Ciò che mi colpisce mentre guardo questa serie è la fotografia: fioca, mai davvero a fuoco. Ed è così che sono i personaggi, cittadini colpiti da una tragedia, che cominciano a rivelare cosa nascondono in quelle case tutte uguali.
Mark Latimer, viene portato al commissariato di polizia per un’interrogatorio: già durante gli scorsi episodi capiamo che non è così sincero e qui, dopo aver
maldestramente tentato di nascondere la verità, veniamo a conoscenza della relazione extraconiugale con la proprietaria dell’hotel.
Facciamo questa scoperta grazie a Chloe: la ragazza, che evidentemente sa del tradimento, spinge la donna ad andare dalla polizia e confessare tutto.
Alec Hardy (uno strepitoso David Tennant) è in purgatorio, Broadchurch per lui è il luogo dove scontare una pena; scopriamo dalle poche battute scambiate con Karen White che nelle indagini dove era coinvolto a Sandbrook forse è stato negligente. Questo ci dice qualcosa in più sulla sua figura così tormentata, sul perchè si dedica totalmente alla risoluzione dell’omicidio di Danny, andando anche contro al parere del suo medico.
E’ proprio questa sua dedizione, l’attenzione ai particolari, che portano Hardy ed Ellie Miller a non trascurare niente e nessuno: Alec interroga Tom, il figlio della collega, che sa molto di più di ciò che dice. Il bambino potrebbe essere l’ago della bilancia nella svolta delle indagini: ancora non sappiamo perché ha cancellato dei file dal suo pc o i messaggi ricevuti dal suo amico ma sono certa che quando si deciderà a parlare, saremo vicini a scoprire l’assassino. Durante le indagini per scoprire dove fosse Mark durante la notte dell’omicidio, vengono fatte alcune domande anche alla donna che vive vicina al luogo del delitto: Susan Wright, scruta tutto da lontano, è un’ altra persona da considerare nell’economia di ciò che è successo, fosse solo per il fatto che è in possesso dello skateboard del piccolo Latimer, senza averlo detto alla polizia.
C’è poi il Reverendo Coates, il giornalaio Marshall: che ruolo hanno nella storia? Tutti devono essere sospettati, nessuno escluso. La tranquillità è soltanto una facciata, la maschera che indossa un mistero fitto e torbido che vogliamo svelare e per farlo, non dobbiamo dare nulla per scontato. Veniamo ora a Beth: la donna non riesce a darsi pace, la morte del suo bambino l’ha distrutta; la sua gravidanza è un segreto che non potrà tacere a lungo, non si fida del marito anche se vorrebbe e pensa alla possibilità che sia stato davvero lui ad uccidere Danny. Il rapporto tra i due è ormai lontano e la scena in cui sono di spalle, così distanti in quel letto ormai freddo, ce lo conferma. Questa morte li ha definitivamente divisi e sul finale quando Beth vede Tom baciare l’altra donna, ha la conferma di quanto quell’uomo sia a lei sconosciuto.
Un uomo che tradisce la propria compagna non è degno di fiducia: un padre che nega un qualsiasi coinvolgimento nella morte del figlio ma che si rivela essere stato violento con lui è degno del beneficio del dubbio? Senza contare l’incendio della barca dove sono state trovate tracce di sangue del bambino: è stato Mark ad appiccarlo? Mi soffermo sull’interpretazione di Jodie Whittaker: la sua sofferenza, il sospetto, il cercare un appiglio per lenire il dolore, anche se si tratta di dare ascolto ad un sensitivo, sono reali e vere, come la sensazione che l’attesa di una nuova vita sia del tutto inaspettata, addirittura sgradita, non solo per il tempismo sbagliato ma per qualcosa di più profondo.
L’intera puntata è permeata da un’atmosfera surreale, si ha paura di sapere chi è il colpevole ma soprattutto di scoprire le motivazioni di un gesto così terribile. Tantissime ancora sono le domande a cui rispondere ma ho la sensazione che non tarderanno ad arrivare le risposte: ogni episodio rivela un nuovo tassello e ci incuriosisce di più, tutto è costruito ad arte. Non resta che seguire le indagini, fare le nostre ipotesi e aspettare il finale della storia.
maldestramente tentato di nascondere la verità, veniamo a conoscenza della relazione extraconiugale con la proprietaria dell’hotel.
