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“L’errore che commette la mente umana è credere di essere un’entità indipendente. Un io accanto ad infiniti altri io. Ma in realtà non siamo altro che minuscoli frammenti di un insieme infinito.”
Una delle domande lasciate volutamente in sospeso fino a questo punto, anche se in “Deja-vu” sembrava paventarsi qualche possibile rivelazione, è relativa sicuramente alla rottura del ciclo da parte di Jonas nel finale della scorsa. Lo Straniero ha vissuto, da giovane, ciò che ha vissuto Jonas in “Enden und Anfänge” (Martha che muore tra le sue braccia), ma, ponendo che l’intervento da un universo parallelo sia da considerare un’eccezione di quel ciclo, da quel particolare frangente come si era tratto in salvo?
Lo Straniero in più di un dialogo con la nuova Martha esprime le proprie perplessità ed i propri dubbi: possibile che da giovane abbia effettivamente fatto visita ad un universo parallelo e che ne abbia dimenticato ogni singolo dettaglio? Oppure ciò che sta vivendo Jonas è effettivamente qualcosa di nuovo, eccezionalmente distaccato dal loop?
Ciò che crea maggiore interesse, da questo punto di vista, è che la giovane Martha sembra aiutare Adam (consegnando il cesio, l’innesco per creare il portale nella sede del Sic Mundus): Eva, essendo la versione anziana di Martha, si deduce sappia cosa stia facendo la sua controparte più giovane. Quindi qual è il piano generale?
Adam sappiamo essersi auto-riconosciuto, nello scorso finale di stagione, come innesco di questo loop che non sembra minimamente intenzionato ad interrompere, quindi, non vuole sovvertire le regole del destino. Ma Eva, d’altro canto, asserisce di non voler districare in alcun modo il nodo che sembra legare i due universi (e quindi Jonas sembrerebbe essere stato nuovamente vittima di un inganno). Le fazioni non risultano chiaramente delineate ora come ora, ma essendo a circa metà stagione resta tempo e modo alla serie di perfezionare il tiro e chiarire le zone grigie (che sono sicuramente volute) della narrazione.
Eva, inoltre, sembra avere sul trio di killer la stessa influenza che Adam aveva su Noah: i tre tornano dall’anziana con l’orologio già visto nella seconda stagione (recante la scritta “per Charlotte”), il libro dell’opera teatrale riguardante il filo di Arianna ed il quaderno contenente i dati di controllo (e due chiavi di sicurezza) della centrale nucleare di Winden. Da notare come la cicatrice sul labbro dei tre venga presentata specchiata nelle scene girate nell’Evaverse.
Lo Straniero in più di un dialogo con la nuova Martha esprime le proprie perplessità ed i propri dubbi: possibile che da giovane abbia effettivamente fatto visita ad un universo parallelo e che ne abbia dimenticato ogni singolo dettaglio? Oppure ciò che sta vivendo Jonas è effettivamente qualcosa di nuovo, eccezionalmente distaccato dal loop?
Ciò che crea maggiore interesse, da questo punto di vista, è che la giovane Martha sembra aiutare Adam (consegnando il cesio, l’innesco per creare il portale nella sede del Sic Mundus): Eva, essendo la versione anziana di Martha, si deduce sappia cosa stia facendo la sua controparte più giovane. Quindi qual è il piano generale?
Adam sappiamo essersi auto-riconosciuto, nello scorso finale di stagione, come innesco di questo loop che non sembra minimamente intenzionato ad interrompere, quindi, non vuole sovvertire le regole del destino. Ma Eva, d’altro canto, asserisce di non voler districare in alcun modo il nodo che sembra legare i due universi (e quindi Jonas sembrerebbe essere stato nuovamente vittima di un inganno). Le fazioni non risultano chiaramente delineate ora come ora, ma essendo a circa metà stagione resta tempo e modo alla serie di perfezionare il tiro e chiarire le zone grigie (che sono sicuramente volute) della narrazione.
Eva, inoltre, sembra avere sul trio di killer la stessa influenza che Adam aveva su Noah: i tre tornano dall’anziana con l’orologio già visto nella seconda stagione (recante la scritta “per Charlotte”), il libro dell’opera teatrale riguardante il filo di Arianna ed il quaderno contenente i dati di controllo (e due chiavi di sicurezza) della centrale nucleare di Winden. Da notare come la cicatrice sul labbro dei tre venga presentata specchiata nelle scene girate nell’Evaverse.
