Il 9 maggio Netflix ha rilasciato la sua nuova serie dramedy Bodkin. La serie, divisa in sette capitoli, è prodotta dalla casa di produzione Higher Ground degli Obama e creata da Jez Scharf. Totalmente ambientata in Irlanda, nella fittizia città di Bodkin, la serie ha esordito con ottimi risultati sia di pubblico che di critica. Da molti ritenuta la risposta di Netflix a Only Murders In The Building, la serie ha in realtà una personalità che la distanzia parecchio dal prodotto targato Hulu, in primis appunto per le splendide ambientazioni della verde Irlanda.
Come mai le due serie rischiavano di somigliarsi? Anche in Bodkin lo sfondo della storia è proprio la nascita di un podcast. Un trio di giornalisti, apparentemente mal amalgamato, si reca in Irlanda a caccia di una storia true-crime che possa diventare un podcast di grande successo. È chiaro sin dal pilot però, che entusiasma e diverte, che la storia prenderà una piega più crime del previsto, non abbandonando però il tono leggero e da commedia.
La serie è stata molto criticata dal pubblico e dai giornali irlandesi che si sono visti rappresentati tra stereotipi e banalità. Sembra quasi un passo falso per gli Obama che nella loro ultima visita in Irlanda, tra Guinness e trifogli, erano stati acclamati..
Per fortuna chi è fornito di ironia riuscirà facilmente a capire che Bodkin spesso si muove sul limite della parodia (è lo stesso mondo dei podcast a essere preso di mira) e che quindi gli si può perdonare qualche scivolone sugli stereotipi.
I PROTAGONISTI
Tre giornalisti, due americani e una irlandese anche se londinese di adozione, si recano in un paesino sperduto dell’Irlanda per seguire le tracce di tre persone scomparse. Il fine di queste indagini non è investigativo, anzi, ma quello narrativo, in un podcast true-crime che possa appassionare e intrattenere gli ascoltatori durante un ipotetico viaggio in macchina.
Il cast, Will Forte, Siobhán Cullen e Robyn Cara, è un punto di forza della la serie. Forte che interpreta Gilbert, un podcaster americano di grande successo, ma piuttosto ingenuo e con pochi guizzi di genialità, è affiancato dalla Cullen che interpreta Dove, una vera giornalista investigatrice che non ha paura di mettersi nei guai e oltrepassare la legalità: lei è il contraltare di Gilbert e sembra che i due possano funzionare come coppia sullo schermo. Questo duo è smorzato dalla giovane Amy, l’editor del gruppo e la classica persona al suo primo lavoro. Entusiasta e smaliziata, è l’elemento positivo del trio. Un plauso va sicuramente fatto a tutto il cast irlandese, ovvero gli abitanti di Bodkin, azzeccati e credibili, che traghettano lo spettatore in una ambientazione che sembra prendere vita.
Il creatore quindi ha ben calibrato la scelta dei suoi protagonisti, mettendo a confronto due caratteri opposti, calandoli in un contesto divertente e ben caratterizzato.
LA STORIA
Non può passare in osservata la parodia e la neanche troppo velata presa in giro all’ondata di podcast true-crime che ormai da anni ha invaso gli USA. Se Gilbert cavalca bene quest’onda e vuole limitarsi a raccontare la storia di tre persone scomparse 25 anni prima, Dove, che ovviamente è stata mandata su questo progetto controvoglia, ha uno spirito investigativo più spiccato e dopo poco si accorge che Bodkin in realtà ha molti più segreti da nascondere.
Il true-crime è indubbiamente un genere di grande successo, ogni piattaforma, sia audio che video, è zeppa di contenuti di questo tipo e la dimostrazione di questo successo è data proprio dal fatto che addirittura si sia prodotta una serie true-crime che parla di una serie audio true-crime. Non è la prima volta che succede, ma Bodkin ha il merito di farlo mischiando il genere crime vero e proprio con tutti i suoi archetipi, alla leggerezza e ad un tono più classico della commedia (grazie anche alla presenza del comico Will Forte).
La storia di cui stanno cercando notizie i tre podcaster è legata al rito di Samhain, ovvero la festa che è poi diventata la celeberrima Halloween proprio negli USA. Le connessioni culturali tra Europa e USA sono fortissime e rappresentano uno sfondo importante che rendono più intrigante la serie.
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Bodkin si rivela un buon esordio ed è uno dei contenuti più interessanti del catalogo di Netflix di questa primavera. Tra ambientazioni, cast, storia e regia, la serie merita sin dal pilot di essere vista.
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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.