Facciamo questa scoperta grazie a Chloe: la ragazza, che evidentemente sa del tradimento, spinge la donna ad andare dalla polizia e confessare tutto.
Alec Hardy (uno strepitoso David Tennant) è in purgatorio, Broadchurch per lui è il luogo dove scontare una pena; scopriamo dalle poche battute scambiate con Karen White che nelle indagini dove era coinvolto a Sandbrook forse è stato negligente. Questo ci dice qualcosa in più sulla sua figura così tormentata, sul perchè si dedica totalmente alla risoluzione dell’omicidio di Danny, andando anche contro al parere del suo medico.
E’ proprio questa sua dedizione, l’attenzione ai particolari, che portano Hardy ed Ellie Miller a non trascurare niente e nessuno: Alec interroga Tom, il figlio della collega, che sa molto di più di ciò che dice. Il bambino potrebbe essere l’ago della bilancia nella svolta delle indagini: ancora non sappiamo perché ha cancellato dei file dal suo pc o i messaggi ricevuti dal suo amico ma sono certa che quando si deciderà a parlare, saremo vicini a scoprire l’assassino. Durante le indagini per scoprire dove fosse Mark durante la notte dell’omicidio, vengono fatte alcune domande anche alla donna che vive vicina al luogo del delitto: Susan Wright, scruta tutto da lontano, è un’ altra persona da considerare nell’economia di ciò che è successo, fosse solo per il fatto che è in possesso dello skateboard del piccolo Latimer, senza averlo detto alla polizia.
C’è poi il Reverendo Coates, il giornalaio Marshall: che ruolo hanno nella storia? Tutti devono essere sospettati, nessuno escluso. La tranquillità è soltanto una facciata, la maschera che indossa un mistero fitto e torbido che vogliamo svelare e per farlo, non dobbiamo dare nulla per scontato. Veniamo ora a Beth: la donna non riesce a darsi pace, la morte del suo bambino l’ha distrutta; la sua gravidanza è un segreto che non potrà tacere a lungo, non si fida del marito anche se vorrebbe e pensa alla possibilità che sia stato davvero lui ad uccidere Danny. Il rapporto tra i due è ormai lontano e la scena in cui sono di spalle, così distanti in quel letto ormai freddo, ce lo conferma. Questa morte li ha definitivamente divisi e sul finale quando Beth vede Tom baciare l’altra donna, ha la conferma di quanto quell’uomo sia a lei sconosciuto.
Un uomo che tradisce la propria compagna non è degno di fiducia: un padre che nega un qualsiasi coinvolgimento nella morte del figlio ma che si rivela essere stato violento con lui è degno del beneficio del dubbio? Senza contare l’incendio della barca dove sono state trovate tracce di sangue del bambino: è stato Mark ad appiccarlo? Mi soffermo sull’interpretazione di Jodie Whittaker: la sua sofferenza, il sospetto, il cercare un appiglio per lenire il dolore, anche se si tratta di dare ascolto ad un sensitivo, sono reali e vere, come la sensazione che l’attesa di una nuova vita sia del tutto inaspettata, addirittura sgradita, non solo per il tempismo sbagliato ma per qualcosa di più profondo.
L’intera puntata è permeata da un’atmosfera surreale, si ha paura di sapere chi è il colpevole ma soprattutto di scoprire le motivazioni di un gesto così terribile. Tantissime ancora sono le domande a cui rispondere ma ho la sensazione che non tarderanno ad arrivare le risposte: ogni episodio rivela un nuovo tassello e ci incuriosisce di più, tutto è costruito ad arte. Non resta che seguire le indagini, fare le nostre ipotesi e aspettare il finale della storia.
PRO:
- Coerenza della trama che si infittisce e non delude
- Ottima interpretazione dei personaggi
- Il duo Hardy–Miller
CONTRO:
- Il sensitivo: l’impressione della bufala dietro l’angolo c’è ed è pure forte
- Mark traditore è un po’ scontato
Terzo episodio ottimo, la lente d’ingrandimento è puntata su Broadchurch: chi ha ucciso Danny Latimer? Citazione d’autore meritata.
