“Everything comes with a price. Everything. Some things just cost more than others.”
[The Child Thief, Gerald Brom]
Sul finale di puntata, durante l’ormai classico ma apprezzabilissimo faccia a faccia di fine stagione tra Bobby e Chuck, quest’ultimo ripete più volte la frase “is worth it” quasi come se volesse non solo chiarire il fatto che il prezzo pagato fosse stato adeguato ma anche renderlo vero dicendolo più e più volte a se stesso. “But, I’ll tell you, when I think about all that money I lost, just to see you in this place, all I can say is worth it! I hope so.” e “Like I said before, Bob worth it.” esprimono un concetto ma allo stesso tempo ne celano un altro ben più triste e tutto sommato vero: sia Axelrod che Rhoades Jr. sono due uomini soli, ora più che mai.
Bobby: “Yeah, I might go down behind all of this, but one thing is for sure, you are gonna be right there next to me.”
Non ci si poteva aspettare niente di diverso da “Ball In Hand” dopo i fatti sviscerati nella meravigliosa “Golden Frog Time“; Bobby era destinato a finire in carcere grazie al sacrificio economico (e non) dei Rhoades e quindi non c’era altro di diverso da questo risultato finale, tuttavia il vero pregio di questo season finale è il modo in cui viene reso. E fa molta differenza.
Quella di Chuck è una vittoria (sicuramente momentanea) che costa un prezzo enorme e non quantificabile, d’altronde la “perdita” di un padre non può avere un valore numerico (o forse vale 27 milioni di dollari). Se al termine di “Golden Frog Time” il pianto di Rhoades Jr. era in realtà un misto di lacrime e risate per la tanto sudata vittoria, qui si capisce che in realtà non c’è nessun vero vincitore ma solo una serie di morti lasciati sul campo di battaglia che necessitano “a good supply of body bags“. Se già non fosse stato chiaro, lo scopo di “Ball In Hand” è di mostrare quanto questa guerra sia deleteria per entrambi perché, in uno scontro in cui i due poteri si equivalgono, essi stessi si annullano deflagrando in un boato che colpisce tutto e tutti intorno a loro.
La furia cieca (perfettamente manifestata da entrambi gli attori) ha delle conseguenze importanti sia a livello famigliare che a livello economico; non sono solo i figli e le famiglie a farne le spese ma anche le mogli che, in modo diverso e con pesi specifici diversi, devono reagire alle azioni dei mariti. Ecco quindi che Lara, ormai non più innamorata del marito, in maniera pacata prende ancora più distanze da Bobby assicurandosi di avere una via di fuga monetaria nel caso tutto vada male; il tutto mentre Wendy divide le sue attenzioni tra il suo capo e suo marito, provando a mantenere un equilibrio che non può che essere instabile proprio per la situazione eticamente compromettente in cui si ritrova.
Rhoades Sr.: “I’ll always be your father, you’ll always be my son. You will stand up at my funeral and say meaningful things about me. But until then I am done with you.”
Dopo questo episodio è chiaro che non ci potrà mai essere un vero vincitore tra i due duellanti, non ci potrà mai essere principalmente perché la conta di tutti i danni secondari andrà abbondantemente a superare il valore della vittoria, se mai uno dei due vincerà. E se si conta che uno dei danni secondari è proprio la perdita del più grande sostenitore di Chuck, suo padre, allora la cosa comincia a diventare palese un po’ a tutti. Nella solitudine in cui si ritrovano entrambi gli attori di questa faida c’è solo spazio per il compromesso, un compromesso che ha un costo (come tutto) e che vede Chuck soprassedere sul tradimento della moglie mentre Bobby accetta la sua situazione famigliare comprendendo di non avere molti altri margini di manovra. Almeno per il momento.
Nel mondo di Billions tutto muta e nulla cambia, nel mentre però ci sono diversi dazi da pagare e questa seconda stagione lo ha esemplificato benissimo in un crescendo che ha portato gli ultimi due episodi a godere di due Bless Them All. Qualcosa è cambiato e “Ball In Hand” è il nuovo punto di partenza per la prossima (e forse ultima) stagione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Golden Frog Time 2×11 | 0.97 milioni – 0.2 rating |
Ball In Hand 2×12 | 1.02 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.