Per fugare subito ogni dubbio: le aspettative non sono state deluse. E, giusto per chiarire, siamo anche anni luce distanti da ogni season premiere del passato recente, tipo “Fallout“. Con somma gioia aggiungiamo.
“Morning 4587. Beautiful day.”
Giusto per fare un breve ma chiarissimo excursus, gli ascolti di Arrow negli anni sono scivolati giù come la qualità dello show; in maniera analoga a come sta facendo anche The Flash per altro. Il tutto con alcuni picchi che coincidevano anche con i vari crossover delle serie DC. Era dall’inizio della terza stagione che una season premiere non superava in ascolti il precedente season finale, ebbene qualcosa è cambiato con “Inmate 4587”, vuoi per via dell’interessantissimo nuovo status quo che vede Oliver Queen pubblicamente smascherato ed incarcerato, vuoi per il cambio di showrunner che (forse) ha giovato all’ambiente. Eppure, qualsiasi sia la ragione, si respira un’aria nuova. Fresca.
Beth Schwartz è alla sua prima stagione da showrunner ed è subentrata al duo Marc Guggenheim e Wendy Mericle venendo promossa sul campo. La scelta ovviamente può risultare un po’ preoccupante visto che la Schwartz è al suo primo ruolo come showrunner ma, al tempo stesso, può essere una scommessa vinta proprio grazie alla freschezza di una “newbie”. Ed effettivamente sembra proprio questo secondo caso almeno a giudicare da quanto visto in questa premiere.
Sicuramente un elemento che ha colpito, e che richiama ovviamente Lost, è l’inserimento del flashforward. Dopo 5 anni passati a colmare il gap temporale tra la scomparsa di Oliver ed il suo ritrovamento nell’isola, l’anno scorso si era in qualche modo sentita la mancanza dei flashback e quindi si è corso al riparo sfruttando la stessa tecnica di Lost. Ovviamente non si può che essere molto felici di questa scelta (anche se un po’ troppo citazionistica in sé e per sè) dato che giustifica da un lato il ruolo da series regular di Colton Haynes e dall’altro crea molto hype proprio per la mancanza di informazioni tra questo futuro ed il presente. Quindi almeno su questo versante va apprezzata la scelta della Schwartz.
Altro fattore che agevola facilmente la riuscita di questa premiere è la nuova location della prigione, oltre che il nuovo status quo di Oliver. Già l’anno scorso era stata utilizzata questa tattica per dare una spinta in più a The Flash, purtroppo non riuscendoci, mentre con Arrow la scelta sembra sicuramente più azzeccata e anche più coerente con la natura del personaggio. Innanzitutto va ricordato che non è la prima volta che Oliver finisce in una prigione, però è sicuramente una novità la coesistenza forzata con alcuni criminali che ha fatto rinchiudere (come Brickwell).
Quello che però è ancora più interessante è vedere Oliver completamente spezzato nello spirito, svestito del ruolo di eroe sia di nome che di fatto. Non sono tanto le poche parole pronunciate da Amell a farlo capire, quanto piuttosto i comportamenti totalmente differenti rispetto a quelli cui aveva abituato. Un Oliver Queen che non aiuta nessuno non si era mai visto ma è il risultato di un sacrificio più grande che si può identificare facilmente con la salvaguardia di Felicity e Will. “Testa bassa e non reagire” è quindi diventato il motto di Oliver negli ultimi 5 mesi e almeno fino a fine puntata quando cambia comportamento.
Chiaramente ci sono tanti punti di domanda che ora affollano la mente dello spettatore medio dopo la visione (tipo quanto durerà questa “fase” della prigione oppure chi è il nuovo Green Arrow) ma vuol dire semplicemente che Beth Schwartz ha fatto un ottimo lavoro di scrittura, anche se comunque c’è sempre qualche penuria qua e la. Un esempio? Diaz che irrompe in casa, si fa “battere” da Felicity e Will e poi affronta Argus off-screen riuscendo a scappare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Life Sentence 6×23 | 1.35 milioni – 0.4 rating |
Inmate 4587 7×01 | 1.43 milioni – 0.4 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.