Billions 7×10 – Enemies ListTEMPO DI LETTURA 4 min

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Billions 7x10 recensioneCon l’inesorabile avvicinarsi del series finale e con solo tre episodi a disposizione per chiudere tutte le trame, l’aumento quasi esponenziale delle tensioni e dei vari tranelli messi in piedi dai vari player aiutano ad elevare Billions verso quel livello qualitativo che si era tanto aspettato per tutta la stagione (e anche quella precedente).
Ovviamente avere Bobby Axelrod di nuovo nel gioco è, per citare The Wombats, l’esatto opposto di presentarsi con un “Lemon To A Knife Fight” perchè è l’equivalente di arrivare con una spada laser ad un combattimento con dei coltelli: efficace, chirurgico e non gli puoi togliere gli occhi di dosso. Non tutto è merito di Damian Lewis ma si può serenamente dire che l’attore londinese aggiunga decisamente del suo ad un personaggio già iconico di suo. Se a questo si aggiunge una certa rabbia mai repressa per aver perso una guerra contro un suo “pari”, tanto basta per far respirare al pubblico un clima decisamente diverso rispetto a quello creato in precedenza.

VISITE A SORPRESA


“Enemies List” si apre e si chiude con due faccia a faccia piuttosto iconici tra Bobby e Mike, entrambi a sorpresa ed entrambi con un vincitore diverso. È l’inizio ufficiale di questa resa dei conti che si attende da due stagioni e che vede Mike Prince da un lato del ring e la strana coppia Axe-Chuck dall’altra.
Lo spettatore medio ha chiaramente un favorito in questo scontro, vuoi perchè Mike Prince viene dipinto come una specie di genio con il grilletto nucleare facilissimo, vuoi perchè Bobby (così come Chuck) è un personaggio che fa più breccia nel cuore del pubblico rispetto a Prince anche non è uno di quei classici character 100% buoni ed immacolati. Sono tutti character costruiti per essere imperfetti ma anche per essere estremamente intelligenti e divertenti, una caratteristica che li differenzia da Mike Prince, letteralmente algido e privo di questo potere di farsi amare.
Quindi Brian Koppelman e David Levien sono stati molto astuti e hanno costruito tutto un mondo per trasformare Billions da uno show con due protagonisti che si odiavano ma con cui si poteva facilmente empatizzare, ad uno show in cui c’è un chiaro villain che deve essere sconfitto. E la cosa funziona dannatamente bene.

Bobby:The entire country will think of you as a man who couldn’t satisfy his own wife. They won’t care about arrangements or you getting yours. They’ll just know that she was bivouacking with the mountain man instead of shacking up with you. And you have to know, there is nobody in this country who’s gonna vote for President Cuck(hold).

ROOKIE WENDY


Sfortunatamente a guastare la festa in questo buonissimo episodio arriva il character interpretato da Maggie Siff che sembra essere appena entrato in contatto con tutti i magheggi e i tranelli di questo mondo. Se da un lato la richiesta di diventare CEO di un’azienda è allettante e se dall’altro lato è comprensibile che la richiesta sia stata accettata per velocizzare la trama (Prince avrebbe potuto serenamente acquistare altre 30 aziende e ripetere la strategia all’infinito, i soldi non sono un problema), quello che non convince è proprio quest’attitudine volta a non leggere tra le righe.
Wendy non solo si dimostra inesperta ma contraddice anche se stessa nei suoi suggerimenti finendo facilmente vittima delle macchinazioni di Mike anche dopo l’analisi (inutile). Scelta di dubbio gusto, ovviamente necessaria per creare quello stallo narrativo che si stava cercando per tenere Axe bloccato ma che a conti fatti non ha molto senso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Damian Lewis sempre incredibile
  • I due faccia a faccia tra Bobby e Mike
  • Plot twist con il ritorno a sorpresa dell’escursionista/amante della moglie “perso” in Cina e salvato dallo scambio prigionieri
  • Collaborazione a tutto campo nel team Chuck-Bobby
  • Wendy si fa fregare fin troppo facilmente dall’offerta da CEO, francamente troppo facilmente visti e considerati gli anni di macchinazioni vissuti
  • La comunicazione tra Axe e Chuck poteva essere serenamente più esplicita

 

Onestamente si poteva dare anche un Bless a questa puntata se si avesse voluto chiudere un occhio sulla gestione di Wendy, però Billions ha fallito molto, troppo, in passato, e quindi è giusto che il massimo dei voti arrivi solo quando se lo merita. E la perfezione qui non c’è stata purtroppo, nonostante una soddisfazione enorme.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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