Con l’arrivo del season finale, Arrow stava quasi riuscendo a compiere il miracolo confezionando un episodio che avrebbe reso onore ai picchi qualitativi della seconda e terza stagione. Sottolineiamo il quasi.
Come detto e ripetuto in tutte le nostre recensioni del telefilm sull’Arciere di Smeraldo, questa quarta stagione ha mostrato una predilezione per il trash e svariate scelte narrative bizzarre, scelte che sommate tutte insieme hanno dato al serial CW/DC Comics una direzione strana e forviante, forse perché nemmeno gli autori erano convinti fino in fondo degli argomenti e delle trame proposte. Nonostante ciò va riconosciuto che “Lost In The Flood” è una puntata davvero molto coinvolgente sopratutto perché, dopo una stagione così imprecisa e piena di scivoloni, riesce a catturare lo spettatore per l’esplosività visiva e concettuale del pre-season finale.
Con “esplosività visiva” intendiamo ovviamente le scene d’azione e tutti i vari combattimenti messi in atto da protagonisti e antagonisti principali, sempre coreografati con spettacolarità e dinamismo. Sotto questo punto di vista, i coreografi dei combattimenti non hanno fatto i lavativi come gli sceneggiatori e showrunner di Arrow (a proposito, siete ancora in tempo per aiutarci con la nostra iniziativa crowdfunding). “Lost In The Flood” si dimostra essere una puntata incalzate e convincente proprio perché fa del ritmo sostenuto e crescente il suo punto di forza e, dove non può tenere alto l’interesse con l’azione nei momenti di riposo, usa quella che si è descritta come “esplosività concettuale”: cioè incisivi avanzamenti di trama. La rivelazione del piano malvagio al Team Green Arrow, unite anche al fatto che molte persone condividano la visione di Darhk e si siano spontaneamente trasferite alla Mount Weather 2.0 (perché più rassicurate da lui che dai veri eroi), rende ancora più drammatica e feroce la resa dei conti finale.
Ma, come abbiamo detto prima, c’è un quasi.
Dove “Lost In The Flood” riesce a preparare bene i presupposti per un epico e trionfante finale di stagione, quasi riuscendo a tornare (come detto prima) ai fasti della seconda e terza stagione, contemporaneamente la puntata svilisce rendendo meno efficaci questi progressi aggiungendoci sequenze e scene che descrivono pienamente il concetto di “scelte trash e bizzarre” della stagione. Soprassedendo sui flashback, che in questa 4° stagione lasciano il tempo che trovano, totalmente da cestinare è la trama secondaria incentrata sulla famiglia di Felicity Smoak, side quest probabilmente ispirata a qualche sceneggiatura non approvata dagli showrunner di telefilm italiani come Un Medico In Famiglia. Non si dice che questa riunione della famiglia Smoak, con tanto di rivelazioni di certi segreti, sia il peggio visto in questa stagione, però riesce comunque a descrivere abilmente come alcune scene di potenziale interesse siano state rese inguardabili a causa di una pessima recitazione, dialoghi orribili e una sceneggiatura blanda e sciatta.
Magari se tutta queste Beutifulata fosse stata diluita in diverse puntate non avremmo sentito il contraccolpo ma, mostrandola per intero (e in un pre-season finale come questo), i panni sporchi degli Smoak hanno finito per distogliere l’attenzione da sequenze che avrebbero potuto farsi perdonare molte cose.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Monument Point 4×21 | 2.16 milioni – 0.8 rating |
Lost In The Flood 4×22 | 1.94 milioni – 0.7 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora