosi che stavano nel mezzo (coff… coff… Gary e Mona coff… coff…), quello che rimane è un gruppo di supereroi sbandati e imbranati che cercano di fare qualcosa di buono aggiustando le storture che gli stravolgimenti della linea temporale provocano. Il che è perfetto per una serie supereroistica dall’umorismo leggero e soprattutto abituata a non prendersi troppo sul serio (ma neanche ad essere fin troppo demenziale).
L’episodio, inoltre, lancia finalmente una direzione per una linea orizzontale chiara con la presentazione (in realtà il ritorno) di Astra Logue (Olivia Swann) come villain stagionale. Si presuppone, infatti, che da questo momento in poi gli episodi si concentreranno sul recupero delle “anime dei personaggi storici malvagi” che la “Madame Satan dell’universo DC” ha scagliato sulla Terra, fino all’inevitabile scontro soprannaturale contro gli Inferi, dal quale ci si aspetta molto, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di John Constantine.
Così, dopo il Rasputin di “Meet The Legends”, l’episodio di oggi ci fa conoscere un altro grande “cattivo storico”: il gangster Benjamin “Bugsy” Siegel, famoso boss statunitense a capo del cosiddetto “Sindacato ebraico”. Il pretesto ideale per mettere in piedi un episodio in puro stile hard-boiled con tutti i cliché del caso (il boss mafioso, gli agenti corrotti, la femme fatale, ecc.) e le citazioni cinematografiche ad hoc (Chinatown certamente, ma anche Il Padrino e Gli Intoccabili). E con i giusti characters a contendersi l’azione nei momenti topici dell’indagine (Sarah, Costantine, Ray Palmer, ecc.). C’è persino il tempo per un momento nonsense di Ava che diventa improvvisamente Rita Hayworth e comincia a cantare (rigorosamente in playback) per la gioia di Sarah ma soprattutto dello spettatore.
Unica pecca dell’episodio: rimane ancora molto debole la storyline riguardante Acciaio. Soprattutto perché è quella con più buchi di sceneggiatura, riguardanti la figura di Berhad (Shayan Sobhian), improvvisamente diventato membro ad honorem delle Leggende in questa stagione, e le memorie post-Crisis, elemento che riguarda un po’ tutto l’Arrowverse in generale. Per il momento comunque si può ben sperare che tali buchi di sceneggiatura saranno colmati nei prossimi episodi. E nel frattempo si può apprezzare il ritorno di Zari, anche se in una versione “particolare”, sperando che non distrugga più i timpani dello spettatore come in questo (in realtà abbastanza smorto) finale di puntata. Nell’attesa non si può non dare Thanks a un episodio che è riuscito (almeno al momento) a risollevare la serie dopo “Meet The Legends”. E non era certo cosa facile!
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Meet The Legends 5×01 | 0.72 milioni – 0.2 rating |
Miss Her, Kiss Her, Love Her 5×02 | 0.77 milioni – 0.2 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!