Per forza di cose avete sentito parlare di Jor-El e della Fortezza della solitudine. Date la colpa o il merito a Smallville, i fumetti della DC, i riferimenti televisivi o ai film di Superman, fatto sta che sicuramente questi nomi non vi sono nuovi. A noi poco ci importa che siano il padre di Clark Kent o il rifugio dove Superman va per riposarsi dopo le sue missioni, dobbiamo citarle entrambe perchè Barney ci ha piacevolmente costretto a farlo. Così come nei film di Superman dello scorso secolo, Barney appare in un ologramma per parlare con Ted pregandolo “just for once” di essere “cool”. Impossibile non abbracciare virtualmente il personaggio in questa sua ennesima nerdata poi usata anche da Robin e Ted.
Ma veniamo alle cose serie. Perchè ci è stata proposta questa gag? L’obiettivo è quello di dimostrare quanto Barney abbia investito nel suo appartamento da single incallito ma anche, essendo a distanza di qualche mese dal matrimonio con Robin, perchè è giusto cercare una casa insieme e abbandonare il suo rifugio da scapolo d’oro. Al di là della patina comica che contraddistingue ogni storia di How I Met Your Mother c’è sempre una questione più importante che viene analizzata nel solo modo che Carter Bays e Craig Thomas conoscono: facendo ridere. Ed ecco quindi che il duo di autori ci presenta una lunga serie di stranezze/pregiati optional/nerdità che infestano l’appartamento di Barney: il letto in stile catena di montaggio per quando una ragazza vuole rimanere a dormire, il panorama intercambiabile con tanto di esplosione nucleare sullo sfondo, la già citata testa alla Jor-El, il tunnel per scappare dalle ragazze la mattina dopo ed il tappeto-bilancia perchè non si sa mai cosa nascondono i cappotti nell’inverno del New Jersey ed il peso forma è essenziale per poter giacere con Mr. Stinson. In summa l’appartamento rappresenta un qualcosa di più che un mero luogo dove si abita, lì Barney ha espresso il suo ego da bambino arrapato ed è disposto a lasciarlo pur di rendere felice Robin e questo gesto vale più di mille parole. Una scelta simile la compie la futura Miss Stinson visto che alla fine decide di non vendere l’appartamento per non veder star male Barney, e se questo non è vero amore…
Meanwhile si trasforma in realtà la coppia Ted-Marshall che si finge una giovane coppia omosessuale, con tanto di bebè Marvin, appassionata di Woodworthy Manor, una serie tv che ricorda molto ma molto velatamente la controparte reale di Downton Abbey. Il telefilm è una vera e propria passione per la giovane coppia ma anche questo è un espediente narrativo per affrontare il difficile momento che si è creato tra Marshall e Lily. Ora che lei lavora per The Captain non ha più molto tempo per condividere le passioni con suo marito ed è proprio questo che fa scattare in Marshall una specie di ripicca omosessuale condita con del the caldo all’inglese. Inutile dire che il tutto si risolverà per il meglio con un lieto fine necessario per una delle coppie più indissolubili del panorama telefilmico mondiale.
C’è però una nota dolente che da 19 puntate a questa parte accompagna HIMYM: Lily. Domandatevi quanto vi ricordate di questa 8° stagione e domandatevi soprattutto se vi ricordate qualcosa fatto o vissuto da Lily. Niente? Non preoccupatevi è normale perchè effettivamente LilyAldrin-Eriksen è sparita dai radar d’interesse generale da parte degli autori ora che è accasata e madre. Come è stato fatto per Marshall, si cerca di riportare in auge anche il lato lavorativo della rossa mostrando anche un altro lato del personaggio che sembrava ormai relegato a maestra d’asilo per l’eternità ma, mentre con Marshall si è affrontato un processo di evoluzione del personaggio che lo ha portato ad intraprendere la carriera di giugice, i risultati per Lily sono scarsi e più che mai forzati. Un peccato perchè la dinamica lavorativa tra lei ed il Capitano potrebbe dare molto di più.
- Barney Jor-El
- La parodia di Downton Abbey, ovvero Woodworthy Manor
- Ted-Marshall come coppia gay
- “Please Ted be cool once! Please! Once! Once! Be cool!”
- Lily sottotono
Per ridere abbiamo riso ma è innegabile un po’ di stanchezza narrativa al termine di una stagione che sta veramente arrivando a fatica alla sufficienza. Al solito ci pensa Barney a tenere alta la pandiera ma sono soprattutto i rapporti tra i personaggi che rendono le scene memorabili ed in questa 8×19 non ce ne sono abbastanza.
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.