Recensire Believe è sempre complicato perché è facile cadere nell’ovvio e nel ripetitivo contemplando con parole di apprezzamento il lavoro di sceneggiatori, attori e registi. Non che la cosa dispiaccia: sarebbe più traumatico doversi destreggiare per trovare nuovi insulti come invece capita con altre serie.
Dopo un paio di puntate statiche e con ambientazione fissa, in “Revelation” si cambia nuovamente sfondo e luogo di ripresa, per tutti: Bo e Tate vengono catapultati nell’alta società americana, mentre Winter e la ferita (ed in fin di vita) Janice si spostano dalla base navale ad un elicottero.
I motivi che portano a questi cambiamenti sostanziali sono diversi per entrambi: Tate è deciso a porre fine alla pressione di Roman Skouras incontrandolo di persona insieme a Bo (ciò probabilmente perché puntava sull’affetto quasi maniacale del dottore verso la bambina per convincerlo), allo stesso tempo invece Winter si trova costretto a portare Janice in un luogo più adatto a delle cure mediche in quanto la salute della giovane eroina e tutto fare sembrano essersi aggravate. E diciamo che non c’è da stupirsi visto che è stata colpita da una pallottola in pieno ventre (“Prodigy“).
Proprio il titolo della puntata è ad hoc con quanto accade: la piccola Bo infatti viene messa a conoscenza, da Roman, del fatto che nella morte di sua madre Nina è implicato anche Winter. Il fatto sconvolge la ragazzina e il suo stato d’animo dilaniato interiormente è percepibile in ogni ripresa: della bravura di Johnny Sequoya si è già parlato largamente ed in questa scena non fa altro che avallare quanto già detto in precedenza.
La “revelation” è molto difficile da mandar giù per l’intero gruppo. Infatti ciò porterà alla scissione dello stesso: Bo e Tate decidono di diversi da Winter andando per la loro strada cercando di ricreare quel nucleo famigliare a cui tanto anelano.
Ma questa non è l’unica rivelazione della puntata perché la giovane Dani scopre qualcosa di forse più fondamentale all’Orchestra: lo sviluppo e l’utilizzo dei poteri in maniera sconsiderata e prolungata porta ad una malattia che in un primo stadio viene recepita come deterioramento della cute e successivamente conduce alla morte, almeno questo è ciò che è stato detto dal dottore aggredito dalla stessa Dani.
E anche qui si presenta una divisione del gruppo perché Dani, consapevole di essere stata soggiogata da Skouras, abbandona l’orchestra non prima di aver attaccato direttamente il capo dell’organizzazione e i suoi tirapiedi, cimentandosi in uno scontro che per modalità ricorda in un certo senso Lucy e le sue braccia vettoriali (presente nel manga Elfen Lied).
Vengono quindi messe in confusione le carte prima disposte così accuratamente sul tavolo.
C’è talmente tanta confusione che Roman nel finire della puntata decide di chiedere aiuto per fermare Dani ad un suo vecchio amico: ebbene sì, proprio a Milton Winter.
I parallelismi di trama presenti tra Bo e Dani sono davvero molto accurati, così come è accurato anche il continuo sottolineare che Bo può vantare un alleato in più rispetto alla sua controparte: Tate.
- Sceneggiatura e recitazione sempre impeccabili
- Il parallelismo di trama tra Bo e Dani
- Cambiare l’ordine predestinato delle cose è sempre azzardato, ma in questo caso appare una mossa ben studiata
- Una Dani infuriata con il Mondo vaga con chissà quale destinazione
- Come sempre, nessuno.
La speranza per una conclusione di stagione-serie ad alti livelli c’è sempre, viste anche le premesse e quanto fin’ora dimostrato. Non ci resta che attendere queste due settimane per sapere come si concluderà e cosa ne sarà di Bo, Tate, Milton, Roman, Danni e Janice.
Collapse 1×10 | 2.87 milioni – 0.7 rating |
Revelation 1×11 | 4.31 milioni – 0.9 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.