Believe 1×12 – Second ChanceTEMPO DI LETTURA 4 min

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L’odio non può mai fermare l’odio; solo l’amore può farlo, è legge antica“.

Frase che più si addice al (prevedibile) quanto mai scontato epilogo di questa serie tv che ci aveva lasciato con la voglia spasmodica di Dani di vendicarsi di tutto e di tutti, in special modo del dottor Skouras e dell’Orchestra.
Il finale di stagione risente tantissimo del taglio di una puntata deciso dall’NBC e infatti in “Second Chance” ci si trova di fronte ad una moltitudine di avvenimenti che coinvolgono i protagonisti e nostri compagni di viaggio:

  1. Bo e Tate intenzionati a lasciare gli USA con destinazione Messico;
  2. Janice, ora sana e salva dopo le cure ospedaliere, viene utilizzata come esca per attirare Dani e poterla in qualche modo neutralizzare;
  3. Zepeda muore mentre il piano per neutralizzare Dani fallisce miseramente;
  4. Bo e Tate, in seguito ad una sensazione della bambina, decidono di tornare da Winter;

Da qui si sviluppa poi la parte più corposa e consistente della puntata nella quale avviene il faccia a faccia tra Bo e Dani e in cui le due si scontrano.
La contrapposizione tra la fazione dei buoni (Bo/amore) e dei cattivi (Dani/odio) è molto poetica e ben rappresentata: il conflitto viene ben sfruttato ed essendo l’elemento centrale della puntata è giusto così. Tutto ruota attorno a questo: Tate e Nina sono i due fondamenti sui quali Bo costruisce la propria forza e vittoria.
Lo scontro non è fisico ma puramente simbolico e mentale così come la serie stessa ci ha abituato a vederla: la mente è il potere più forte che possa esistere e saper sfruttare tutte le infinite possibilità da esso derivanti è cosa da pochi.
In questa recensione, essendo l’ultima, tengo a sottolineare ancora una volta l’eccelsa qualità recitativa degli attori di Believe: Johnny Sequoyah e Jake McLaughlin ne danno una chiara dimostrazione nelle scene iniziali con il loro discorso familiare. Un argomento della serie non trattato ma che va menzionato ed elogiato è il campo musicale relativamente alle tracce inserite qui e là in Believe: scelte azzeccate e che incrementano il coinvolgimento nello spettatore. L’introduzione del personaggio di Dani aveva permesso alla serie di muoversi in maniera duplice e su due fronti incrementando le speranze dei cattivi nell’essere realmente cattivi e pericolosi: è lo stesso Skouras a rendersi conto del potenziale della ragazza e a cercare di spingerla dalla sua parte. Ma il sentimento della gelosia esiste e si presenta in chiunque. E così è stato anche nella giovane ragazza, la cui unica colpa è stata forse quella di affezionarsi ad un uomo (Roman) che non poteva darle l’affetto, la gioia e la comprensione che andava cercando. D’altra parte Bo venuta a conoscenza, nella scorsa puntata, del fatto che Winter era implicato nella morte di Nina è consapevole che per lei l’unica strada percorribile è quella al fianco del padre.
L’happy ending era preventivabile e giusto: se l’opzione alternativa era un finale come quello proposto in The River, in cui lo spettatore rimaneva con l’angoscia senza aver possibilità di dissipare i propri dubbi, bisogna solo essere felici della decisione presa dagli sceneggiatori e dai registi. Perché in fondo, siamo reali, un finale dolce era la cosa più fisiologicamente giusta per Believe. E così, fortunatamente, è stato. Roman viene lasciato da Winter mentre l’intera Orchestra arde a causa delle fiamme fatte divampare da Dani.
Milton, per favore. Vattene e basta“.
Questa la frase di commiato tra i due con una forte sensazione, soprattutto relativamente al tono con cui Roman la proferisce, che il dottore si sia in un certo tal senso ravveduto e forse pentito per quanto compiuto in precedenza. La puntata si intitola “Second Chance” ed è quella che Bo concede a Dani salvandola dalla malattia che a parere dei medici dell’Orchestra era non curabile.
Il finale di puntata/stagione concede allo spettatore un ultimo sguardo sulla strana coppia Tate-Bo: padre e figlia sono capitati in qualcosa di molto più grande di loro ma con l’amore sono riusciti ad uscirne illesi e soprattutto più uniti. Addio Believe, è stato bello.

PRO:

  • Recitazione del cast
  • Musiche
  • L’happy ending conclusivo
  • La ricomparsa di Nina proprio nel momento in cui Bo necessitava d’aiuto
  • Winter e Skouras coalizzati per il bene di Bo
  • Serie finale “obbligato” che non lascia domande allo spettatore
  • Ci si salva dal finale alla The River
CONTRO:
  • La cancellazione della serie
“Second Chance”: quella che non è stata concessa a Believe. Un vero dispiacere veder cancellare una serie tv di così alta qualità. Restano però queste 12 puntate che ci hanno accompagnato fino a questo punto e che in un modo o nell’altro qualcosa ci hanno regalato.
Nota a margine: gli ascolti della puntata sono sfalsati dal fatto che, in contemporanea, andava in onda il finale di stagione di Game Of Thrones.
Revelation 1×11 4.31 milioni – 0.9 rating
Second Chance 1×12 3.14 milioni – 0.7 rating

 

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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