“In tutto questo ti sei mai chiesto perché non riesci a rinunciare a lei? Sai che tra voi è impossibile. Eppure non puoi rinunciare a lei. Un nastro invisibile. Che vi lega per l’eternità. Adam ha provato a tagliarlo, ma è impossibile. Questo me l’hai dato tu. Tu e io. Bianco e nero. Luce e oscurità. Siamo legati per l’eternità in questo infinito déjà-vu.”
Da annotare che, da un dialogo/monologo di Jonas da adulto nel quale lo spettatore viene messo a conoscenza del possibile inizio di tutto: Tannhaus padre, rimasto vedovo, si sarebbe prodigato in studi ed esperimenti per tentare di riportare in vita la moglie morte. Il figlio (l’uomo cieco che viene anche mostrato in età infantile) avrebbe portato avanti questi studi fino a quando un bel giorno, nel 1888, Jonas, Magnus, Franziska e Bartosz sono arrivati ad interferire con questi esperimenti andando a creare il famigerato portale. Potrebbe essere questo il principio di tutto oppure si tratta dell’ennesimo enigma laterale con cui Dark sembra cercare di adornare la propria narrazione principale? Difficile a dirsi.
Il resto della puntata aggiunge ben poco alla storia principale: nella realtà alternativa (Evaverse), continuano le indagini attorno al bambino ritrovato morto nel bunker; Helge si autoaccusa salvo poi incolpare anche Ulrich; Hannah scopre che è Charlotte l’amante e si reca da Aleksander per ricattarlo (come aveva già fatto nella realtà dell’Adamverse) intimandogli di ridurre sul lastrico Charlotte. A livello tecnico, Dark continua a dimostrarsi qualitativamente impeccabile: scelte musicali sempre centellinate e cucite alla perfezione con la scena; riprese sempre ben gestite nei minimi particolari; cambi di scena tra un universo e l’altro stilisticamente molto belli e decisi a richiamare i salti temporali presenti nelle prime due stagioni.
La sensazione che si prova a ridosso del termine della puntata è che Dark stia accompagnando lo spettatore verso un vero e proprio percorso giustificativo di ciò che è stato mostrato in oltre venti puntate da quanto è andato inizialmente in onda a fine 2017.
Il posto carico di luce (non a caso la porta di attraversamento temporale recava “Erit Lux”) in cui Jonas accompagna Martha, venendo accolti dalla versione adulta proprio della ragazza, potrebbe essere il luogo adatto per avere, finalmente, qualche risposta tangibile riguardante questo nodo spazio-temporale da cui Jonas e Martha, i novelli Adamo ed Eva, sembrano bloccati in un loop eterno di dolore.
Il resto della puntata aggiunge ben poco alla storia principale: nella realtà alternativa (Evaverse), continuano le indagini attorno al bambino ritrovato morto nel bunker; Helge si autoaccusa salvo poi incolpare anche Ulrich; Hannah scopre che è Charlotte l’amante e si reca da Aleksander per ricattarlo (come aveva già fatto nella realtà dell’Adamverse) intimandogli di ridurre sul lastrico Charlotte. A livello tecnico, Dark continua a dimostrarsi qualitativamente impeccabile: scelte musicali sempre centellinate e cucite alla perfezione con la scena; riprese sempre ben gestite nei minimi particolari; cambi di scena tra un universo e l’altro stilisticamente molto belli e decisi a richiamare i salti temporali presenti nelle prime due stagioni.
La sensazione che si prova a ridosso del termine della puntata è che Dark stia accompagnando lo spettatore verso un vero e proprio percorso giustificativo di ciò che è stato mostrato in oltre venti puntate da quanto è andato inizialmente in onda a fine 2017.
Il posto carico di luce (non a caso la porta di attraversamento temporale recava “Erit Lux”) in cui Jonas accompagna Martha, venendo accolti dalla versione adulta proprio della ragazza, potrebbe essere il luogo adatto per avere, finalmente, qualche risposta tangibile riguardante questo nodo spazio-temporale da cui Jonas e Martha, i novelli Adamo ed Eva, sembrano bloccati in un loop eterno di dolore.
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Die Überlebenden 3×02 | ND milioni – ND rating |
Adam Und Eva 3×03 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.