Gli sceneggiatori di Arrow hanno da sempre dichiarato che avrebbero cercato di mantenere la serie il più veritiera possibile, il che ovviamente escludeva supereroi come Lanterna Verde, Superman, e al contempo criminali con superpoteri come Sinestro, Doomsday, Brianiac. Per mantenere tutto questo mondo credibile, gli alleati e i criminali che Oliver Queen incontra sono, per forza di cose, esperti in qualche forma di combattimento o dotati di attrezzature che permettono loro una particolare dotazione di armi e mezzi non da tutti. A questi identikit corrispondo solo due tipologie di persone: miliardari ed esperti di arti marziali. Oggi facciamo la conoscenza di una ragazza facente parte della prima tipologia, Helena Rosa Bertinelli, da ora la nuova fiamma di Oliver nel post isola, e in un futuro prossimo (magari) Huntress. Ma per questo, vi si rimanda allo specchietto informativo qui sotto.
Come nelle migliori storie d’amore prima ci si odia e poi ci si ama, altrimenti non ci sarebbe quel pizzico di tensione che fa scalpitare i cuori delle donzelle. L’odio della vigilante motomunita verso Oliver è frutto dell’idea che i giornali davano di lui prima del naufragio, un odio insensato ora visto che è una persona completamente diversa. Dall’altra parte il nostro eroe incappucciato, se da prima è alla ricerca del centauro che ha cercato di assassinare la madre, cosa poi infondata, entra in contatto con la ragazza e capisce che, più o meno, entrambi fanno quello che fanno per lo stesso scopo: vendetta. Lei contro il padre dopo la perdita del suo fidanzato, lui per il padre. Le analogie non finiscono qui ma sono fin troppo evidenti per continuare ad elencarle, quindi ci fermiamo qui. Inutile poi dire che Helena è destinata a rimanere per almeno un altra puntata come minimo visto che è l’unica persona prescelta da Oliver con cui condividere la vita e le frustrazioni del suo alter ego incappucciato.
A far da contorno alla vicenda c’è un sempre più noioso corteggiamento adoperato dal miglior amico di Oliver, Tommy Merlyn, nei confronti della sempre magnifica Dinah Laurel Lance. I corteggiamenti del pavone si potrebbero anche evitare se non servissero a renderci edotti di chi sta veramente alle spalle dell’attuale situazione malavitosa di Starling City: suo padre. Lo avevamo già visto qualche episodio fa che complottava con la dolce e tenera matriarca di casa Queen ma non sapevamo chi fosse in realtà, detto fatto. Come in ogni “casualissimo” film, il cerchio dei buoni e cattivi è ristretto in una fitta cerchia di amicizie dietro cui si nascondo tutti, come dire: di giorno amici, di notte nemici. Si, se non fosse che al momento nessuno conosce l’identità dell’altro (ma per questo sicuramente ci sarà tempo e modo di analizzare la situazione più avanti con la stagione).
La cosa che sorprende un po’ da un paio di episodi a questa parte, è la mancanza di un filo conduttore che dia un senso alla narrazione. Ok che Oliver sta eliminando nomi dalla lista di suo padre però si sente la mancanza di un qualcosa di più forte e delineato che dia alla narrazione un ampio respiro per non ridurre il tutto a semplici boss da eliminare. La vera potenza narrativa di Arrow deve essere ancora scoperta a fondo e probabilmente neanche Berlanti e Guggenheim sanno ancora bene dove andare a parare, però vista la loro profonda conoscenza del personaggio e dell’universo DC, hanno al loro arco un’infinità di frecce da utilizzare a dovere, bisogna solo concedergli tempo e modo di sfruttarle. Una cosa però da non fare è regalare 20 minuti al pavone di casa Merlyn per rimorchiare perchè questo si chiama spreco di potenziale e mal sfruttamento di personaggi come Diggle. Infondo non stiamo mica guardando National Geographic.
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nelle puntate.
- Quando Helena va a rendere omaggio alla tomba del suo ragazzo, sulla lapide recita il nome di tale “Michael Staton”. Proprio come successe per John Diggle, il cognome del personaggio è un omaggio al disegnatore Joe Staton, colui che realizzerà il design del primo costume di Huntress su tesi di Joey Cavalieri.
- Il titolo è una citazione di un passo del dramma storico di William Shakespeare “Enrico V”, composto tra il 1598 ed il 1599. Più precisamente, è il primo verso del coro che apre il Prologo del dramma (“Oh, aver qui una Musa di fuoco che sapesse salire al più luminoso cielo dell’invenzione”)
- Come detto anche nella recensione, fa il suo debutto ufficiale Helena Bertelli aka Huntress, in Italia conosciuta anche come La Cacciatrice: terzo personaggio ad aver indossato i panni della Cacciatrice, sebbene nella continuity ufficiale sia la prima, dato che le altre due donne (Helena Wayne e Paula Brooks) appartenevano ad altre realtà. Dopo una infanzia abbastanza felice, la vita di Helena viene sconvolta dopo lo sterminio della famiglia e lo stupro ai suoi danni, che la costringono a migrare in Italia e a soggiornarci fino a quando non avrà raggiunto l’età adulta. Una volta però diventata grande, decide di mettere a frutto la fortuna della famiglia di cui è ereditiera e l’infanzia passata ad addestrarsi in tecniche di difesa, facendo partire una crociata al crimine simile a quella di Batman e combattuta con mezzi analoghi, con un unica sostanziale differenza: lei uccide i criminali. Helena Bertinelli diviene così insegnante liceale presso la Gotham High School com’era suo sogno e di notte opera come vigilante per le strade di Gotham. Lei e Batman tuttavia non andarono mai troppo d’accordo, nonostante i due continuino tutt’oggi a collaborare e condividano gli stessi fini; il Cavaliere Oscuro non approva i metodi violenti e che includono lo storpiamento e l’ospedalizzazione prolungata degli avversari e per questo la ritiene troppo spietata. Dal canto suo, sebbene Helena si dica indifferente a ciò, è in realtà alla ricerca dell’approvazione del cavaliere oscuro e prova una grande ammirazione per lui. Prima apparizione: Huntress #1 del 1989.
PRO:
- Nuovi interesse amoroso per Oliver
- Finalmente la presenza su schermo del pavone ha un senso, ovviamente dato dal padre, non da lui
- Interessante rapporto odi et amo tra Oliver ed Helena
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.
concordo praticamente su tutto.
sopratutto sulla mancanza di filo conduttore della trama degli ultimi episodi.