Private Practice 6×08 – Life SupportTEMPO DI LETTURA 4 min

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Questa volta è il turno di Cooper a fare da narratore/protagonista dell’ottava puntata, intitolata “Life support”. A dire la verità, Cooper fa molto di più. Utilizzando il gergo tecnico si può dire che rompa la quarta parete, ovvero si rivolga direttamente al pubblico, dialogandoci attivamente. Avevamo già assistito a qualcosa di simile nella 6×05, anche se Sam si rivolgeva agli spettatori del suo ipotetico reality show, e non avevo apprezzato. Mi duole affermare che nemmeno in
questo caso io riesca a condividere del tutto la scelta degli sceneggiatori. Avrei preferito un classico voice-over narrante, come in GA o Sex and the city. Nonostante ciò, la puntata mi è piaciuta e conferma il fatto che la Rhimes voglia chiudere in bellezza.

Sono le 5:33 del mattino, quando un’odiosa sveglia suona e Cooper si alza, iniziando a parlare con “noi” e raccontandoci le vicissitudini della gravidanza di Charlotte. L’uomo è al settimo cielo e non potrebbe essere più felice. Notiamo con tenerezza quanto Cooper si stia prendendo cura di Charlotte e dei suoi tre futuri bambini. Ma ecco che, come sempre, la penna infuocata di Shonda si scaglia feroce sull’innocente pagina del copione e fa rompere le acque ad una Charlotte terrorizzata, visto che la nascita non era prevista per altre sei settimane. Panico generale e corsa in ospedale.
Inizia un susseguirsi di flashback in ordine cronologico, che ripercorrono step-by-step i momenti più importanti della gravidanza. Carina ed apprezzabile l’idea di associare un frutto o una verdura all’inizio di ogni flashback. E così, tra lamponi, prugne e patate, assistiamo alla crescita dei tre gemelli all’interno del sempre più grande pancione di Charlotte. E non riusciamo a trattenere un sorriso beota, in senso buono eh.
Cooper è protettivo fino alla morte, cammina a venti metri da terra per la contentezza, salta di gioia non appena Addison rivela alla coppia che i tre gemelli sono tutti e tre femmine. In poche parole, il povero Cooper è baby-addicted. Di tutt’altro parere sembra essere Charlotte.
Sappiamo tutti come questa gravidanza sia stata una vera sorpresa per la nostra dottoressa, che non aveva mai mostrato i sintomi di un qualsivoglia gene materno. Charlotte risponde all’eccessiva zuccherosità del marito con acuto sarcasmo, sbuffi, scenate e bronci. Praticamente sono uno l’opposto dell’altro, ma è proprio questo a farli funzionare e a rendere formidabile la loro unione. L’unico momento in cui i ruoli sembrano invertirsi giunge alla 14esima settimana (a questo punto i feti sono grandi come dei mango), quando Addison e Cooper discutono dei rischi della gravidanza e quest’ultimo suggerisce di “sacrificare” un feto per assicurare la totale sopravvivenza degli altri due e di Charlotte stessa. La donna è inamovibile e difende i suoi bambini a spada tratta. “Abbiamo detto a Mason che avrà tre fratelli, e così sarà”, afferma convinta.
E così i mango si trasformano in patate, e poi ancora banane e infine cespi di lattuga, mentre Cooper e Charlotte mostrano pareri diversi (ma che strano!) sul fatto di avere tre bambine. Cooper afferma che non potranno fidanzarsi prima dei trent’anni, mentre Charlotte alza gli occhi al cielo ed è già convinta che saranno sciocche e difficili da gestire. Ed ancora, a 24 settimane, si discute sulla religione: ebraismo o cristianesimo?
Infine, la storia ritorna al presente, con una Charlotte sul letto d’ospedale ed Addison che cerca di farla partorire. La prima bambina viene estratta con fatica ed ha subito bisogno di cure e di un’intervento a cuore aperto. Struggente vedere come tutte le barriere di Cooper crollino di fronte al piccolo corpicino della figlia sotto ai ferri, e si sciolga in lacrime dietro la mascherina. Le difficoltà, però, non sono finite: Addison infatti decide di non far nascere gli altri due bambini, ma di aspettare che siano più forti, richiudendo la cervice. Charlotte, quindi, è costretta a rimanere ferma nella posizione di Trendelenburg, per evitare un’altra nascita prematura. Anche la forte corazza della donna viene ridotta in mille pezzi, e di fronte al marito che la rincuora dicendo che la bambina è viva, Charlotte si lascia andare e piange.

PRO:

  • Cooper e Charlotte, così diversi ma anche così uniti ed innamorati
  • I feti che passano da lamponi, a patate dolci, da prugne a cespi di lattuga
  • Il siparietto di Charlotte durante il corso pre-parto e la conclusione hot in bagno
  • Il lato umano dei due genitori
CONTRO:
  • L’escamotage di far parlare Cooper direttamente con il pubblico

Episodio molto buono, rovinato solo dalla rottura della quarta parete. Nella storyline secondaria Violet sembra assimilare del tutto la morte di Pete e, grazie ad un’amica, si libera dei fantasmi del suo passato ed è pronta a ricominciare. Conoscendo Shonda i guai potrebbero celarsi dietro l’angolo e il nuovo quadretto familiare potrebbe essere offuscato da qualche nube in avvicinamento. Staremo a vedere.

VOTO EMMY

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

3 Comments

  1. Allora… considerando che Charlotte è il mio personaggio preferito della serie (ha rapidamente preso il posto di "Addison", che amavo in Grey's Anatomy ma non così tanto in PP…è strano ma è così) e la coppia Charlotte/Cooper è una delle mie preferite in assoluto, non potevo non apprezzare un episodio dedicato praticamente interamente a loro.
    Però questa cosa della rottura della quarta parete non mi è piaciuta affatto. Meglio del reality di Sam sicuramente (episodio che ho veramente odiato…. anche perchè, devo ammetterlo, Sam è un personaggio che non mi sa di niente…quasi inutile). Avrei di gran lunga preferito che avessero usato della sorta di flashback di Cooper e Charlotte (magari attraverso dei sogni o cose così) piuttosto che Cooper che ci racconta i momenti più importanti della gravidanza. Però non sono riuscita a non amare quest'episodio, che mi ha fatto quasi riconsiderare la mia opinione sulla fine del telefilm. Mi piacerebbe vedere Charlotte e Cooper alle prese con la crescita di tre gemelle.

  2. Sì, come ho appunto scritto, non è piaciuta nemmeno a me la tecnica della rottura della quarta parete. E non solo in PP…non mi piace in generale! E' come se smontasse l'intero episodio e ci facesse capire che si tratta di un telefilm, quando invece te ne dovresti dimenticare…più o meno 😛 Intanto vediamo se saranno davvero 3, conoscendo Shonda! eheh

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