Dark 3×01 – Deja-vu – Deja-vuTEMPO DI LETTURA 5 min

/
0
(0)
Dark-3x01“…è presumibile che la prima puntata della terza [stagione] si apra in maniera anticlimatica, magari presentando questo presumibile universo parallelo agli spettatori.” (Dark 2×08)

 

Un po’ per onanismo, un po’ per sottolineare una predizione indovinata, era difficile trovare altro modo per iniziare questa recensione di Dark senza passare dalla chiusura della recensione del precedente finale di stagione.
Tutto riparte lì dove si era concluso: la Martha dell’universo parallelo salva Jonas trasportandolo nel proprio mondo e da lì lo spettatore inizia ad intraprendere un percorso, di circa un’ora, di pura e semplice conoscenza del nuovo contesto narrativo. Come se non bastassero gli intrecci temporali presentati nelle precedenti due stagioni, infatti, Dark decide di riscrivere collegamenti familiari partendo da un puro e semplice innesco (parola tanto cara alla serie): Mikkel in questa linea temporale non è stato portato indietro nel tempo, quindi Michael non è mai esistito e di conseguenza anche Jonas.

 


Martha:
“Oggi è il giorno in cui tutto è iniziato. In cui ci siamo conosciuti.”
Jonas: “Che cosa significa?”
Martha: “Che tu e io…il tuo mondo e il mio…si intrecciano in un nodo inscindibile.”

 

Ecco allora che la famiglia Nielsen è pressoché invariata fatta eccezione per la separazione/divorzio tra Katharina ed Ulrich (che si è risposato con Hannah, ora incinta, ma che porta avanti una relazione extraconiugale con Charlotte).
Martha è fidanzata con Kilian (nuovo personaggio, fratello di Erik); Peter è un prete/reverendo, non più uno psicologo; Elisabeth non è sorda, mentre invece lo è Franziska; Helge non mostra nessun danno all’orecchio, ma ha perso un occhio; Wöller, dal suo, vede da entrambi gli occhi ma ha perso un braccio. Insomma, si tratta di una realtà concettualmente uguale, ma diversa sotto molteplici dettagli. Peculiare è la costruzione a specchio degli edifici: la casa di Jonas (ora abitata dai Nielsen) viene presentata riflessa su piano orizzontale rendendo questo Evaverse (l’universo di Eva) a tratti complementare dell’Adamverse (l’universo di Adam) presentato fino alla scorsa stagione e che lo spettatore aveva iniziato ad assimilare. Ma la casa non è l’unico edificio a subire questa trasformazione: anche il bunker e la scuola sono state soggetto di questa modifica visiva.
La narrazione riprende non da un giorno qualunque, bensì dal famigerato 4-5 Novembre 2019, il giorno della scomparsa di Mikkel, la notte in cui Mikkel diventò Michael. Così come richiama il titolo della puntata, lo spettatore vive un déjà-vu lungo circa un’ora nel quale vengono ripercorsi tutti gli avvenimenti della prima puntata della serie fatta eccezione (non di poco conto) che questa volta nessuno verrà abbandonato nelle caverne di Winden e trasportato nel 1986 perché, come detto, proprio questa variazione rappresenta l’innesco di questo differente universo.

 


Martha/Eva:
“Ho aspettato a lungo questo momento. Che tu tornassi.”
Jonas: “Chi sei?”
Martha/Eva: “Mikkel non è tornato indietro nel tempo. Non diventerà tuo padre e tu non nascerai mai in questo mondo. Un mondo senza te. Non era questo che volevi? Eppure questo mondo subirà la stessa sorte del tuo. Andrà tutto in pezzi. In entrambi i mondi. Di nuovo. E ancora. A causa tua. E a causa mia.”

 

Parallelamente alla presentazione di questo nuovo contesto narrativo la puntata si permette di introdurre nuovi quesiti, nonché nuovi personaggi: l’apertura dell’episodio è infatti dedicata a tre figure che, armate di lampade, danno fuoco con rabbia alla sede del Sic Mundus apparentemente abbandonato da tempo, come la polvere depositatasi lascia intendere. Presumibilmente le tre figure sono la stessa identica persona, ma di tre cicli (quindi a distanza di 33 anni l’uno dall’altro) differenti: la cicatrice sul labbro di un probabile labbro leporino (unitamente ad una gestualità comune) lascia infatti intendere che bambino, adulto e anziano siano la stessa identica persona.
Altro elemento interessante, poi, è l’omicidio perpetrato dai tre nei confronti di Bernd Doppler, padre di Helge il 21 settembre 1987 (data non mostrata a specchio, quindi evento avvenuto nell’Adamverse). Rimanendo sempre in questo universo, lo spettatore ha modo di incontrare l’ormai ex Straniero (Jonas da adulto) alle prese, a villa Tannhaus, a ricreare la materia oscura che sappiamo essere elemento fondamentale dei cicli temporali di Dark: la trasformazione da Jonas ad Adam è in atto così come dimostrano i vestiti accuratamente ben più puliti e di classe. Il Sic Mundus sta effettivamente per prendere forma, quindi, e l’interferenza di Martha (Evaverse) potrebbe rappresentare il tassello fondamentale per la creazione di questa sorta di culto. Un’interferenza che la versione anziana di Martha (Eva?) identifica, parlando con Jonas, come uno degli elementi scatenanti questo intricato caos temporale. Eppure il doppio gioco di Adam dovrebbe aver insegnato che è sempre meglio diffidare delle versioni anziane di personaggi già in scena, ma Jonas sembra non aver capito molto la lezione.

 


“Ho visto il mondo senza di te. Credimi. Non è proprio come ti aspetteresti.”
(Claudia, Dark 2×06)

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Costruzione a specchio del nuovo universo
  • Presentazione nuovo contesto narrativo
  • Il trio di loschi figuri che incendia la sede del Sic Mundus e successivamente uccide Bernd Doppler
  • Eva-Martha
  • Piccoli dettagli che variano: Elisabeth, Franziska, Wöller, Helge, Hannah ecc ecc 
  • La pioggia, grande assente per questo primo episodio soprattutto se si considera la quantità di acqua scesa durante il primo episodio della serie (di cui questa puntata rappresenta il riflesso)
  • Incontro Eva-Jonas
  • Jonas, Martha e la nascita del Sic Mundus: la ricerca dell’innesco!
  • “È un dèja-vu. Un’imperfezione di Matrix.”
  • Ottima puntata per riprendere la narrazione, ma meglio mantenere i piedi ben saldi per terra e aspettare per avere una vera e propria benedizione

 

La puntata si mantiene su alti livelli di densità narrativa andando a presentare in circa un’ora un nuovo universo e tutto ciò ad esso collegato, unitamente a nuovi meccanismi narrativi, personaggi, quesiti da risolvere, dubbi e teorie. Non c’è che dire: Dark ritorna in grande stile con un primo episodio a suo modo diverso ma in linea con quanto mostrato fino ad ora.

 

Enden und Anfänge 2×08 ND milioni – ND rating
Deja-vu 3×01 ND milioni – ND rating

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

Precedente

Recenews – N°329

Prossima

Jeffrey Epstein: Filthy Rich