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Arrow 7×08 – UnmaskedTEMPO DI LETTURA 5 min

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Unmasked è un titolo piuttosto ricorrente nelle strisce a fumetti, visto che a turno, più o meno a tutti i supereroi con un’identità segreta è toccato almeno una volta essere “smascherati”. Perfino il “nostro” Oliver Queen d’altronde ci è passato, più di una volta, e proprio come nei comics gli autori sono riusciti a riportare lo status quo con trovate al limite della credibilità, ma alla fine accettabili. Stavolta, però, non è una di queste e davvero non si può più tornare indietro, come d’altronde ci ha ormai insegnato questo giustamente celebrato nuovo corso della serie, contraddistinto proprio da questa dura atmosfera di irrimediabilità. “Unmasked” è di fatto il primo episodio in cui Oliver Queen, come fa notare il telegiornale in apertura, è in libertà dopo aver dichiarato al mondo di essere Green Arrow.
Questa ottava puntata sancisce anche l’inizio di un nuovo arco narrativo, la seconda parte di stagione che segue quella introduttiva della reclusione in carcere, degli stratagemmi per far uscire Oliver di prigione, della lotta del protagonista con i propri demoni (sconfitti e ora accettati), dello scontro finale(?) scontro con Diaz. Una prima parte, quindi, che ha messo le basi per ciò che verrà, tracciando una linea ben precisa sia per la tema generale di stagione, sia per le storyline di ogni personaggio. Allo stesso modo si può leggere ancora il titolo, che evidentemente non indica il solo protagonista, ma riguarda incondizionatamente tutti i soggetti coinvolti dalla trama. Naturalmente, lo “smascheramento” più ovvio è quello del nuovo Arrow, con la cui vera identità gli autori giocano piuttosto astutamente, cambiando continuamente le carte in tavola. Prima presentano il volto della misteriosa ragazza ad inizio episodio, scioccando e allo stesso tempo confondendo lo spettatore fin dal principio. Poi insinuano il dubbio, introducendo il falso-nuovo-Green-Arrow (sì, Renè ha ragione, ci vuole subito un nome appropriato).
Se della colpevolezza di Max Fuller si può esser certi praticamente dal suo primo scambio di battute con Oliver e Felicity, non vale la stessa cosa per la ragazza: sarà il vero vigilante o si tratta invece dell’emulatore? Infine, con un ben costruito colpo di scena, spostano il tema su chi è davvero colei che si nasconde dietro la maschera, a prescindere dal suo vero volto: la figlia illegittima di Robert Queen, quindi sorella di Oliver. È sicuramente un risvolto inaspettato anche se decisamente da telenevola, per quanto l’inquadratura alla Batman Begins con la Wayne/Queen Manor in rovina sullo sfondo sia quantomeno suggestiva, ma com’è giusto che sia per ora meglio non affrettare le conclusioni. Il tema genitoriale, dopotutto, è ben presente fin dalla prima parte di questa stagione, con il focus episodico del (tentato) lavaggio del cervello ai danni di Oliver nel presente, con le “avventure” di William nel flashforward. Anche qui lo “smascheramento” di Blacklist apre una nuova fase della missione del gruppo del futuro, legata tanto all’eredità di William (come per il padre, in quest’episodio l’accettazione è toccata a lui, tramite l’investitura di Dinah), quanto, più in generale, al discorso sui vigilanti, probabilmente quello principale di tutta la stagione.
L’interessante e fascinosa comparsa di questo fantomatico “Marchio dei 4” nel futuro, si collega ideologicamente al presente alla perfezione, con Dinah Lance come vero collante. La sua ’“uscita allo scoperto” agli occhi del sindaco Pollard (nuovo arco, nuovi personaggi e, di conseguenza, nuovi antagonisti) risposta nuovamente la questione dei vigilanti da una dimensione privata ad una più politica, con Oliver/Green Arrow ufficialmente collaboratore della polizia, dando probabilmente il via a quella catena di eventi che porterà alla Star City distopica. Futuro in cui ha evidentemente un ruolo centrale Felicity. L’altro “smascheramento”, forse quello più atteso, visto il percorso che l’ha interessa fin qui, è tutto suo. Dal padre alla madre, per continuare su termini familiari, la donna sembra ora essere giunta a patti col proprio lato oscuro, si dice cambiata, addirittura sembra voler suggerire una rottura con Oliver (ecco, poi sì che la serie Arrow potrebbe dirsi definitivamente salva).
Si diceva, in apertura, dell’irrimediabilità come caratteristica portante di questa nuova era di Arrow. Il flashforward (salvo, attesi, colpi di scena come realtà parallele e futuri alternativi) è lì a ricordarlo, dove tutto è andato davvero in rovina, William è davvero stato abbandonato e così via. Seppur gli autori hanno fatto tornare Oliver in libertà (tutti i criminali vorrebbero sicuramente vivere a Star City, ora come ora), Felicity rimane sulla via della perdizione, l’identità di Green Arrow (l’originale) è ancora pubblica, quindi nessun status quo è stato davvero ristabilito. Insomma, qualcuno ha detto Flashpoint?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il marchio dei 4
  • Quando Arrow è attenta ai dettagli, vedi il locale di Fuller dal futuro al presente, anche se in teoria scontati e magari banali, è sempre un bel giorno
  • A proposito di prevedibilità: Green Arrow/poliziotto è la scelta più ovvia che ci sia eppure, proprio per questa naturalezza, può funzionare
  • Felicity perlomeno ha smesso di piangere
  • L’inizio del mega-crossover nella scena finale
  • Blacklist è una donna, il nuovo Green Arrow è una donna, il Sindaco è una donna (come il capo della polizia, come il procuratore): Arrow all’insegna del woman-power
  • La nuova Felicity è invece salviniana e pro-decreto sicurezza
  • Insomma, Arrow è una serie democristiana
  • Sospensione d’incredulità in Arrow rimane comunque sempre al limite, per quanto non ci solletica più insistentemente come una volta
  • Dinah Lance che cambia idea sui vigilanti una puntata sì, una puntata pure
  • La sottotrama di John e Lila resta piuttosto marginale, per quanto si sia congiunta adesso col sodalizio con Diaz (!): ok che annoiavano, ma c’era proprio bisogno di riprenderlo ancora?
  • Se la nuova Green Arrow è la figlia che Robert Queen ha avuto con la moglie defunta di Malcom Merlyn, abbiamo fatto tombola

 

La nuova era di Arrow continua il suo momento d’oro, all’insegna della continuità, della coerenza narrativa (Dinah Lance a parte), del rischio (Green Arrow-poliziotto, Felicity-villain) e soprattutto di quell’elettrizzante senso di non ritorno che miracolosamente resiste. Un’ottima prima fase stagionale si è chiusa e la seconda prende il via con i maggiori auspici.

 

The Slabside Redemption 7×07 1.31 milioni – 0.4 rating
Unmasked 7×08 1.35 milioni – 0.5 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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